La dieta migliore nella pre-menopausa

I consigli di benessere del professor Niccolò Marchionni, docente del Dipartimento di medicina sperimentale e clinica presso l’Università degli Studi di Firenze. Hai dubbi o domande sul tema salute? Scrivi a redazione@informatorecoopfi.it

Niccolò Marchionni
Niccolò Marchionni
Dipartimento di Medicina Sperimentale e Clinica dell'Università degli Studi di Firenze

Quale dieta è più indicata nella fase che precede la menopausa? Quali alimenti è preferibile evitare?

(Anna C.)

Come per tutte le fasi della vita, è raccomandato in generale un regime alimentare equilibrato, con apporto di tutti i nutrienti:  carboidrati, proteine,  grassi, vitamine, sali minerali, fibre e acqua. Carboidrati (la principale fonte di energia di pronto consumo) e fibre non devono mancare mai nell’alimentazione quotidiana.

Una dieta ricca di fibre riduce il rischio di malattie cardiovascolari (che diventano più frequenti con la riduzione – già dalla pre-menopausa – della protezione esercitata dagli ormoni femminili) e di tumori del colon-retto. Le fibre inoltre inducono sazietà, e sono quindi utili per contrastare l’eventuale tendenza all’aumento di peso corporeo.

Anche le proteine devono far parte della dieta, soprattutto quelle ad “alto valore biologico” come quelle contenute in legumi e cereali, ottimi sostituti delle proteine animali e, quindi, utili come piatti unici per limitare il consumo di carne. Nell’apporto di proteine animali, prediligere il consumo di pesce di mare a quello della carne, preferendo comunque carni magre.

I grassi forniscono energia più che doppia rispetto ai carboidrati ma occhio alla qualità!  Sono infatti da preferire i grassi insaturi (pesce azzurro, olio d’oliva, frutta secca, avocado) rispetto a quelli saturi (quelli, ad esempio, contenuti negli insaccati e nel burro, da limitare), perché hanno azione antinfiammatoria e riducono il rischio di arteriosclerosi.

Sali minerali e vitamine si assumono con verdure fresche oppure cotte a vapore (meglio che bollite: la cottura a vapore fa perdere meno vitamine e sali) e frutta, da consumare in misura “ottimale” globale di 5 porzioni (circa 400 grammi tra verdura e frutta) al giorno, rispettando la stagionalità e preferendo i prodotti a “Km zero”. I diversi colori di verdura e frutta (dal blu-viola, al verde, bianco, arancio, rosso) corrispondono a sostanze diverse, che hanno potere antiossidante e protettivo contro i radicali liberi, responsabili dell’invecchiamento e della genesi di alcuni tumori: tutti i colori devono comparire nella dieta, in modo da assumere tutta la “batteria” di sostanze protettive e vitamine.

Può essere necessario assumere, sotto controllo medico, alcuni integratori nutrizionali per aumentare l’apporto di calcio e vitamina D, da ottenere comunque da latte scremato e pesce azzurro, allo scopo di ridurre il rischio di osteporosi associata alla menopausa; ma questi integratori non devono sostituire un’alimentazione equilibrata e bilanciata. Infine, per contrastare la secchezza di pelle e mucose, è consigliato bere 1,5-2 litri di acqua al giorno.

Come inviare le domande?

Se avete dubbi o domande, scrivete a redazione@informatorecoopfi.it; le risposte del professor Niccolò Marchionni saranno pubblicate sul blog e sull’Informatore cartaceo.

I consigli di benessere saranno utili non solo per chi li richiederà, ma per chiunque avrà tempo e voglia di leggerli e di introdurli nel proprio stile di vita. Per cominciare a vivere in salute, non è mai troppo tardi.

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