La carica dei 250

Piccole e medie imprese per i nuovi prodotti a marchio Coop, alcuni già presenti sugli scaffali, altri in arrivo

L’azienda della Valtellina che produce lo yogurt di montagna Fior fiore utilizza solo energia rinnovabile prodotta sul posto. Agrisicilia è un’impresa condotta da una giovane amministratrice unica, attenta ai diritti delle donne e per Coop produce marmellate di qualità. Su realtà come queste, particolarmente attente alla qualità del prodotto e all’ambiente o sensibili al sociale e alla parità di genere, conta Coop per i suoi prodotti. Oltre 500 imprese fornitrici storiche, alle quali se ne aggiungono da ora ai prossimi due anni altre 250, per l’80% di piccole e medie dimensioni, chiamate a garantire i requisiti irrinunciabili di Coop. Dando così una bella spinta all’agroalimentare italiano (sono 100 i nuovi stabilimenti e siti produttivi che “entrano in famiglia”, grazie ai prodotti che sono arrivati o che stanno per arrivare sugli scaffali), senza rinunciare, per specialità particolari quali a esempio la birra, a rivolgersi ai fornitori esteri maggiormente vocati.

I nuovi prodotti “buoni dentro” rispondono a una domanda di mercato che in questi ultimi anni è cambiata. I consumatori sono diventati più attenti alla salute, alla sostenibilità e al rapporto qualità-prezzo. Più esigenti e curiosi di sperimentare a tavola. L’aumento del 50% dell’assortimento dei prodotti a marchio Coop – che manderà, progressivamente, 5000 nuovi articoli sugli scaffali nell’arco di due anni – va incontro proprio a questo mutamento, che si sposa con il gusto della riscoperta di un “made in Italy” non di facciata, ma sincero e garantito. Dopo i prodotti per la colazione arrivati sugli scaffali nel corso dell’estate, in autunno tocca ad altre piccole e medie imprese italiane, da Nord a Sud, che producono olio di oliva e di semi, nonché una fornitura di aceti.

Lo yogurt che fa bene anche alla montagna

«Siamo una piccolissima azienda situata nel cuore della Valtellina, nata nel 1957, fra la Svizzera e Milano, ma siamo stati in grado di investire in sostenibilità». Lorenzo Aliverti, direttore generale di Latteria Chiuro, spiega che grazie all’idroelettrico della valle utilizzano totalmente energia rinnovabile a chilometro zero. «Nel nostro piccolo facciamo risparmiare così ogni anno 560 tonnellate di CO₂». Il packaging del suo yogurt da latte di montagna a marchio Coop è al 100% riciclabile e per oltre il 30% proviene da Pet riciclato, mentre le confetture utilizzate sono prodotte da cooperative sociali locali che hanno rivalutato terreni demaniali abbandonati: una nuova generazione di alimenti per un consumatore «che apprezza la sostenibilità ambientale e territoriale e premia prodotti con un credo etico».

Sciroppi come natura vuole

Il grande caldo a qualcuno ha giovato: a chi produce sciroppi, ad esempio, da miscelare con acqua per ottenere bevande rinfrescanti. È il caso della Toschi, azienda con sede a Savignano sul Panaro (MO), che quantifica nell’ordine del 30% la differenza di vendite fra un’estate rovente e una più fresca. Coop si è rivolta a Toschi per i suoi nuovi sciroppi a marchio, rigorosamente privi di coloranti di sintesi, ma solo naturali, sia classici sia della linea “zero”. «È senz’altro una delle tendenze di mercato – spiega Susanna Toschi -, così come lo è lo sciroppo di fiori di sambuco che si è confermato essere uno dei gusti più venduti, assieme ai classici menta, amarena e orzata». Fra gli effetti delle nuove commesse di Coop Italia, l’imprenditrice, accanto all’incremento di fatturato, sottolinea l’investimento in macchinari e la nascita di rapporti commerciali con cooperative anche lontane dall’Emilia. «Una grande opportunità per noi».

Dalla Sicilia con amore

«Trent’anni fa, al Sud, non c’era un’azienda di marmellate, noi siamo stati i primi», racconta Sofia Mammana, amministratrice unica di Agrisicilia, azienda con circa 70 dipendenti (tra fissi e stagionali), che dalla piana di Catania esporta in tutto il mondo. «Oggi trasformiamo la frutta del territorio siciliano, a cominciare dagli agrumi certificati Dop e Igp come arancia, limone, mandarino, bergamotto e cedro, o prodotti più stagionali come i gelsi».

Il rispetto della tradizione non ha frenato, però, l’innovazione di prodotto. Agrisicilia valorizza infatti diverse varietà di frutta, come la pesca di Bivona Igp e il fico d’India dell’Etna Dop, che vengono trasformati in confetture assai richieste. Proprio queste ultime sono entrate, assieme alla marmellata di arance di Sicilia con la cannella e alla marmellata di bergamotto, nella linea Fior fiore Coop, che annovera le migliori realtà produttive del comparto enogastronomico italiano.

Dal Tortino Porretta al pancake

Dino Corsini è un’azienda di Crespellano (BO), in Valsamoggia, che porta il nome del suo fondatore: un fornaio che nel secondo dopoguerra ebbe l’intuizione di trasformare il tipico dolce della zona nel Tortino Porretta, una delle prime merendine confezionate monodose. Un’azienda storica che ha saputo cambiarsi e innovarsi, fino al lancio, la scorsa primavera, di un pancake di grande successo, quello di Coop. Questo dolce tipico americano, infatti, è diventato un punto fermo per colazione e merenda per un italiano su tre, dicono le ricerche. «Da dolce da preparare in famiglia nei fine settimana, al pari di una crostata o di una ciambella, a dolce pronto in venti secondi che si presta a varie farciture, dalle creme alle marmellate di frutta. Il lancio promozionale, la primavera scorsa, si è rivelato subito uno straordinario successo – racconta Jacopo Malacarne, amministratore delegato -, tanto che nei primi 45 giorni si sono raggiunti gli ordinativi previsti per un anno intero!».

Farro toscano in barrette

«Una sola materia prima, il farro, anzi il nostro farro toscano che, orgogliosamente, possiamo dire che fa bene a chi lo mangia, al territorio e alle persone che lo vivono. Qui a Poggio del Farro, nel cuore del Mugello (FI), da decenni lavoriamo questo antico cereale – spiega Federico Galeotti, titolare dell’azienda – insieme a una rete di coltivatori del territorio che portano avanti un modello di agricoltura sostenibile in zone agricole di collina e montagna inadatte alla coltivazione intensiva e, quindi, a rischio abbandono». Il risultato di questo lavoro di squadra ha portato negli anni l’azienda a crescere e a sviluppare nuove proposte che uniscono tradizione e innovazione: «Dal nostro laboratorio artigianale abbiamo sfornato molte buone idee, fra le quali le barrette in diverse versioni, da quelle proteiche, a quelle arricchite con cioccolato e cocco, alle più classiche con frutta secca». Le barrette a marchio Coop sono fatte selezionando con cura le materie prime e con la lavorazione manuale in diversi passaggi, per garantire il giusto mix tra croccantezza e bontà.

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