Thomas Zulian: una buona spesa cambia il mondo

Il punto di vista del Sud del Mondo, nell'intervista al direttore commerciale di Faitrtade Italia

Una buona spesa può cambiare il mondo?

Il consumatore ha una grandissima voce in capitolo,nel sensoche può dire veramente molto con la scelta legata proprio ai suoi acquisti. Le imprese oggi sono molto sensibili a quello che il consumatore vuole e anche le ricerche di mercato ci dicono che i consumatori, in particolare i millennials, quelli giovani, sono molto attenti a cosa c’è dietro un prodotto. Questa possibilità di scelta significa poter orientare il mondo produttivo ed è sicuramente un potere non da poco del consumatore.

Chi sceglie Fairtrade lo cambia con un gesto quotidiano cioè facendo la spesa, guardando bene tra gli scaffali e scegliendo con consapevolezza quale prodotto mettere nel carrello. Nel momento in cui acquista un prodotto con il marchio Fairtrade sa che quel prodotto rispetta chi ci ha lavorato, chi l’ha fatto e, insieme, rispetta anche l’ambiente in cui il prodotto è stato fatto.

L’intervista video

Cosa significa “giusto prezzo”?

Il giusto prezzo dal punto di vista del produttore quello che perlomeno gli consente di coprire i costi produzione nel momento in cui prezzi mercato sono particolarmente bassi. Nel caso di prodotti Fairtrade il giusto prezzo include anche un premio aggiuntivo che solitamente viene deciso direttamente dai produttori e viene utilizzato dalle comunità locali a fini sociali. Nel valutarlo, un consumatore dovrebbe intanto diffidare di un prezzo troppo basso, perché significa che c’è qualcun altro che sta pagando una quota di lavoro non riconosciuto. In generale per un consumatore individuare il giusto prezzo richiede un’attenzione in più e lo sforzo di capire cosa c’è davvero dentro e dietro a un prodotto.

I consumatori, oggi e domani.

Tutte le ricerche e l’andamento dei dati economici ci dicono che l’interesse per le questioni della sostenibilità è sempre più forte e che le persone sono sempre più attente. Una parte crescente di consumatori pensa nel momento in cui va a fare la spesa, quindi se il prezzo basso conta sempre molto nelle scelte, per fortuna non è più l’unico elemento che spinge le persone a acquistare.

In generale direi che le persone si fanno più domande rispetto a cosa mangiano e alla filiera del prodotto e questo è fondamentale, per cambiare il mercato e la sensibilità dei consumatori, di oggi e di domani.

Quali sono le prospettive per il futuro?

Sono positive, per tutti gli elementi che ho citato. Insomma, sta emergendo una maggiore attenzione del consumatore, una maggiore attenzione dell’industria e della distribuzione rispetto ai temi della sostenibilità. Inoltre le nuove generazioni abbracciano sempre più convinte questo tipo di consumi che fanno della centralità del lavoro delle persone e della centralità dell’ambiente il loro valore aggiunto.

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Saturdays for Future

Sabato 30 novembre 2019 si terrà la II edizione del Saturdays for Future per sensibilizzare le persone sulla produzione e il consumo responsabile, lanciata dal portavoce dell’Alleanza italiana per lo sviluppo sostenibile (ASviS) Enrico Giovannini e dal presidente del comitato scientifico di NeXt Leonardo Becchetti.

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