Cosa fare a capodanno 2018: viaggi fuori casa

Dalle camminate alle terme fino alle bellissime installazioni artistiche sparse per la penisola

Se cosa fare a capodanno diventa un dramma, non bisogna cedere al panico

Le idee non mancano e si può scegliere di restare vicino casa o di andare lontano, ma sempre con un pizzico di originalità.

Nel silenzio del bosco

Per chi ama la natura e l’ambiente, partecipare a una sessione di volontariato nel Parco delle foreste casentinesi potrebbe essere un’esperienza unica in un territorio straordinario, ammantato di foreste secolari dal 28 dicembre al 5 gennaio 2019. Ospiti nelle foresterie dell’area protetta, i volontari potranno collaborare con i tecnici del parco nella manutenzione dei sentieri, nel controllo del territorio, in eventuali azioni di gestione della fauna e, chissà, potrebbe anche capitare di ascoltare nella notte l’ululare dei lupi o scoprirne le tracce durante il giorno.

Nel cuore della Sicilia

Se invece al piacere del viaggio amiamo abbinare un senso etico e partecipativo, una buona idea potrebbe essere partire per la Sicilia e visitare i luoghi caratterizzati dall’esperienza di Libera Terra. Attualmente sono due gli agriturismi che operano su terreni e strutture confiscati alla mafia. Uno è a Portella della Ginestra, circa 25 chilometri da Palermo nella riserva naturale della Serra della Pizzuta. L’altro si trova nel Corleonese, a metà strada fra Corleone e la riserva naturale del Bosco della Ficuzza.

Entrambe le strutture sono mete ideali per chi volesse conoscere l’entroterra siciliano, ricco di coltivazioni di cereali e di vigneti che danno il vino Centopassi, così chiamato in onore e memoria di Peppino Impastato. Gustare la cucina tipica dell’agriturismo sarà un tuffo nella ricca tradizione culinaria siciliana, arricchita dai prodotti biologici.

Capodanno in costume

I tropici sono un sogno per molti, ma i più sono costretti a rinunciare. Per trovare quel tepore tanto agognato, una valida alternativa è rappresentata da un ambiente termale dove godersi il piacere di stare in costume da bagno, immersi in acque calde e magari ammirare il paesaggio esterno innevato! Può capitare alle Terme di Bormio in Valtellina. Oppure in Slovenia alle Terme di Dobrna, dove il Capodanno si festeggia a bordo piscina, cenone con musica dal vivo, brindisi di mezzanotte e dj set fino al mattino.

Dal nord al sud tra le luci

Se è l’arte che ci piace frequentare, potremmo usare i giorni delle feste per visitare le belle città di Salerno e Torino, unite nella celebrazione delle Luci d’artista. Si tratta di installazioni luminose dislocate in piazze e strade: a Torino ci saranno anche opere d’arte contemporanea a cielo aperto come il Tappeto volante di Daniel Buren, Amare le differenze di Michelangelo Pistoletto, Il volo dei numeri di Mario Merz sulla Mole Antonelliana.

A Salerno saranno le creature marine, delfini, orche e tanti altri personaggi acquatici, a popolare il mare virtuale della Villa Comunale. Da Salerno sarà semplice proseguire verso la costiera amalfitana e magari godersi la giornata del 31 immersi nella musica suonata da band di ragazzi che girano per l’antica Repubblica marinara con i loro strumenti artigianali. Oppure da Torino andare alla scoperta della Reggia della Venaria Reale, che offre sempre interessanti mostre d’arte, e in quella magica cornice vivere l’attesa del nuovo anno.

Per i cosiddetti animali diurni, potrebbe essere affascinante raggiungere il Faro di Punta Palascia a Otranto, il punto più orientale d’Italia, per occhieggiare la prima alba del nuovo anno. Il faro oggi è sede di un museo ed è possibile raggiungerlo con una bella passeggiata in mezzo alla macchia mediterranea, col mare che respira accanto, andando incontro al sole che piano si alza, battezzando un nuovo anno pieno di bellezza.

Così, rinfrancati e benedetti dalla luce, potremmo concederci una gustosa prima colazione con i tipici pasticciotti caldi leccesi.

Cosa fare a capodanno se hai voglia d’Europa

Per chi ha l’animo giovanile, infine, e non teme il freddo un grande classico è passare la notte del fine anno in piazza con una bottiglia nello zaino.

Lo scenario può essere il Big Ben con il ponte di Westminster a Londra, dove godersi anche i fuochi d’artificio, il Barrio Alto di Lisbona per immergersi nel suono del fado che esce dai locali, la Porta di Brandeburgo a Berlino con i suoi tanti suoni, colori e inaspettati fuochi d’artificio e, allo scoccare della mezzanotte, un brindisi ed un abbraccio “europeo”.

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