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Romanzo senza umani

Romanzo senza umani

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La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Coop Sesto Fiorentino - Calenzano

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

Lo storico Mauro Barbi ha dedicato gran parte dei suoi studi alla piccola glaciazione che nel tardo Cinquecento ha investito il territorio del lago di Costanza, in Germania; e proprio verso quel luogo decide di intraprende un viaggio durante il quale cercherà di contattare persone da tempo dimenticate, per capire il proprio ruolo nel mondo e ritrovare la propria strada

La citazione degna di nota

Forse dovrei sentire qualcuno, mettermi a telefonare come un pazzo. Scusa, come va, grazie, volevo solo sentirti, com’è che ci siamo persi? […] devo essermi distratto, è passato il tempo, mi sono guardato intorno e un mucchio di gente non c’era più. […] Dove siete tutti?

Le nostre riflessioni

Il viaggio del protagonista e l’intera narrazione del romanzo si sviluppano intorno a un interrogativo: “Che cosa ricordano, gli altri, di noi?”; contrariamente al titolo del libro infatti il romanzo è pieno di umani: umani provenienti dal passato, che seguono il protagonista alla ricerca delle risposte che cerca e che sono essenza dell’umanità. La volontà di mettere in comunicazione il passato e il presente si ripercuote anche sulla struttura narrativa del libro perché in questo viaggio introspettivo sono due le voci narranti: il lago ghiacciato con la sua storia di gelo e aridità e quella del protagonista, alla ricerca di un disgelo interiore e della sua memoria.

Le parole chiave del libro

Ricordi

storia

emozioni

solitudine

passato

memoria