Leggere etichette alimentari: una pratica guida

L'etichette alimentari dicono tutto: cosa c’è dentro, come conservarlo, da dove viene. Ma vanno sapute leggere

L’etichette alimentari hanno il loro alfabeto e la loro grammatica. Per imparare a capirle a pieno c’è qualche utile “istruzione per l’uso”, dagli esperti dell’Ufficio qualità di Unicoop Firenze.

Etichette alimentari: cosa contiene

Degli ingredienti in elenco, che è obbligatorio, è importante notare ordine e carattere. I componenti non sono riportati in modo casuale, ma in ordine di quantità, dal più al meno abbondante nella ricetta. Attenzione poi a come sono scritti gli ingredienti, perché i potenziali allergeni devono essere evidenziati.

E le “strane” sigle che iniziano con la “E”? Stanno per additivi e conservanti: i più comuni sono l’acido ascorbico E300 e l’anidride solforosa E220.

Durata e conservazione

L’etichetta dice come conservare un alimento confezionato: può andare in frigo (leggi anche la guida su come disporre gli alimenti in frigo), in un luogo fresco e asciutto, lontano da fonti di calore, solo per fare qualche esempio.

Obbligatoria per alcuni alimenti è la scadenza: la dicitura “da consumare entro” indica la data oltre la quale il prodotto non va consumato, anche se è stato conservato in confezione integra. Quando indicato, una volta aperto, il prodotto va mangiato entro pochi giorni.

E cosa vuol dire “da consumare preferibilmente entro”? In questo caso, passato il giorno riportato sulla confezione, l’alimento è ancora commestibile, ma potrebbe risentirne in termini di gusto, colore e apporto di nutrienti.

Provenienza

È una delle domande più comuni tra i consumatori, ma la provenienza non è un’indicazione obbligatoria per tutti gli alimenti. Lo è per le carni ovine, avicole, caprine, suine e bovine, pesce, per frutta e verdura fresca. E ancora per miele, olio extravergine d’oliva, latte, pasta, riso, derivati del pomodoro e sughi pronti.

Coop spesso è arrivata prima dell’obbligo di legge e sta facendo di più con il progetto “Origini trasparenti”: dal 2013 per ogni confezione a marchio Coop è possibile conoscere da dove arrivano le materie prime e lo stabilimento di produzione, su Coop Origini e grazie alla app per cellulare.

Caratteristiche nutrizionali

Dal 2016 l’etichetta nutrizionale è obbligatoria su tutti i cibi confezionati. È una carta d’identità che deve contenere sette valori riferiti a 100 g o ml di prodotto e che aiuta il consumatore a fare scelte consapevoli: apporto calorico e proteico, grassi, carboidrati, zuccheri e sale. A queste indicazioni minime possono essere aggiunte altre voci, come fibre o grassi monoinsaturi.

Cosa fa Unicoop Firenze

Per gli alimenti freschi e freschissimi, nei reparti ortofrutta, forneria, gastronomia, macelleria e pescheria, Coop.fi non solo indica la provenienza ma traccia l’intera filiera: durante il loro percorso, dal produttore al supermercato, sono seguiti da un documento di trasporto con tutte le informazioni di filiera, che gli addetti del punto vendita controllano all’arrivo della merce.

I dati sono riportati sui cartellini e sulle etichette per l’ortofrutta (Paese di origine, ma Unicoop Firenze in alcuni casi specifica anche la regione, come per i prodotti toscani), il pesce (zona e metodi di pesca), la carne (Paese di allevamento e macellazione, per la bovina anche il Paese di nascita dell’animale).

Sulle confezioni di carne Coop dal 2017 anche il bollino “Allevato senza antibiotici”, frutto del progetto che esclude l’uso di questi medicinali sugli animali.

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