Resto qui

Resto qui

Autore Marco Balzano

Casa editrice Einaudi, 2018

Pagine 184

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Coop Prato

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

Trina è nata e cresciuta a Curon, paese del Sudtirolo, la sua lingua è il tedesco e quando negli anni 20 le leggi fasciste impongono la sola lingua italiana su tutto il territorio, si trova a dover resistere. Diventa maestra clandestina insegnando la sua lingua madre nella sua comunità, continua a restare in quel paese quando la propaganda nazista promette terre e accoglienza più a nord, lotta a fianco del marito per impedire che il suo paese venga sepolto sotto le acque di un’imponente diga, e fugge poi sulle montagne con il marito disertore durante la seconda guerra mondiale. E’ in questi drammatici momenti storici che si trova inoltre a dovere affrontare la scomparsa della figlia.

La citazione degna di nota

La gente con un dito sulle labbra lascia ogni giorno che l’orrore proceda (pag. 68)

Invece l’italiano e il tedesco erano muri che continuavano ad alzarsi. Le lingue erano diventati marchi di razza. I dittatori le avevano trasformate in armi e dichiarazioni di guerra. (pag. 79)

Forse perché dopo la guerra, insieme ai morti, bisogna seppellire tutto quello che si è visto e che si è fatto, scappare a gambe levate prima di diventare noi stessi macerie. (pag. 131)

Le nostre riflessioni

La scrittura di Balzano ci cattura da subito, uno degli aspetti che più abbiamo apprezzato è la voce narrante femminile attraverso la quale l’autore ci fa conoscere una storia che molto spesso non si studia a scuola, di cui si parla poco e che ci colpisce molto. E’ una storia di luoghi di confine, di montagna e di valli, di radici legate alla lingua e alle tradizioni.

In questo romanzo le vicende personali e private della protagonista e dei suoi familiari risultano perfettamente inserite in un contesto di lotta per tutelare il territorio e quindi le comunità che lo abitano e di guerra mondiale.

La discussione è stata molto partecipata, ci siamo soffermati soprattutto sull’esperienza della scomparsa della figlia, su come i due genitori elaborano il dolore che ne deriva in maniera diversa e profonda, su come le persone reagiscono quando è minata l’esistenza del loro quotidiano e sulle brutalità e le divisioni generate dalla guerra. Abbiamo riflettuto molto anche sul tema della migrazione dei lavoratori del sud Italia e sulle tremende condizioni in cui si trovavano a vivere.

Nonostante qualcuno di noi si aspettasse un finale più lieto, Resto qui è sicuramente uno dei romanzi letti insieme che più ci è piaciuto poiché, pur essendo di poche pagine, troviamo una grande richezza di contenuti espressi con attenzione e bravura.

Lo consigliamo a...

A tutti.

Le parole chiave del libro

Radici

terra

patria

lingua

confine

affetto

solitudine

sopruso

guerra