Si definiscono arbusti quel genere di piante molto simili agli alberi, ma che hanno un portamento tipicamente cespuglioso e che mai, a differenza dei fratelli maggiori, si sviluppano oltre certe altezze.
I rami degli arbusti, infatti, iniziano a propagarsi dal tronco molto vicino al terreno; in alcune specie, addirittura, il tronco neppure esiste. Si tratta di piante perenni, rustiche, che ben si adattano ai vari tipi di substrato. Gli arbusti spontanei, tra cui il biancospino, il mirto, il corbezzolo e la ginestra abitano la nostra penisola e ne caratterizzano significativamente il paesaggio.
Consigli per la coltivazione
Possiamo scegliere di coltivare in giardino, o anche sul terrazzo, arbusti ornamentali che possono aiutarci a creare macchie di colore e volume senza richiedere un eccesso di cure e manutenzione. Il periodo adatto all’impianto è quello autunnale e invernale, evitando però i momenti più freddi, e preparando in anticipo la buca che li ospiterà.
Questa deve essere grande il doppio del vaso, sia in altezza sia in profondità: una volta scavato il terreno, si tolgono sassi e radici di erbe infestanti e si integra con un concime organico. Utile stendere sul fondo della buca uno strato di materiale inerte come argilla espansa o ghiaia, per favorire il deflusso dell’acqua.
La buca “riposa” un paio di settimane e in questo periodo si può lasciare il vaso con il nostro arbusto nei pressi dello scavo per favorire l’adattamento della pianta alla posizione in cui vivrà.
Quale scegliere?
Fra gli arbusti adatti a luoghi rustici segnaliamo la Coronilla emerus, una ginestra con portamento eretto che fiorisce copiosamente in primavera producendo tantissime infiorescenze di un bel giallo e che persistono a lungo sulla pianta. La coronilla, nota anche come cornetta o dondolina, può crescere fino a tre metri di altezza. Soffre le estati asciutte e quando è molto caldo il suo aspetto diviene spoglio, ma con le prime piogge autunnali riprende vigore e torna a decorare con successo il giardino. Questo arbusto, della famiglia delle Leguminose, svolge come le consorelle un’azione nutriente del terreno perché è in grado di restituirgli azoto ed è adattissima come pianta da inserire in un orto.
In estate, potremmo godere della bellezza di un’altra pianta dai fiori gialli come il sole: Hypericum hidcote,che ha un portamento lievemente ricadente e forma cespi rotondeggianti e fitti. L’iperico ornamentale cresce rapidamente ed è adatto a scarpate e bordure e per formare siepi miste fiorite che favoriscono anche la biodiversità.
In inverno, invece, sarà una Sarcococca ruscifolia ad abbellire i nostri spazi esterni: questo arbusto originario della Cina è un sempreverde della famiglia delle Buxaceae; ha portamento eretto, cresce al massimo fino a un metro di altezza – per cui si adatta bene a vivere in vaso.
I fiori color bianco crema sono profumatissimi e si accompagnano alle foglie ovali e lucide di un bel verde scuro. Dopo la fioritura, compaiono bacche rosse anch’esse molto decorative. Questa pianta è originaria del sottobosco e quindi predilige posizioni ombreggiate.
L’arancio messicano (Choisa ternata) è un piccolo arbusto adattissimo alla vita in vaso. Come suggerisce il nome, è di origini centro-americane ma possiede caratteristiche mediterranee.
Resiste bene ai venti marini e alla salsedine, quindi in prossimità delle coste si può coltivare il cosiddetto “salvione” (Phlomis fruticosa), arbusto sempreverde con foglie grigio-verde che ricordano proprio quelle della salvia. In estate, i fiori gialli, raccolti in verticilli, donano luminosità al fogliame.
In breve
- L’olio diiperico è usato per la cura dei reumatismi e per dare tono alla pelle secca.
- La ginestra coronilla favorisce il recupero di terreni degradati grazie al suo esteso apparato radicale.
- Le foglie di arancio messicano, se stropicciate, emanano un delizioso aroma di agrume, così come i piccoli fiori bianchi.