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L'anno capovolto

L’anno capovolto

Autore Simone Innocenti

Casa editrice Blu Atlantide, 2022

Pagine 181

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Poggibonsi

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

Un gruppo di amici si ritrova per festeggiare l’ultimo giorno dell’anno in una villa ai bordi del mare toscano. In questa serata di festa ognuno è ciò che dice di essere, mai chi realmente è.

Il Capodanno è un tempo dove presente, passato e futuro sono, per un attimo, lo stesso momento. Ed è in questo tempo che si muovono i personaggi di questa storia. Nella sfarzosa villa di Giulio come ogni anno sfilano gli amici di una vita.

Quello che li unisce è un’antica consuetudine amicale, nata sulle spiagge della Versilia quando erano ancora poco più che adolescenti, e consolidatasi negli anni: storie di affetto, invidia, soldi, sesso, ricatti e di segreti nascosti che improvvisamente rivelati. È nell’arco di questo tempo che si consumeranno, in una sola sera, le loro esistenze, i loro bilanci, i loro sogni e le loro ambizioni. E, forse, anche la loro fine.

La citazione degna di nota

In Toscana i confini sono una cosa seria.

Le nostre riflessioni

Invidia, amarezza, fallimenti e sogni infranti: i protagonisti di questo libro sono adulti che realizzano di essere cresciuti come caricature di loro stessi, senza più apparenti valori morali o alcun segno di empatia, alcuni mettendo anche da parte l’amicizia per i propri interessi.

L’autore ci fa entrare nelle vite di questi venti personaggi dedicando ogni capitolo ad un loro punto di vista, sempre diverso, mettendo in scena il loro dramma, il loro sentirsi smarriti e la definitiva perdita dell’innocenza. Sembra come il ritratto di una nuova generazione, alquanto diversa da quello che siamo abituati a leggere. Ciò che ha colpito il gruppo, però, è che si tratta di una realtà presentata e descritta in maniera piatta e quasi superficiale, senza una vera riflessione che svincoli tutti i personaggi dal ruolo di macchietta se non addirittura stereotipo: a colpire davvero, forse, è che non rimane quasi nulla oltre all’amarezza.

Il gruppo ritiene in generale che la prosa sia scorrevole, lo stile schietto, brutale e quasi ammiccante. Leggendo si ha come l’impressione che si ha tra le mani una sceneggiatura, secondo qualcuno proprio quella di una telenovela!

La delusione generale dei lettori sembra nascere anche dal fatto che la trama sembra avere una buona idea di partenza, ma la messa in scena è confusionaria, non fa entrare in empatia coi personaggi – decisamente troppi per essere delineati bene – ma soprattutto il fatto che il mondo presentato da Innocenti sembra così lontano da non essere nemmeno reale.

Le parole chiave del libro

Clessidra

amicizia

capodanno

riunione

Toscana