Torto marcio

Torto marcio

Autore Alessandro Robecchi

Casa editrice Sellerio, 2017

Pagine 421

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Coop di Empoli

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

L’azione si snoda tra la casa milanese di Carlo Monterossi, autore televisivo di una trasmissione trash, il quartiere degradato attorno a San Siro e la questura dove sono impegnati il sovrintendente Carella e il suo vice Ghezzi. Nel centro di Milano hanno sparato a un commerciante di carni, sessantenne ricco e senza ombre, ma c’è una nota stonata: sul petto del cadavere viene lasciato un sasso bianco. Dopo pochi giorni, un altro omicidio con le stesse modalità – ancora una volta una pietra sul corpo – getta la città nel panico.

Una firma? È in questo frangente che l’agente di Carlo, Katia Sironi, sua alleata per la vita, chiede aiuto: la madre anziana è stata derubata in casa di alcuni gioielli, tra cui un anello preziosissimo. Così Carlo, con l’amico Oscar Falcone, si mette a caccia dell’anello, solo che nella ricerca della pietra preziosa si imbatte nelle pietre degli omicidi, che nel frattempo sono diventati tre.

Da San Siro a via Manzoni, dalle cantine degli alloggi popolari a un albergo sul lago, le indagini di Carella e Ghezzi si incrociano con quelle di Monterossi e gli abitanti di San Siro: tre storie destinate a incontrarsi in un intreccio dall’ordito perfetto, che resta coperto dal mistero fino alla fine.

La citazione degna di nota

Tre morti ammazzati in modo così clamoroso, in modo così spettacolare, suscitano nel paese più furore che mille altre ingiustizie, anche più grandi, quantitativamente immense, incorniciate ogni giorno in piccole notiziette nascoste a pagina venti. Ma anche questo – si rende conto – è un discorso cretino. Un’ingiustizia è un’ingiustizia, grande, piccola, minuscola. È roba che brucia. Eppure… Eppure sa che c’è nella richiesta di giustizia qualcosa che stona sempre, che distinguere la sete di giustizia dalla voglia di forca è sempre un’operazione ardua.

Le nostre riflessioni

La trama segue tre fili narrativi – e altrettante vicende – che s’intrecciano formate da due coppie di investigatori e vari personaggi che vivono in un quartiere degradato: questi elementi generano un inizio caotico ma poco a poco tutto diventa più chiaro e le pagine scorrono più velocemente anche grazie ai dialoghi veloci e brillanti, arricchiti da un sottile humor.

Robecchi è stato per molte di noi una piacevole scoperta: abbiamo trovato la sua scrittura rapida e mai banale, ricca di immagini, ironica e allo stesso tempo commovente senza mai cadere nel lezioso. Abile nel descrivere caratteri e situazioni, anche i personaggi sono risultati insoliti: il dandy protagonista Monterossi e il solitario e misterioso Oscar Falcone, Ghezzi e Carella, personalità diverse ma entrambi ostinati nell’inseguire la verità e Rosa, la moglie di Ghezzi, di cui seguiamo la trasformazione nella sua evasione dalla quotidianità.

L’autore delinea i ricchi, coloro che si sono conquistati un posto nella società che conta, come personaggi negativi mentre i poveri suscitano empatia nel lettore, in quegli appartamenti abusivi dove trova spazio un inatteso altruismo e convivenza civile. Ma la grande protagonista è Milano, città dai due volti: la Milano che trasuda benessere e ricchezza e quella dei quartieri diseredati e squallidi della periferia, simbolo delle questioni drammatiche e mai risolte di una società divisa e sempre più ineguale ed escludente. Il tratto poliziesco è l’occasione per toccare temi come l’emarginazione, il disagio sociale, la giustizia (ma soprattutto l’ingiustizia), la situazione delle carceri in Italia.

Quello che colpisce in questo libro, infatti, è la denuncia sociale che l’autore nasconde dietro agli omicidi sollecitando nel lettore riflessioni profonde e inusuali. E in un contesto in cui tutti i personaggi pensano di aver ragione, ma dove tutti invece, secondo l’autore, hanno torto, un “torto marcio”, si arriva alla fine con un senso di amaro in bocca. Perché anche nella vita certe volte è così.

Lo consigliamo a...

A chi piaccioni i gialli.
A chi è attento alle problematiche sociali.

Le parole chiave del libro

Ingiustizia

spettacolo

violenza

sicurezza

inscalfibilità