Inaugurato il Memoriale italiano di Auschwitz

L'opera, collocata nel Centro Ex3 di Gavinana, sarà visitabile gratuitamente. Il restauro è stato reso possibile anche grazie alla campagna di crowdfunding "Conserva la Memoria"

Dopo quattro mesi di restauro, il Memoriale italiano di Auschwitz, opera d’arte contemporanea collocata al Blocco 21 dell’ex campo di sterminio, ha trovato una nuova casa allo spazio Ex 3 nel quartiere di Firenze Gavinana.

Voluta dall’Aned, l’opera porta la firma, fra gli altri, dello scrittore Primo Levi e del compositore Luigi Nono. Dal 1980 è stata ospitata nel Blocco 21 del campo di sterminio di Auschwitz, ma nel 2014 le autorità polacche ne hanno formalizzato lo sfratto, con la motivazione che l’opera non era in linea con le finalità pedagogiche e illustrative del campo.

Memoriale

Il progetto di installazione del Memoriale ha visto la ristrutturazione dell’Auditorium ex 3 da parte del comune mediante la realizzazione, all’interno della sala espositiva principale, dell’altezza utile interna di oltre 11 metri, di un solaio che la divide orizzontalmente in due parti in modo da raddoppiare la superficie espositiva.

Il Memoriale italiano di Auschwitz
Il taglio del nastro con il sindaco della città Dario Nardella

Il restauro è stato reso possibile grazie al sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze che si è fatta carico della gestione del cantiere di restauro tramite la Cooperativa Archeologia supervisionata dall’Opificio delle Pietre Dure. Unicoop Firenze ha contribuito sostenendo Aned nel reperimento dei fondi mancanti per completare i lavori raccogliendo 40mila euro grazie alla campagna di raccolta fondi popolare Conserva la Memoria, che ha visto il coinvolgimento di oltre 15mila toscani.

La scelta della cooperativa è stata quella di raccogliere i fondi attraverso iniziative (incontri, testimonianze, presidi nei punti vendita, cene e pranzi solidali e le visite guidate alla Sinagoga di Firenze) e donazioni alle casse in modo da riportare al centro dell’attenzione il tema della Memoria.

Tra gli eventi promossi ricordiamo quello dello scorso 26 marzo al Tuscany Hall di Firenze, “Musica e Parole per Conserva la memoria“, che ha visto la partecipazione di mille persone da tutta la Toscana e il contributo di artisti del calibro di Alice, Bandabardò, Enrico Fink, la testimonianza del medico di Lampedusa Pietro Bartolo e, in un intervento video da Pàvana, di Francesco Guccini.

Memoriale

L’opera

Opera multimediale frutto di una progettazione collettiva e corale, cui ha contribuito lo studio di architettura di Milano BBPR ( Banfi, Belgiojoso, Peressutti e Rogers), lo scrittore Primo levi, il pittore Mario “Pupino” Samonà, il regista Nelio Risi e del compositore Luigi Nono.
All’ingresso presenta una targa scritta dallo scrittore Primo Levi come monito a mantenere viva la Memoria, perchè “l’odio non dia nuovo seme, né domani, né mai“.

Il Memoriale è costituito da una passerella lignea circondata da una spirale ad elica al’interno dela quale il visitatore cammina come in un tunnel. La spirale è rivestita all’interno con una tela composta da 23 strisce dipinte da Pupino Samonà, seguendo la traccia del testo di Primo Levi, mentre dalla passerella sale la musica di Luigi Nono intitolata “Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz”.

Il Memoriale

Le visite

Il Memoriale potrà essere visitato gratuitamente su prenotazione esclusivamente con accessi guidati: le visite a cura di MUS.E saranno rivolte alle classi della scuola secondaria di primo e secondo grado e ai giovani e adulti dai 10 anni in su.

Le visite sono previste il sabato (9.30, 10.30, 11.30), la domenica (15.30, 16.30, 17.30) e lunedì (9.30, 10.30, 11.30).

La partecipazione è gratuita, la prenotazione è obbligatoria.
per individuali e gruppi: info@muse.comune.fi.it, 055-2768224
per le scuole: didattica@muse.comune.fi.it, 055-2616788)

La mostra

Con l’apertura delle visite al Memoriale anche l’inaugurazione della mostra “Un filo ininterrotto. La memoria della Deportazione e il Memoriale di Auschwitz”, ospitata al piano terreno e voluta da Aned, realizzata per i contenuti da Elisa Guida e Bruno Maida, e per l’allestimento da Alberico Belgiojoso.

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