La storia della Biblioteca del Circolo di Torrenieri

Da un mobiletto chiuso a chiave in un circolo di Torrenieri, la lettura conquista la provincia

Tanti anni fa, nel Circolo Arci di Torrenieri (una piccola frazione del Comune di Montalcino, in provincia di Siena) c’era un mobiletto vecchio e chiuso dove, da uno sportellino a vetro, s’intravedevano dei libri, lì accatastati chissà da quanto tempo.

Marcella Perugini, frequentatrice del Circolo e lettrice appassionata, sarebbe stata molto curiosa di vedere che volumi fossero ma, del mobiletto, si erano ormai perse le chiavi.

Marcella lavorava alla Coop da quando aveva 15 anni e il giorno che è andata in pensione ha deciso di aprire quel mobiletto. Tutti quei libri non potevano restare chiusi, ha pensato. E ci è riuscita.

Nel circolo ha trovato il modo di farsi concedere una stanza da sgombero, l’ha ripulita, ha portato una libreria da casa sua e ha esposto i libri.

La cosa è piaciuta, altri cittadini hanno portato altri libri, alcuni per svuotare la cantina, ma altri perché apprezzavano l’intento di Marcella; qualcuno ha donato altri scaffali e altre amiche sono arrivate per selezionare i volumi; è nato un piccolo ma combattivo gruppo.

In pochi anni, il gruppo della frazione di Torrenieri ha così dato vita alla sua biblioteca.

L’attività ha catturato l’interesse del Comune, che ogni anno dà un contributo per l’acquisto di libri nuovi e, oggi, la Biblioteca di Torrenieri ha quasi 2000 volumi, circa il doppio dei suoi abitanti.

Anche la sezione soci Coop Crete Val d’Arbia ha sposato fin da subito il progetto e, alcuni mesi fa, ha donato alla biblioteca un tablet programmato per la catalogazione dei libri e per tenere l’anagrafica dei libri in prestito.

Marcella non nasconde la sua soddisfazione: «Siamo tanto contenti della nostra biblioteca, perché è bella e accogliente e perché riesce a lavorare tanto con le scuole, ci vengono i bambini e, insieme al Circolo Arci e all’Unicoop Firenze, abbiamo regalato anche degli zainetti agli studenti per prendere e riportare i libri con più comodità. Poi tutti i mesi andiamo nelle scuole a leggere i libri in base ai programmi delle insegnanti: insomma abbiamo movimentato il paese!»

Negli anni, le iniziative sono state tante. Un forte impegno contro la violenza di genere – ribadito anche nei mesi passati – nel 2015 aveva portato alla realizzazione di un vero e proprio spettacolo teatrale, Vetri rotti, nel quale, sotto la guida del regista Manfredi Rutelli, avevano recitato i dipendenti Coop e i soci della sezione.

Marcella tiene soprattutto a ricordare che «abbiamo costituito anche un Circolo LaAV (Letture ad Alta Voce), aperto a lettori di tutte le età, dove ogni tanto, la domenica, sono i bambini delle elementari che leggono qualcosa alle “Nonne di Torrenieri”, un gruppo di signore sole e anziane che si ritrovano al Circolo per passare due ore insieme».

Marcella e il suo gruppo non si fermano un minuto e, di recente, in quattro punti strategici del paese sono apparse quattro cassettine, riciclate dagli imballaggi per il vino (siamo pur sempre a Montalcino!) e decorate con gusto per accogliere i libri “doppioni”.

«Se qualcuno ci dona un libro che già abbiamo, lo rimettiamo in circolo e ora, a Torrenieri, si possono trovare libri da prendere e portare a casa. Basta dare un’occhiata nelle cassettine che abbiamo piazzato alla Coop, alla farmacia, all’ambulatorio del dottore e alla sede della società sportiva…».

È soddisfatta Marcella e ora si augura soltanto che arrivino nuove forze e nuovi compagni a infoltire il gruppo. Ma c’è da scommettere che, dalle parti di Torrenieri, altri liberatori e liberatrici di libri si faranno vivi. Perché il seme è stato gettato, la pianta è cresciuta robusta e i fiori non possono che sbocciare.

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