Michele Palatresi: bilancio di valore

Scelte strategiche globali per una cooperativa che guarda al futuro. Intervista al presidente del Consiglio di Gestione di Unicoop Firenze

La domanda viene spontanea: se il contesto economico nazionale è critico, come è possibile per un’impresa continuare a ricavare utili?

«Il risultato che abbiamo conseguito nel 2018 è frutto di un lavoro di squadra, di tutti coloro che operano nella cooperativa»: a parlare è Michele Palatresi, presidente del Consiglio di gestione di Unicoop Firenze da gennaio 2019.

Il Bilancio 2018 in una parola…

Ne uso due, positivo e sostenibile, nel senso che tutte le dimensioni della sostenibilità, quella economica, quella ambientale e quella sociale, sono nel nostro bilancio ben rappresentate e in perfetto equilibrio.

Partiamo dalla dimensione economica

L’utile netto di oltre 20 milioni contribuisce a rafforzare ulteriormente la nostra situazione patrimoniale, che rappresenta sia lo stato di salute della cooperativa, ma anche l’elemento a garanzia per tutti i nostri soci prestatori che, potendo far affidamento su un patrimonio netto che supera l’ammontare della raccolta del prestito sociale, possono godere di una tutela ai massimi livelli.

Cos’è successo nel 2018 sul fronte ambientale?

Non sono mancate scelte – vedi la sostituzione di materiali d’imballo con prodotti più ecocompatibili o l’uso di casse riutilizzabili al posto di quelle in polistirolo per il trasporto del pesce – orientate a ridurre al minimo l’impatto sull’ambiente della nostra attività, ma sono state portate avanti anche iniziative volte a sensibilizzare su un tema così attuale e importante anche in prospettiva. Dalla sperimentazione di “Arcipelago Pulito” è scaturita una direttiva europea, recepita dal nostro paese e trasformata nel disegno legge Salvamare, che permetterà ai pescatori italiani di portare a terra i rifiuti che rimangono impigliati nelle loro reti, senza essere costretti a sostenere costi o incorrere in sanzioni, che era l’elemento che li costringeva a rigettarli in mare.

Passando alla dimensione sociale, come si conciliano chiusure festive e prezzi ribassati con conti di segno positivo?

La politica sulle chiusure festive, con apertura di 40 punti vendita Coop.fi su 104 solo la domenica mattina, e la campagna “Ancora più convenienti”, in una logica di risparmio quotidiano ma con prodotti di qualità, sono esempi di una visione strategica che trova ispirazione nella consapevolezza che le persone saranno sempre più orientate verso scelte qualitative e non solo quantitative. Scelte dovute a forti mutamenti che stanno caratterizzando il contesto socio-economico del nostro paese, producendo forti cambiamenti anche nei comportamenti d’acquisto delle persone, che si sentono meno sicure e poco tutelate.

Cosa si prevede per il futuro?

Unicoop Firenze, nata con lo scopo di tutelare la salute, la sicurezza e il potere d’acquisto dei propri soci, diventa un modello d’impresa ancora più attuale, ma questo di per sé non rappresenterà un “lasciapassare” per il futuro. Sarà necessario uno sforzo straordinario per proiettarci in un contesto competitivo tutt’altro che scontato e sempre più agguerrito, nel quale sarà richiesta una buona dose di intraprendenza, di coraggio e di predisposizione al cambiamento, elementi fondamentali che stanno alla base anche del buon risultato di bilancio 2018.

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