I segreti della fisica quantistica del premio Nobel Anton Zeilinger

Il ricercatore e divulgatore scientifico austriaco sarà tra i protagonisti della rassegna "Arezzo Science Lab", fino al 7 giugno in vari luoghi della città

Anton Zeilinger, ricercatore e divulgatore scientifico austriaco, premio Nobel per la fisica nel 2022, è tra i protagonisti più entusiasmanti della rassegna “Arezzo Science Lab” (fino al prossimo 7 giugno, in vari luoghi della città): il 2025 è infatti l’anno internazionale della scienza e della tecnologia quantistica promosso dalle Nazioni Unite, e per questo motivo la kermesse aretina ha deciso di celebrarlo, regalando lo scorso 28 marzo alla città l’incontro con uno dei più importanti scienziati del mondo.

Zeilinger è specializzato in meccanica quantistica, docente di Fisica all’Università di Vienna e direttore dell’Institute for Quantum Optics and Quantum Information: è considerato un pioniere del teletrasporto quantistico e dell’informatica quantistica.

Il premio Nobel gli è stato conferito «per gli esperimenti con fotoni entangled (“intrecciati”), per aver stabilito la violazione delle disuguaglianze di Bell e per aver aperto la strada alla scienza dell’informazione quantistica». Un aspetto particolarmente intrigante di questo gigante della scienza è dato dalla sua capacità di comunicare e di semplificare temi e concetti che risulterebbero inevitabilmente inafferrabili ai più, grazie alla sua capacità divulgativa unita a un singolare senso dell’umorismo.

Questa sua attitudine ha dato vita a una serie di libri che hanno ottenuto molto successo fra il grande pubblico: da citare sicuramente, in questo senso, Il velo di Einstein e soprattutto La danza dei fotoni, che racconta in termini comprensibili la scoperta che lo ha portato alla vittoria del premio Nobel.

Come funziona la danza dei fotoni?
I fotoni sono particelle di luce e quando si intrecciano, possono essere connessi per sempre e a qualsiasi distanza: se qualcosa succede al primo fotone, si ripercuote anche sul secondo, nel medesimo istante, come se stessero danzando.

Perché è importante?
È importante perché le nostre idee su cosa sia la realtà sono sbagliate. La realtà dipende dalle idee e le idee sono quindi più importanti della realtà.

Se non siamo reali, allora di cosa siamo fatti?
Di informazioni (ride).

Quali sono le applicazioni pratiche di questa scoperta?
Questo è un importante campo di ricerca: la crittografia quantistica significa comunicazioni sicure, come è già stato fatto con il satellite, e un grande obiettivo nel futuro è il computer quantistico, molto più veloce di quelli che abbiamo adesso. I fotoni si possono anche usare per le misurazioni: parlo di sensibilità quantistica, capace di individuare minuscole variazioni di posizione o di colore o di molto altro, ci sono moltissimi campi di applicazione.

Lei è un insegnante, un ricercatore ma anche un divulgatore. Qual è la parte più difficile del suo lavoro, scoprire i misteri della fisica o renderli comprensibili alla gente comune?
Nel discorso pubblico è molto importante che le persone si interessino. Non è necessario che capiscano tutto, ma che si rendano conto che è un tema interessante e che magari ci ripensino in seguito. In questo, ad esempio, sono super interessanti le conversazioni pubbliche coi bambini.

Com’è iniziato il suo viaggio nella fisica?
Anche prima di cominciare il mio percorso scolastico, ero già interessato a osservare e a cercare di capire come funzionano le cose nel loro livello più basico. Ma non sono un tecnico, quindi non è mio interesse saperle smontare o ricostruire, il mio interesse è comprendere come funziona il mondo e a quel punto la ricerca si arresta, perché non c’è più niente da scoprire.

Arezzo Science Lab

La rassegna dedicata alla divulgazione scientifica prosegue ad Arezzo fino a giugno. Questi i prossimi appuntamenti:
– 21/5 David Quamman con “Darwin, l’evoluzionista riluttante”,
– 3/6 Guido Tonelli con “Materia, la magnifica illusione”,
– 5/6 Telmo Pievani con “La filosofia della scienza”,
– 7/6 Stefano Mancuso con “Neurobiologia vegetale”.

Gli appuntamenti sono gratuiti per i soci Coop under 30: per partecipare è necessario iscriversi sulla piattaforma online coopfi.info/under30

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