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Più buio della notte

Più buio della notte

Autore Gianluca Monastra

Casa editrice Clichy

Pagine 288

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Coop di Empoli

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

Firenze, 27 maggio 1993. A 30 anni dall’attentato mafioso di Via dei Georgofili a Firenze, il giornalista Gianluca Monastra racconta gli anni Novanta, la strage dei Georgofili, la pista della mafia, gli echi di Tangentopoli, ma anche la forza dell’arte nel resistere alla violenza.

Tommaso Gioia, il protagonista del romanzo, è un cronista di nera, uno tra i primi ad arrivare sul luogo del terribile attentato e il primo a scoprire la verità sull’esplosione. Il mattino successivo, quando già assapora il successo, viene dirottato sul caso di un delitto avvenuto a pochi chilometri di distanza, sulle colline intorno alla città: la vittima è una donna trovata senza vita nella sua auto, con lei la figlia, una bambina di pochi anni ancora viva, ma in coma.

Per Tommaso Gioia inizia così una personale inchiesta che lo spingerà a scavare nel passato tra inganni e menzogne, scorrettezze e intuizioni, verso la resa dei conti con il resto del mondo, se stesso e i fantasmi del suo passato.

La citazione degna di nota

Sono convinto che l’età non si misuri con gli anni che hai, ma con le cose che hai lasciato per strada

Le nostre riflessioni

Questo libro di Gianluca Monastra, giornalista di Repubblica, ha riscosso l’approvazione unanime del gruppo: lo stile essenziale e incisivo, dove la tecnica dello scrittore s’intreccia al tocco del cronista, riesce a coinvolgere ed emozionare il lettore.

Nella Firenze scossa dall’attentato dei Georgofili, l’autore ambienta una storia di finzione intrecciando le vite di tanti personaggi che, presentati capitolo dopo capitolo, entrano a far parte della vita del protagonista e in quella di chi legge: impossibile infatti restare indifferenti all’algida Regina, mamma e nonna insensibile anche di fronte alla morte di una figlia; gli abitanti ingenui e genuini di Gambacci; le invidie e le rivalse dei colleghi di Tommaso, il protagonista, nel mondo del giornalismo.

Tra gli elementi che ci hanno colpito ci sono anche le descrizioni: dall’accurata narrazione delle redazioni di un giornale degli anni Novanta alla puntuale rappresentazione delle campagne toscane, appena fuori Firenze. Il libro, ricco di acute e coinvolgenti osservazioni, ci ha dato anche lo spunto per discutere di tanti temi purtroppo ancora attuali: la mancanza di valori e di affetti all’interno della famiglia, il disagio e l’abbandono sociale, i quartieri di periferia e le case occupate: un mondo ai margini che, dagli anni Novanta ad oggi, si è profondamente trasformato ma non certo migliorato.

In tutta la vicenda, aleggia l’importanza della cultura come simbolo di resistenza al dolore e alla violenza: attraverso le opere d’arte degli Uffizi danneggiate dalla bomba che rinascono dopo il restauro, con la sceneggiatura sottratta da Scianna a Badalì che aiuta a risolvere il caso o la poesia della piccola Nadia che accompagna il protagonista nelle sue ricerche come un amuleto.

La strage dei Georgofili resta marginale, non sconvolge la trama del libro ma la arricchisce, descrivendo una Firenze sotto gli occhi del mondo, mentre i protagonisti del libro vivono invece una tragedia privata, passata in secondo piano nelle cronache locali: un avvincente giallo che, come l’autore puntualizza nelle conclusioni, si tratta di «un libro di storie, non di Storia».

Lo consigliamo a...

Chi piacciono i gialli.
Chi cerca una storia di vita vissuta.
Giovani lettori.

Le parole chiave del libro

Famiglia

Poesia

Firenze

Disagio sociale

Paesi di campagna