Riscaldamento climatico e strategie per combatterlo

Le riflessioni di Manuel Pulgar Vidal, a capo del programma globale del Wwf per il clima e l'energia

«Il cambiamento climatico sta avvenendo adesso: l’acidificazione degli oceani, le concentrazioni di gas serra, l’innalzamento del livello del mare stanno battendo ogni record. Le ondate di calore, le inondazioni, lo scioglimento dei ghiacciai sono innegabilmente il risultato dell’attività umana. Dobbiamo svegliarci».

Chi sta subendo le maggiori conseguenze del riscaldamento globale?

Le comunità e gli ecosistemi più vulnerabili sono generalmente quelli situati al livello del mare e le città costiere (più suscettibili all’innalzamento delle acque), piccoli Stati insulari e Paesi in via di sviluppo con meno capacità di adattamento e di sfruttamento delle risorse energetiche rinnovabili come il solare e l’eolico. La maggior parte dei governi, oggi, riconosce la necessità di intervenire, ma le emissioni di CO₂ sono cresciute in maniera consistente – eccetto nel 2020, come risultato dei lockdown per la pandemia -. Le scelte politiche sono ora focalizzate sulla risoluzione della crisi energetica, ma il problema delle emissioni inquinanti non è affatto scomparso. Altri ritardi potrebbero danneggiare irrimediabilmente la vita sul pianeta.

Lei ha giocato un ruolo importante nella nascita delle Cop per l’ambiente e negli Accordi di Parigi: qual è il suo bilancio?

Siamo la prima generazione consapevole di essere responsabile della distruzione del pianeta. Attualmente siamo arrivati a 1,1°C di riscaldamento globale rispetto al periodo pre-industriale e già si vedono gli impatti devastanti, ma la buona notizia è che limitando l’aumento delle temperature a 1,5°C si possono evitare le conseguenze più catastrofiche. È arrivato il momento per i leader mondiali di mantenere le promesse delle Cop di Parigi e Glasgow, e di farlo velocemente.

Come convincere i Paesi refrattari – Cina, India, Usa, Brasile – e le multinazionali?

L’equazione è semplice: oltre la metà del Pil mondiale, circa 44 trilioni di dollari, dipende moderatamente o fortemente dalla natura. Affrontare la crisi climatica potrebbe creare 65 milioni di nuovi posti di lavoro a basse emissioni di carbonio entro il 2030. Dobbiamo riformulare la narrativa divisiva “pianeta o profitto” ed evidenziare le soluzioni che possono guidare uno sviluppo veramente sostenibile e apportare benefici alle persone e alla natura.

La guerra in Ucraina ha segnato un passo indietro nell’uso dell’energia verde in Europa…

Dobbiamo invece accelerare il passaggio alle energie rinnovabili, in particolare solare ed eolica, investendo nei posti giusti, con il minor impatto possibile sulla natura. E poi ridurre la nostra domanda di energia è il modo più rapido e diretto per aumentare la sicurezza energetica, abbassare le bollette e aiutare il mondo a raggiungere gli obiettivi di cambiamento climatico.

Fotovoltaico ed eolico, però, necessitano di processi produttivi anch’essi inquinanti: c’è una contraddizione?

Sebbene la produzione di qualsiasi prodotto, comprese le energie rinnovabili come il solare e l’eolico, abbia un impatto ambientale, è importante considerarlo nel contesto dell’attuale dipendenza dai combustibili fossili, perché il riscaldamento globale è determinato dalle emissioni di gas serra da essi derivanti. Carbone, petrolio e gas sono responsabili di circa l’81% delle emissioni globali di CO₂. Questo sistema non può continuare.

Perché si è dedicato alla difesa dell’ambiente?

I miei genitori hanno instillato in me la curiosità di imparare e capire, soprattutto per conoscere il territorio, la storia e i suoi legami con il presente. Questo mi ha reso un lettore appassionato e una persona che preferisce guardare i documentari sulla formazione del sistema solare e dell’universo, piuttosto che un film. Sono un avvocato di formazione, ma anomalo, perché appassionato dei processi chimici e fisici che sono naturalmente presenti sulla terra o che si verificano a causa di comportamenti umani che inquinano. Da docente all’Universidad Católica de Lima, in Perù, cerco sempre di trasmettere ai miei studenti la comprensione della complessità del sistema planetario e dei processi di inquinamento. Nel 1986, con un gruppo di amici della Facoltà di Giurisprudenza, abbiamo deciso di creare la Società Peruviana di Diritto Ambientale che è oggi una delle più importanti organizzazioni di diritto ambientale in America Latina.

Dopo anni di battaglie, è più ottimista o pessimista?

Ottimista, sempre ottimista! A volte può sembrare difficile esserlo, ma stiamo vedendo le condizioni per compiere progressi reali. Siamo fiduciosi poiché i cittadini di tutto il mondo richiedono sempre più un’azione sulla crisi climatica. I leader della Cop27 devono sfruttare lo slancio proveniente da varie parti della società, per operare tagli rapidi, profondi ed equi a tutte le emissioni di gas serra, in una transizione giusta che non lasci indietro nessuno.

Per un rinnovato Umanesimo

Manuel Pulgar Vidal sarà uno dei relatori della prima edizione del Tedx Fiesole 2022, in programma al Teatro Romano nel pomeriggio e nella serata di sabato 17 settembre. Insieme a lui, Sarah Roberts, Juan Chang, Ralph Chami e altri prestigiosi ospiti saliranno sul palco per le miniconferenze, o meglio i “talk”, cioè discorsi dalla formula “breve e accattivante” che tanto successo hanno avuto in molte parti del mondo, perché con semplicità hanno reso accessibili a tutti argomenti precedentemente riservati agli addetti ai lavori.

I temi in ballo sono quelli più urgenti correlati allo sviluppo sostenibile, affrontati nell’ottica di diffondere la consapevolezza delle possibilità straordinarie che il futuro offre e che possono essere ricercate ad esempio nell’energia pulita, nell’imprenditoria sociale, nella finanza sostenibile, così come nelle nuove tecnologie.

L’evento, organizzato dall’associazione no profit The Club of Fiesole, ha come titolo «un rinnovato Umanesimo che intendiamo promuovere – spiega Claudio Pedretti, organizzatore e curatore Tedx –  con il prezioso supporto di Unicoop Firenze, CR Firenze e Legacoop Toscana, avviando un dibattito permanente di alto livello, sui temi che l’umanità sarà costretta ad affrontare negli anni a venire».

A concludere la serata un concerto del musicista Giovanni Caccamo, conosciuto anche per il suo impegno a favore dell’ambiente. Previste iniziative collaterali a Villa Bardini a Firenze. Per tutti gli appuntamenti informatorecoopfi.it e tedexfiesole.com.

Info

tickets@tedxfiesole.com, ingresso a pagamento, sconti per i soci Unicoop Firenze

Cop significa Conferenza delle Parti (“Conference of the Parties”) della convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici.

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