Mettiamoci il cuore

Inaugurata questa mattina al Coop.fi di Pistoia la mostra dedicata alla donazione del sangue. Dopo l’allestimento nel Coop.fi di Pistoia, la mostra farà tappa nelle scuole del territorio

Un invito aperto a tutti a cui rispondere con un gesto di solidarietà concreta: donare sangue e plasma. Questo l’obiettivo della mostra inaugurata questa mattina nel Coop.fi di Pistoia dove resterà esposta fino al 10 marzo e visionabile negli orari di apertura del punto vendita. La mostra, promossa dall’Avis di Pistoia e dalla sezione soci Coop di Pistoia in collaborazione con l’Ufficio scolastico territoriale di Pistoia, si intitola “Avis Pistoia e sezione soci Coop di Pistoia ci mettono il cuore, e tu?” ed è stata pensata per sensibilizzare cittadini e studenti sull’importanza della donazione del sangue.

Dopo l’allestimento in punto vendita, la mostra farà tappa nelle scuole del territorio dove l’Avis di Pistoia proporrà degli incontri per spiegare l’importanza della donazione e invitare anche i più giovani ad un gesto di generosità e solidarietà.

All’inaugurazione hanno partecipato Igli Zannerini, presidente Avis Pistoia, Tiziana Romiti, referente dell’Ufficio scolastico territoriale di Pistoia e Marco Leporatti, presidente sezione soci Coop di Pistoia.

L’importanza del dono

La mostra mette al centro l’importanza di un atto disinteressato, che gratifica chi lo fa ed è fondamentale per chi lo riceve e per tutta la comunità, perché l’uso del sangue e dei suoi derivati è necessario nella quotidianità di molte terapie e di interventi chirurgici, oltre che nel caso di urgenze. La mostra conta 6 pannelli fronte retro. I contenuti sono presentati infatti con un doppio linguaggio: da un lato, la versione rossa pensata per gli adulti, dall’altro la versione celeste per gli alunni delle scuole del territorio.

Ogni pannello presenta informazioni e numeri che traducono il significato di una donazione. I pannelli spiegano che ad una persona affetta da talassemia occorrono da 30 a 50 sacche di globuli rossi per condurre una vita normale; per produrre i medicinali necessari per il trattamento dell’emofilia servono 1.200 donazioni di plasma. Per un trapianto di fegato possono occorrere fino a 40 sacche di globuli rossi. Il messaggio che attraversa tutta la mostra è che è importante donare e donare con regolarità: la donazione è un gesto semplice e sicuro che può contribuire a salvare una vita.

«Con questa mostra accogliamo l’invito dell’Avis di Pistoia a promuovere la donazione di sangue come gesto di generosità disinteressata e dono alla comunità. Invitiamo tutti a fare un dono che non ha prezzo, perché donare sangue e plasma può salvare una vita, e consente alla medicina di portare avanti le terapie per tante patologie complesse. Fino al 10 marzo la mostra sarà qui nel nostro Coop.fi di Pistoia e poi inizierà il suo viaggio nelle scuole del territorio, per sensibilizzare i più giovani su un tema così importante per tutta la comunità. Ci auguriamo che in tanti rispondano all’appello, dando prova anche questa volta della grande generosità del nostro territorio», ha dichiarato Marco Leporattipresidente sezione soci Coop di Pistoia.

«Siamo molto grati per questa opportunità che ci permetterà di sensibilizzare sull’importanza della donazione di sangue e plasma. Ci auguriamo che questa mostra possa coinvolgere tanti soci e cittadini perché diventino nuovi donatori. L’obiettivo è dare un importante aiuto rispetto alla necessità di sangue, fondamentale per molto terapie e interventi chirurgici», ha dichiarato Igli Zannerinipresidente Avis Pistoia.

Perché donare

Donare sangue volontariamente e con consapevolezza permette di concretizzare la propria disponibilità verso gli altri, ma anche verso se stessi, poiché così facendo si alimenta un patrimonio collettivo di cui ciascuno può usufruire al momento del bisogno.

In Italia attualmente non è stato ancora raggiunto l’obiettivo dell’autosufficienza nazionale: esistono profondi squilibri tra le diverse regioni del nostro Paese, per cui il divario fra la raccolta e il reale bisogno non trova compensazione creando uno stato di emergenza e di carenza continuo. Per sanare questo divario, l’unica strada percorribile è quella di sensibilizzare fortemente i cittadini nei confronti della donazione volontaria e periodica del sangue e dei suoi emocomponenti.

La donazione non comporta rischi di alcun genere per la salute, in quanto il sangue è una fonte di energia rinnovabile, ed è quindi possibile privarsene in parte senza che l’organismo ne risenta. Il donatore, inoltre, avrà la possibilità di fare prevenzione controllando periodicamente il proprio stato di salute. Donare il sangue, anonimamente, gratuitamente, volontariamente, periodicamente e responsabilmente, come chiede Avis, rappresenta la maggior garanzia oggi possibile in termini di sicurezza trasfusionale.

Sangue e plasma

Il sangue umano è un prodotto naturale non riproducibile artificialmente, indispensabile alla vita. E’ un tessuto costituito da una parte liquida, il plasma e da una parte corpuscolata, rappresentata da globuli rossi, globuli bianchi e piastrine. Nonostante i progressi tecnologici e scientifici, il sangue rappresenta ancora oggi una risorsa insostituibile nella terapia di molte malattie sia di pertinenza chirurgica sia di pertinenza medica. È un supporto indispensabile nei pazienti oncologici in chemioterapia o in quelli che hanno subito un trapianto di midollo osseo e in tutte le operazioni di trapianto d’organo.

Chi sceglie di diventare donatore, può decidere di donare sangue e plasma. Il sangue intero è quello che serve per le trasfusioni che avvengono più̀ frequentemente di quanto si pensa; il plasma è invece componente liquida del sangue. Mentre nel primo caso il sangue prelevato viene separato in laboratorio e si ottengono globuli rossi, piastrine e plasma, per la plasmaferesi (la donazione del solo plasma) la separazione fra le varie componenti avviene al momento del prelievo: viene quindi trattenuta solo la parte liquida, mentre la parte corpuscolata è reinfusa nel donatore.

La donazione del plasma risulta perciò̀ meno pesante per l’organismo – e infatti devono passare solo 14 giorni fra una seduta e l’altra -, anche se richiede più tempo, fra i 35 e i 45 minuti, e forse per questo sono meno le persone che la scelgono. È però un contributo fondamentale alla comunità perché́ dal plasma si producono albumina, antitrombina, immunoglobuline, fattore VIII e altri fattori per la coagulazione, farmaci spesso salvavita per la cura di persone che soffrono di problemi della coagulazione, di deficit immunitari, patologie neurologiche ed epatiche.

Chi può donare

Chiunque abbia un’età maggiore ai 18 anni, un peso corporeo non inferiore ai 50 Kg e sia in buono stato di salute può diventare donatore, è necessario sottoporsi ad esami e visita preliminari prenotando un appuntamento, dopo qualche giorno, al ricevimento della comunicazione di idoneità, si potrà prenotare la prima donazione, un uomo  può effettuare fino a 4 donazioni di sangue intero all’anno, una donna in età fertile fino a 2 donazioni di sangue intero all’anno, in ogni caso l’intervallo minimo fra due donazioni di sangue intero è di 90 giorni. Le donazioni di plasma (plasmaferesi) prevedono intervalli minimi inferiori: 30 giorni dopo una donazione di sangue intero oppure 14 giorni dopo una donazione di plasma.

Per poter donare esistono una serie di criteri, stabiliti da decreti ministeriali raccomandazioni delle Società scientifiche, dell’Unione Europea e dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Tutte queste indagini sono volte a tutelare tanto la salute del donatore quanto quella del ricevente. Tra le cause di esclusione (e/o autoesclusione) definitiva l’assunzione di droghe, comportamenti a rischio per AIDS e altre patologie trasmissibili, patologie croniche, cardiopatie, positività per vari test (sifilide, epatite B, epatite C, HIV), epatiti virali.

Esistono inoltre cause di esclusione che richiedono solo di aspettare un determinato periodo per poter donare: ad esempio la gravidanza (6 mesi dopo il parto), soggiorno in paesi tropicali, vaccinazioni, alcune infezioni (bronchiti, ascessi), interventi chirurgici, tatuaggi, agopuntura, piercing.

I donatori sono sottoposti ogni volta a un questionario, agli esami del sangue, a una visita di idoneità̀ e possono usufruire di una giornata di riposo dal lavoro. Si dice che non ci sia persona più̀ in salute di un donatore, perché́ il sangue donato viene analizzato e vengono segnalate eventuali criticità̀.

Dove donare

Centro trasfusionale Avis Pistoia – Via del Ceppo 1 Pistoia – sms whatsapp 3333819249 – pistoia.comunale@avis.it

Aperto dal lunedì al sabato e 1°, 3° e 4° domenica del mese. Per prenotare la visita di idoneità o per maggiori informazioni 057323765 (al mattino).

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