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Libera

Libera, diventare grandi alla fine della storia

Autore Lea Ypi

Casa editrice Feltrinelli, 2022

Pagine 306

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Coop Arezzo

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

La storia della famiglia Ypi si dipana negli anni dal secondo dopoguerra a oggi, attraverso le vicende storiche di un socialismo di stato, granitico e dittatoriale, arrogante nella sua pretesa superiorità, ma anche tremendamente ingenuo rispetto alle aspettative di vita della gente.

Col crescere di Lea, nella sua famiglia si assiste alla pantomima in cui tutti recitano la parte dei bravi cittadini, per convincimento, ottusità, o più spesso per paura, e gli episodi di vita familiare si intrecciano con le vicende storiche di quegli anni, fino ad arrivare alla caduta del muro di Berlino e allo sfascio del socialismo reale.

La citazione degna di nota

La libertà, disse, è essere consapevoli delle necessità. (Pag. 136)

 

In passato venivi arrestato solo per aver pensato di andartene. Adesso che in patria nessuno cercava di fermarci, dall’altra parte non ci volevano più. (Pag. 183)

Le nostre riflessioni

Nella storia della famiglia Ypi si può leggere la saga del popolo albanese, di una piccola nazione ostica e arroccata, vicina a noi, eppure tanto lontana, con tradizioni ottomane più che slave. Il libro è ritenuto quasi all’unanimità complesso e toccante.

Il vissuto della protagonista viene descritto dall’autrice in maniera lineare e leggera allo stesso tempo, con descrizioni puntuali e talvolta divertenti dei personaggi, che affollano la vita di Lea nel periodo pre e post socialista. Alcune figure spiccano sulle altre, come quella della nonna, persona autentica e lungimirante. L’Italia è citata spesso nel libro, quale realtà a tutti gli effetti occidentale, per scelta politica e per costume e alla fine, negli anni 90,diventa terra di approdo di tutte le speranze degli albanesi in fuga, fuga dalla povertà e dallo scadimento degli ideali prima tanto osannati.

La libertà diventa ora cercare di distanziarsi il più possibile da ciò che si è stati, per lo più arrangiarsi per salvarsi, per emergere. Ma Lea e suo padre sono figure diverse, hanno cercato sempre di esprimersi autenticamente e fuoriescono da queste vicende storiche con una serie di riflessioni che mettono in grado di valutare i pro e i contro di ogni sviluppo politico.

Infatti, Lea Ypi, pur profondamente scossa dagli anni del socialismo reale, è diventata docente universitaria di marxismo e con questo libro vuole fornire una riflessione, senza sconti ma anche senza banalizzazioni, di quello che rappresenta la versione realizzata di una visione politica particolare.

Lo consigliamo a...

A chi ama la storia sociale. A chi vuole conoscere meglio le vicende storiche, raccontate direttamente dai protagonisti della vita quotidiana.