Unicoop Firenze incontra il territorio di Prato

Fino al 4 ottobre, al Garibaldi Milleventi di Prato, appuntamenti e incontri tematici della cooperativa con istituzioni, associazioni, imprese e soci attivi del territorio. Nello spazio anche una mostra fotografica, con documenti dell'Archivio storico di Unicoop Firenze, dedicata alla nascita della cooperativa e ai suoi sviluppi nell’area pratese

Unicoop Firenze incontra il territorio di Prato: al via, da lunedì 30 settembre fino al 4 ottobre, presso Il Garibaldi Milleventi di Prato (Via G. Garibaldi, 69) l’iniziativa “Dialoghi nei territori” con la quale la cooperativa si apre all’ascolto delle comunità locali, con incontri tematici dedicati alle istituzioni, alle associazioni e ai soci attivi del territorio.

L’iniziativa è stata presentata lunedì pomeriggio. L’apertura dell’evento ha visto anche l’inaugurazione della mostra fotografica Una storia di persone: l’origine di Unicoop Firenze a Prato, allestita all’ingresso del cinema teatro: l’allestimento, realizzato con documenti e immagini dell’Archivio storico di Unicoop Firenze, ripercorre la storia della cooperativa, con tutte le principali tappe dalla nascita ai suoi più recenti sviluppi nell’area pratese. La mostra sarà visitabile fino al 4 ottobre, tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 16.

Al taglio del nastro e ai saluti istituzionali, è seguita poi la presentazione di due ricerche curate da Nomisma per Unicoop Firenze per fare luce sui numeri dell’economia, dal quadro internazionale e nazionale, a quello toscano e dell’area pratese e sul valore aggiunto delle attività di Unicoop Firenze in Toscana e a Prato.

L’indagine ha approfondito anche le nuove tendenze di consumo nel contesto di Prato, alla luce da un lato del carovita e della perdita del potere d’acquisto, dall’altro della rilevanza della sostenibilità del carrello in termini economici, ambientali e sociali e della provenienza toscana dei prodotti. In chiusura è stato presentato un focus sulle eccellenze tipiche del territorio pratese.

Alla giornata di inaugurazione seguiranno quattro giornate di incontri tematici dedicati alla solidarietà, all’ambiente, al benessere e alla cultura in cui la cooperativa incontrerà le tante realtà del territorio, dal terzo settore, all’associazionismo, al mondo del volontariato: gli incontri vedranno dei focus mirati sui quattro temi, con dati e analisi a cura di Nomisma, e tavoli di lavoro finalizzati all’ascolto dei soggetti del territorio. Tra gli ospiti delle giornate, per il tema dell’ambiente sarà presente Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale e Professore presso l’Università di Firenze.

Dopo la cinque giorni a Prato, l’iniziativa Dialoghi nei territori proseguirà nelle altre province dove è presente la cooperativa, con prossimi appuntamenti, entro il 2024, nel territorio pisano, della Valdera e del Valdarno inferiore e nel territorio aretino, per svilupparsi poi con altre tappe nel 2025.

«È un’occasione importante per approfondire il contesto in cui opera una realtà importante quale Unicoop Firenze e le ricadute che essa stessa può avere sul territorio e sul suo tessuto economico e sociale. Dal carrello della spesa si ricostruiscono i comportamenti dei consumatori e passano i cambiamenti che riguardano le tasche dei nostri cittadini, nel bene e nel male. Per noi amministratori pubblici sono indicazioni importanti per indirizzare prontamente le nostre politiche o per correggerle laddove necessario. Grazie a Unicoop Firenze per queste giornate di confronto e di riflessione con il territorio», ha dichiarato Ilaria Bugetti, Sindaca di Prato.

Il sindaco di Prato, Ilaria Bugetti.

«Dopo la mostra dello scorso anno per il nostro Cinquantesimo, abbiamo sentito l’esigenza di dare continuità a quell’esperienza e abbiamo ideato un programma di “Dialoghi nei territori”, con tanti appuntamenti che, da qui al prossimo marzo, toccheranno tutte le province dove è presente la cooperativa. La prima tappa è Prato dove, oggi, diamo il via a una settimana di eventi e incontri con tutto il tessuto dell’area pratese: il radicamento sul territorio che caratterizza Unicoop Firenze ha permesso nel tempo di tessere e mantenere relazioni costruttive, solide e durature con i diversi interlocutori della nostra organizzazione, portatori di visioni, interessi e opinioni differenti, tutte estremamente rilevanti per comprendere appieno i bisogni delle comunità in cui la cooperativa opera. Anche alla luce delle profonde trasformazioni sociali degli ultimi anni, con questa iniziativa vogliamo aprirci ancora di più all’ascolto del territorio e della comunità, con l’obiettivo di conoscere nuove realtà, rafforzare la rete di relazioni già attive e condividere una visione comune sui bisogni del territorio, creando valore per tutti», ha affermato Daniela Mori, presidente del Consiglio di sorveglianza di Unicoop Firenze.

«L’inaugurazione di Dialoghi nei territori a Prato è l’occasione per fare il quadro del contesto economico e del momento storico che stiamo attraversando: le ricerche presentate oggi hanno messo in luce il ruolo della nostra presenza nell’area pratese, dove la cooperativa conta 87mila soci e oltre 90mila clienti settimanali ; un’analisi, quella svolta da Nomisma, che evidenzia l’importanza del territorio pratese per Unicoop Firenze e, al tempo stesso, l’importante impatto della cooperativa su questo territorio. L’indagine ci conferma che la cooperativa svolge non solo una funzione economica, ma raccoglie una serie di istanze e aspettative legate ai temi della solidarietà, della sostenibilità, della valorizzazione dell’economia locale e delle sue eccellenze e della cultura. Complessivamente emerge il quadro di un territorio vitale, economicamente dinamico, dove è forte l’associazionismo, l’interesse ai temi del benessere e della salute e la partecipazione culturale: gli appuntamenti dei prossimi giorni sono una grande opportunità per confrontarsi su queste istanze, per analizzare il presente complesso in cui ci troviamo e per delineare, insieme a tutti i soggetti sociali coinvolti, valori condivisi e progetti comuni», ha concluso Francesca Gatteschi, Direttrice soci Unicoop Firenze.

Il calendario di appuntamenti

L’evento inaugurato oggi presso il Garibaldi Milleventi prosegue fino al 4 ottobre, con quattro appuntamenti dedicati ai temi della solidarietà, dell’ambiente, del benessere e della cultura. Gli appuntamenti si svolgono a partire dalle ore 17.00.

Per partecipare è necessario prenotarsi ad ogni singolo evento dal link www.coopfi.info/eventi

Questi gli appuntamenti in calendario:

– 1° ottobre – Solidarietà – Talk a cura della Fondazione Il Cuore si scioglie

– 2 ottobre – Ambiente – Talk a cura di Stefano Mancuso, neurobiologo vegetale e Professore presso l’Università di Firenze.

– 3 ottobre – Benessere – Talk a cura di Valerio Mari, Direttore generale Asl Toscana Centro.

– 4 ottobre – Cultura – Intervista video a Tomaso Montanari, Storico dell’arte e Rettore dell’Università per gli stranieri di Siena.

All’ingresso del Garibaldi Milleventi è allestita la mostra fotografica Una storia di persone: l’origine di Unicoop Firenze a Prato: la mostra è visitabile fino al 4 ottobre, tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 14-16.

Le ricerche Nomisma

In occasione dell’evento dedicato al territorio di Prato Nomisma ha curato due ricerche per Unicoop Firenze per fare luce sullo scenario macro-economico, il contesto territoriale e il ruolo economico e sociale giocato dalla cooperativa e per approfondire le nuove tendenze di consumo nella provincia di Prato e in Toscana.

I numeri della Toscana

In uno scenario nazionale e internazionale segnato da tensioni geo-politiche, incertezza e emergenza climatica, per la fine del 2024 per la regione Toscana è prevista una lieve accelerazione del Pil (+0,7%), trainata dalla crescita dei consumi. Entro la fine del 2025 si prospetta un’ulteriore accelerazione dell’economia toscana (+0,8%) ma leggermente al di sotto dei livelli previsti per l’Italia (+0,9%), mentre nel 2026 la crescita dell’economia toscana sarà allineata al resto d’Italia.

Ad alimentare l’espansione dell’economia toscana saranno soprattutto l’export manifatturiero e il turismo internazionale. Anche in Toscana soffia il vento dell’inverno demografico: il calo della popolazione, trasversale alla quasi totalità delle province, prosegue incessante, e per il 2050 si prevede un ulteriore decremento del numero di residenti di quasi 5 punti percentuali.

Entro un simile scenario, in cui sale l’età media al parto e cala il tasso di fecondità, la già evidente dinamica dell’invecchiamento appare destinata ad accentuarsi, con un incremento sostanziale della fascia di età over 65, che arriverà a rappresentare oltre un terzo dei residenti entro il 2050. Sul fronte occupazionale anche in regione emergono segnali positivi, con un tasso di occupazione regionale che raggiunge il 71,6% nei primi sei mesi del 2024, superando ampiamente la media italiana.

Dialoghi nei territori. Tappa di Prato
Dialoghi nei territori. Tappa di Prato

Il contesto di Prato

Pur inserita in un simile contesto, la provincia di Prato appare caratterizzata da alcune dinamiche peculiari, che appaiono uniche all’interno del panorama regionale. A fronte di un’elevata densità demografica, Prato è la sola provincia toscana ad aver evidenziato un incremento del numero di cittadini residenti negli ultimi 5 anni (+1,7%), grazie al robusto contributo della componente straniera.

La provincia si distingue per un reddito medio che nel 2022 ha superato i 23.000 euro, con una quota di contribuenti a basso reddito leggermente superiore rispetto alla media regionale. Sotto il profilo occupazionale, Prato presenta la più alta percentuale di popolazione occupata della Toscana (71% rispetto ad una media del 69%), che resta elevata anche tra i più giovani. Il sistema economico locale appare caratterizzato da un’elevata densità imprenditoriale, con una spiccata propensione alla manifattura, sostenuta da una diffusa componente di imprese straniere che – costituendo oltre un terzo del totale – contribuiscono a dare vitalità al mercato del lavoro.

Il settore turistico presenta un potenziale ancora da sviluppare: il numero di arrivi appare esiguo se confrontato ad altre province toscane, ma si registra una buona incidenza del turismo straniero.

Il ruolo di Unicoop Firenze nell’area pratese

La cooperativa registra numeri importanti sul territorio di Prato. A fronte di vendite per oltre 150 milioni di euro nei 7 punti vendita della provincia e di oltre 90mila clienti settimanali, Unicoop Firenze conta quasi 87 mila soci ordinari, che rappresentano il 90% del venduto sul territorio.

In tale quadro, appare rilevante anche l’impatto di Unicoop Firenze all’interno del sistema locale del lavoro di Prato. Nel complesso, secondo le stime di Irpet, nel 2022 Unicoop Firenze e la sua filiera hanno prodotto una ricchezza (misurata in termini di valore aggiunto) di oltre 77 milioni di euro, giocando un ruolo significativo anche dal punto di vista occupazionale, con oltre 1.000 occupati in modo diretto, indiretto ed indotto.

Tendenze di consumo nella provincia di Prato

Il rapporto Nomisma analizza il cambiamento, nel prossimo futuro, dei comportamenti di acquisto dei soci e clienti di Unicoop Firenze residenti nella provincia di Prato. Per salvaguardare sia il proprio potere di acquisto sia la qualità dei prodotti acquistati, il primo driver di acquisto è il rapporto qualità – prezzo (indicato dal 66% a fronte di una media toscana del 61%), seguito da salute e benessere (51%), freschezza (48%) e origine italiana (45%).

Al tempo stesso, il carovita costringe i consumatori della provincia all’adozione di strategie volte al risparmio: la spesa si concentra sui prodotti alimentari essenziali, si frequentano insegne diverse in base a offerte e promozioni in corso e si acquistano prodotti principalmente quando sono in promozione. Per risparmiare sulla spesa i clienti e soci della provincia di Prato ricorrono sempre più spesso all’acquisto di prodotti a marchio Coop, sinonimo di un buon rapporto di qualità – prezzo (a pensarla così è il 70% dei consumatori) e garanzia di sicura qualità (citata dal 40%).

I prodotti a marchio – grazie alla loro ottima percezione – sembrano avere le carte in regola per rivestire un ruolo di primo piano nel carrello della spesa dei pratesi anche nel prossimo futuro, con il 26% dei consumatori intenzionato ad intensificarne gli acquisti nei prossimi 12 mesi.

In tale scenario, Unicoop Firenze gode di un’ottima reputazione presso i soci e clienti di Prato, non solo relativamente all’ampiezza dell’offerta e alla qualità dei prodotti a marchio Coop (che mette d’accordo 9 consumatori su 10), ma anche in merito al suo impegno su altri temi di rilievo. Fra questi, l’attenzione al territorio, grazie all’ampio assortimento di prodotti locali (citato dall’82%), l’impegno della Cooperativa in iniziative solidali (79%), le politiche di prezzo vicine ai consumatori grazie alla buona proposta di offerte e promozione (81%) e l’attenzione all’ambiente, espletata dall’ampia proposta di prodotti sostenibili (80%) e dall’impegno della cooperativa in iniziative ambientali (78%).

I consumatori: tra localismo e sostenibilità

Parallelamente, i consumatori della provincia di Prato sono fortemente attenti a due altri aspetti: la provenienza toscana e la sostenibilità dei prodotti. I soci e clienti della provincia di Prato dimostrano un forte attaccamento agli alimenti e bevande tipici del loro territorio: la metà dei consumatori dichiara di acquistarli almeno ogni settimana, e a fare da traino a tali scelte è in primis la volontà di sostenere le produzioni e l’economia locale (indicata dal 47%).

In particolare, accanto ai prodotti freschi (come frutta, verdura e carne), i consumatori pongono grande attenzione all’origine toscana delle specialità che rappresentano l’eccellenza dell’agroalimentare locale: olio extra-vergine di oliva, formaggi, salumi e vino. L’attenzione al localismo si intreccia con il crescente interesse dedicato alla sostenibilità: oltre la metà dei consumatori, difatti, si dichiara disposta a pagare di più per avere prodotti che siano rispettosi dell’ambiente.

La sostenibilità di un alimento, per i toscani, non si limita solo alla sua impronta ecologica, ma abbraccia anche la sfera economica e sociale: ciò implica sostenere filiere controllate, garantire una giusta remunerazione agli operatori e promuovere produzioni che valorizzino il territorio. In questo contesto, la Grande Distribuzione Organizzata può giocare un ruolo fondamentale nel percorso verso uno sviluppo più sostenibile, non solo privilegiando i rapporti con imprese agricole e fornitori che adottano pratiche responsabili (aspetto condiviso dal 44% dei consumatori), ma anche ampliando l’offerta di prodotti sostenibili (41%) e introducendo sconti e promozioni dedicate a prodotti a basso impatto ambientale (40%).

Approfondimenti tematici

L’indagine Nomisma ha riguardato anche i temi oggetto degli incontri in calendario dal 2 al 4 ottobre presso il Garibaldi Milleventi. Relativamente al tema della solidarietà, a Prato emerge un’ampia presenza di enti del terzo settore, associazioni di promozione sociale e di organizzazioni di volontariato. I cittadini mostrano una profonda sensibilità verso le tematiche di solidarietà: più della metà dei residenti esprime interesse a partecipare a progetti di volontariato, e circa un terzo è attivamente impegnato durante l’anno.

La provincia di Prato mostra una vivace partecipazione alla attività culturali e ricreative: tra gli interessi principali il cinema (la metà dei cittadini frequenta le sale cinematografiche almeno 3-4 volte l’anno), seguito da visite a mostre/musei e concerti. Il territorio provinciale vanta una discreta offerta culturale: nonostante il numero di biblioteche e musei appaia inferiore alla media regionale, si contano durante l’anno 61 manifestazioni culturali gratuite ogni 1.000 abitanti, un dato non troppo distante da quello di Firenze.

Il benessere è divenuto un pilastro centrale nella vita dei cittadini: a fronte di un buon numero di impianti sportivi sul territorio – in linea con l’offerta di Firenze e Pistoia – i residenti dedicano in media 3 ore a settimana al movimento.

In virtù dell’elevata concentrazione di attività imprenditoriali sul territorio, mantenere un buon equilibrio tra sviluppo urbano e tutela ambientale appare una sfida ardua: nonostante la buona presenza di aree protette e di un discreto numero di alberi sulla superficie comunale, il consumo del suolo nella provincia ha raggiunto il 14,3%, un valore che supera oltre il doppio della media toscana. Tuttavia, la recente attenzione verso la sostenibilità ha spinto all’adozione di tecnologie pulite, come dimostra il buon numero di impianti fotovoltaici installati nella provincia – 11 ogni km² -, ampiamente superiore alla media regionale.

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