Unicoop Firenze: risultati di bilancio in positivo

Un risultato importante che consente alla cooperativa di fare importanti investimenti a tutela del potere di acquisto dei soci e delle loro famiglie e di sostegno alle fasce più deboli del nostro territorio

In un contesto economico incerto, come quello del 2019, con il Pil italiano che aumenta soltanto dello 0,2%, in deciso rallentamento rispetto ai dati del biennio precedente, l’attività di Unicoop Firenze registra un segno positivo. La cooperativa, infatti, nel 2019 ha svolto la propria attività commerciale in 104 punti vendita con ricavi per vendite al dettaglio pari a 2.140.883.248 euro, rispetto a 2.134.632.673 euro dell’esercizio precedente.

L’incremento è dovuto in particolare all’apprezzamento dimostrato da soci e clienti rispetto alla scelta di Unicoop Firenze di contenere le attività promozionali a favore di un consistente e continuativo abbassamento del livello dei prezzi.

Il bilancio evidenzia un utile di esercizio pari a 51.885.665 euro, al netto di imposte di competenza per 26.297.717 euro. Giulio Bani, consigliere delegato Area Amministrazione, evidenzia i tratti salienti del bilancio.

Viviamo un momento fuori dall’ordinario, con una crisi impensabile fino a tre mesi fa; che contributo può dare il risultato positivo raggiunto con il bilancio 2019 nel contesto che si è venuto a creare per la pandemia?

La situazione che si è venuta a determinare negli ultimi mesi ci fa capire quanto sia importante intervenire a sostegno delle famiglie e delle persone che escono da questa pandemia molto più povere di prima. I risultati positivi del nostro bilancio ci consentiranno di fare nei prossimi mesi degli importanti investimenti a sostegno di queste persone, aiutandole sia sul versante dei prezzi, sia su quello del sostegno alle aziende toscane nostre fornitrici, cercando di garantire così anche i loro livelli occupazionali. Le situazioni precarie sono aumentate esponenzialmente: il nostro compito sarà quello di proteggere il potere di acquisto delle famiglie toscane e di valorizzare le filiere agroalimentari della nostra regione, senza mai dimenticare il tema etico e i diritti di chi lavora.

Giulio Bani

Il 2019 si chiude con un bilancio positivo grazie a un aumento delle vendite. A cosa è dovuto?

L’incremento importante delle nostre vendite è stato conseguito grazie a una politica commerciale attenta al contenimento dei prezzi a scaffale. L’Istat rileva infatti che l’indice dei prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, dal 2018 al 2019 è incrementato dello 0,6% a livello nazionale, ma è diminuito dello 0,7% per quanto riguarda i prezzi applicati dalla cooperativa. In questo modo la cooperativa tutela il potere di acquisto dei propri soci e dei consumatori in genere e mantiene alto il valore qualitativo dei prodotti venduti. Un ruolo importante è rappresentato dal prodotto a marchio, che mantiene un corretto equilibrio fra qualità e prezzo nella spesa basica del consumatore.

Anche gli utili sono positivi per la cooperativa?

Il bilancio di esercizio 2019 presenta un ottimo risultato positivo, di gran lunga superiore a quello dell’anno precedente, cui hanno contribuito in maniera importante sia la gestione dell’attività caratteristica della cooperativa (cioè relativa alla distribuzione di prodotti alimentari, ndr) che quella immobiliare e finanziaria. La cooperativa da tempo sta adottando un’attenta politica di contenimento dei costi che consente di raggiungere risultati positivi, in presenza di bassi prezzi applicati ai soci consumatori.

Quanto pesano le imposte in percentuale?

Le imposte incidono per il 34% sul risultato lordo, a conferma che la cooperazione – e nel caso specifico la nostra cooperativa – contribuisce in maniera importante al gettito fiscale del Paese.

Capitolo investimenti: cosa è stato fatto nel 2019?

La cooperativa ha sostenuto investimenti per oltre 32 milioni di euro (oltre 200 milioni di euro nell’ultimo quinquennio), proseguendo nella politica di ammodernamento della propria rete di vendita con particolare attenzione alle questioni di natura ambientale (risparmio energetico e riutilizzo acque reflue, per esempio) e migliorando l’accessibilità per il socio consumatore (semplificazione del punto vendita, copertura dei parcheggi). Ne sono un esempio sia la nuova struttura di San Miniato, sia quella di Prato Fabbricone.

Si conferma la solidità della cooperativa anche sotto l’aspetto patrimoniale…

Sì, con un rapporto fra prestito sociale e patrimonio netto “consolidato” pari a 0,90, quindi di gran lunga inferiore al rapporto massimo indicato dalla Banca d’Italia, in continuità con quanto accaduto negli ultimi anni. A oggi le risorse liquide, o prontamente liquidabili, della cooperativa garantiscono integralmente il possibile rimborso del prestito ricevuto dai nostri soci. Senza tenere conto di un patrimonio immobiliare dal valore di quasi 1500 milioni di euro. Un bel segnale, appunto, per la tranquillità dei nostri soci.

I numeri del 2019

Soci

Come da statuto, la cooperativa ha l’obiettivo di tutelare il potere di acquisto di soci e clienti. Lo ha fatto nel 2019 garantendo il primato della convenienza e della qualità: Ref Ricerche afferma che fare la spesa, nelle provincie dove è presente Unicoop Firenze, consente un risparmio annuo di circa 200 euro, che arriva fino a un massimo di 1450 scegliendo solo prodotti a marchio Coop. A garanzia dei propri soci, l’Ufficio qualità della cooperativa nel 2019 ha effettuato 16.450 analisi su 631 fornitori locali, 102 verifiche ispettive in siti produttivi e 18 verifiche documentali su fornitori locali, oltre a 360 verifiche sui punti vendita.

Nel 2019 inoltre la cooperativa ha garantito promozioni riservate ai soci, riconoscendo uno sconto complessivo annuo pari a 123,8 milioni di euro, mentre il valore complessivo dell’erogazione esclusiva di “punti spesa”, per premiare i soci che fanno i loro acquisti in via continuativa nei punti vendita Coop.fi, è stato pari a 27,5 milioni di euro.

Territorio

Nel 2019 la cooperativa ha collaborato con più di mille fornitori toscani, di prodotti alimentari e non alimentari, per un giro d’affari pari al 25% del fatturato annuo all’acquisto . I reparti maggiormente coinvolti sono l’ortofrutta (valorizzazione delle produzioni di eccellenza: pera decana, zucchine col fiore, prodotti nichel free quali pomodori e insalate, mele antiche del Mugello), la forneria (accordi di filiera per la fornitura di farina di grano tenero, valorizzazione del pane del Mugello), la gastronomia (prodotti tipici del territorio), le carni (filiera del suino e dell’agnello toscano, filiera del bovino allevato in Toscana) e la pescheria (pescato dell’Arcipelago Toscano).

Lavoro

I lavoratori di Unicoop Firenze sono 7894, di cui 7180 con contratto a tempo indeterminato. Nel corso del 2019 sono state svolte 117.154 ore di attività di formazione professionale, sviluppo al ruolo, aggiornamento tecnico-specialistico e formazione obbligatoria, per un investimento complessivo superiore a 3,8 milioni di euro.

Ambiente

Impianti fotovoltaici, punti vendita ecosostenibili, progetto colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, raccolta differenziata e tutela delle acque. Sono alcuni dei capisaldi dell’impegno di Unicoop Firenze per la difesa ambientale. Nel 2019 sono stati eliminati dalla vendita prodotti (piatti, bicchieri, posate ecc.) in plastica monouso, attraverso la campagna “L’ambiente non è usa e getta”, che ha visto in Unicoop Firenze la prima realtà della grande distribuzione ad anticipare la normativa europea. L’iniziativa ha ricevuto il premio di Legambiente nell’ambito di “EcoForum 2019”.

Nel 2019 è stato varato il progetto “Zero polistirolo in discarica”, relativo ai reparti pescheria, premiato come eccellenza nazionale da Conai, e sono stati introdotti nuovi incarti completamente biodegradabili e compostabili nei reparti forneria, gastronomia, rosticceria e macelleria, facili da differenziare ed ecologici. In collaborazione con Stefano Mancuso, docente dell’Università di Firenze, è partita anche la sperimentazione “La Fabbrica dell’Aria al Coop.fi“, che si propone di utilizzare le piante per migliorare la qualità dell’aria nei supermercati.

Cultura

Nel corso del 2019 sono stati attivati 3000 percorsi, coinvolgendo circa 2100 insegnanti e 65.000 alunni delle scuole primarie e secondarie della Toscana, nell’ambito dell’Educazione alla cittadinanza consapevole, con l’obiettivo di supportare i giovani nell’acquisire un punto di vista autonomo e critico su temi che li riguardano in quanto cittadini.

Il progetto Bibliocoop si è ampliato fino a raggiungere il numero di 39 biblioteche presenti in altrettanti punti vendita e a ottobre si sono tenute le “giornate delle porte aperte” con duemila presenze e 70 eventi. Nel 2019 sono state numerose le convenzioni per sconti e agevolazioni su iniziative di carattere culturale: 76 i teatri sostenuti in Toscana, oltre a un elevato numero di mostre ed eventi. Nel 2019 è inoltre proseguita la collaborazione con l’Accademia della Crusca per una serie di iniziative nel campo della conoscenza della lingua italiana e della sua storia.

Solidarietà

Nel 2019 Unicoop Firenze, insieme alla Fondazione Il Cuore si scioglie, ha mantenuto l’impegno a favore delle adozioni e dei sostegni a distanza. Sul territorio la Fondazione ha portato avanti il progetto di crowdfunding solidale “Pensati con il Cuore“, volto a rispondere alle richieste di aiuto del volontariato toscano. Insieme alle associazioni, sono state promosse due raccolte alimentari, per un totale di 427 tonnellate di cibo donato a chi ha bisogno.

Attraverso “Natale Insieme“, con la collaborazione delle sezioni soci sul territorio, le donazioni di soci e clienti e il raddoppio della cifra da parte della Fondazione, a dicembre 2019 sono stati raccolti fondi per regalare un Natale più sereno a chi si trova in condizioni di disagio e sostenere l’assistenza ai senza fissa dimora e alle famiglie povere del territorio.

Insieme per il Meyer Più

L’impegno sul territorio di Unicoop Firenze comprende anche il sostegno al progetto Meyer Più, attraverso una donazione di 1,5 milioni di euro in 3 anni, dal 2018 al 2020, per offrire cure ancora più efficaci, creare innovazione nel campo della ricerca e ampliare spazi e strutture per un’accoglienza a 360 gradi del bambino e della sua famiglia.

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