Vincenza Rando: donna e avvocato impegnata sul tema della legalità

21 marzo 2019 - XXIII Giornata della memoria e del ricordo di tutte le vittime di mafia

Una donna contro le mafie

Vincenza Rando, siciliana di Niscemi di cui è stata anche consigliere comunale e poi assessore, è un avvocato, vicepresidente nazionale di Libera associazioni nomi e numeri contro le mafie, di cui è stata anche avvocato di parte civile in vari processi contro la criminalità organizzata in Italia.

Come avvocato di parte civile ha difeso Denise Cosco, figlia di Lea Garofalo, che decise di diventare testimone di giustizia all’indomani dell’omicidio della madre, uccisa dall’ndrangheta il 24 novembre 2009, per chè aveva deciso di testimoniare sulle faide interne tra la sua famiglia e quella del suo ex compagno Carlo Cosco.

Dopo di lei ha difeso molte donne vittime di violenza, nelle famiglie ‘ndraghetiste e mafiose, spesso donne invisibili, che fanno fatica a far sentire la propria voce.

L’impegno in difesa delle donne vittime di violenza

“L’attenzione alle donne e alla violenza sulle donne non si deve limitare a pochi momenti ma deve essere costante perché questo significa costruire una società solidale, una società di cittadinanza.  – commenta l’avvocato alle telecamere di Informatoretv nell’intervento rilasciato lo scorso 25 novembre in un incontro nel Valdarno – Essere donna oggi significa avere una maggiore responsabilità a partire dalle cose che facciamo, dal linguaggio, dal modo di essere e rappresentare le storie”.

L’intervento alla Settimana della legalità a Canicattì, il 22 settembre 2018

L’avvocato Rando ha collaborato alla stesura della prima legge in Italia contro le infiltrazioni mafiose nell’economia.

Perché per combattere le mafie “occorre partire da un’etica dell’impresa, da un’etica della politica, da un’etica di cittadinanza, perché quando si permette alle mafie di deturpare e violare l’economia di un Paese, si uccide la speranza e il futuro dello stesso”, come ha dichiarato nel corso del suo intervento a Canicattì il 22 settembre 2018, in occasione della Settimana della legalità, in memoria dei giudici Rosario Livatino, Antonino Saetta e del figlio Stefano.

“La mafia è ancora presente, anche se si veste in un altro modo, ed ha altri linguaggi, come quello della corruzione. Noi abbiamo gli strumenti per combatterla, dobbiamo utilizzarli meglio, abbiamo una buona legislazione antimafia, anche se è una legislazione scritta dal sangue, perché le nostre leggi sono state scritte sempre il giorno dopo che succedevano i fatti.

Ciascuno ha la responsabilità di non restare indifferente, perché l’indifferenza è un elemento che rafforza le mafie. La cosa che disturba di più i mafiosi è una buona amministrazione, una buona scuola, una buona cittadinanza”.

I giovani per una nuova Resistenza: la Cooperativa Valle del Marro Libera Terra

Nelle cosiddette terre di mafia, tanti giovani si son messi in gioco, come partigiani di nuova Resistenza, grazie anche alla legge 109 del ’96 sull’uso sociale dei beni confiscati, uno strumento importante per distruggere il capitale economico e sociale delle mafie.

Un esempio per tutti è l’esperienza della Cooperativa Valle del Marro, che coltiva i terreni confiscati alla ‘ndrangheta nella Piana di Gioia Tauro. La cooperativa, nonostante le continue intimidazioni mafiose, dal 2004 sta tracciando la strada di una imprenditorialità, fatta di buoni prodotti, opponendo al lavoro senza dignità delle mafie il lavoro libero, garantito, regolare.

Unicoop Firenze dal 2007 condivide e sostiene l’impegno dei soci della cooperativa, ne valorizza il lavoro. In questi anni sono stati realizzati progetti di formazione e di solidarietà, progetti specifici di integrazione rivolti ai ragazzi africani della tendopoli di Rosarno.

I prodotti di Libera, come ad esempio l’olio o il vino, sono in vendita nei supermercati Coop.fi.

Al sostegno della cooperativa si è affiancato in questi anni quello della Fondazione Il Cuore si scioglie onlus, con progetti per aiutare la cooperativa calabrese a costruire dentro la propria storia un futuro di dignità e legalità, libero dalle mafie.

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