La Malnata

La Malnata

Autore Beatrice Salvioni

Casa editrice Einaudi, 2023

Pagine 248

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Poggibonsi

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

Monza, marzo 1936. Francesca a racconta in prima persona la storia che le ha condotte fino a nascondere il cadavere di un uomo con appuntata sulla camicia una spilla con il fascio. Dodicenne perbene di famiglia borghese, ogni giorno spia dal ponte una ragazza che gioca assieme ai maschi nel fiume. Sogna di diventare sua amica, nonostante tutti in città la considerino una che scaglia maledizioni, e la disprezzino chiamandola Malnata. Ma quella sua aria decisa, l’aria di una che non ha paura di niente, la affascina. Francesca impara con lei a denunciare la sopraffazione e l’abuso di potere, soprattutto quello maschile.

Le nostre riflessioni

Sentimento comune è stato quello di un romanzo quasi costruito ad arte, come se l’autrice non avesse ancora ben chiaro un preciso stile di scrittura, e di conseguenza avesse deciso di sviluppare una trama con dei soggetti che in letteratura suscitano sempre interesse: l’ambientazione storica durante la guerra, l’amicizia travagliata tra due giovani ragazze, il conflitto con la figura del fascista. La creazione dei personaggi, infatti, non ha colpito particolarmente proprio perché sembrano caricature di certi stereotipi, ma non particolarmente originali.

Quasi per tutto il gruppo difatti non si può parlare di originalità con questo romanzo, non solo per come i personaggi e la trama vengono sviluppati, ma anche per la chiara ispirazione ad alcuni dei grandi nomi della letteratura italiana che hanno raccontato meglio di questi stessi temi. Il risultato è una lettura prevedibile e che lascia poco una volta conclusa.

Per alcune lettrici rimane comunque un romanzo piacevole, in quanto rievoca la bellezza dell’andare a giocare al fiume con gli amici, descrive bene la quotidianità e il finto perbenismo durante il fascismo. Nonostante il modo di parlare, agire e pensare delle due protagoniste sia sembrato poco realistico, se non addirittura anacronistico, il gruppo ha percepito questo romanzo come una perfetta sceneggiatura per una fiction!

Le parole chiave del libro

Amicizia

seconda guerra mondiale

fascismo