La strada

La strada

Autore Cormac Mccarthy

Casa editrice Einaudi, 2006

Pagine 220

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Pistoia

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

Un uomo e un bambino, padre e figlio, senza nome, un carrello, pieno del poco che è rimasto. Dieci anni prima il mondo è stato distrutto da un’apocalisse nucleare che lo ha trasformato in un luogo buio, freddo, senza vita, abitato da bande di disperati e predoni. Non c’è storia e non c’è futuro.

Mentre i due cercano invano più calore spostandosi verso sud, il padre racconta la propria vita al figlio. Ricorda la moglie (che decise di suicidarsi piuttosto che cadere vittima degli orrori successivi all’olocausto nucleare) e la nascita del bambino, avvenuta proprio durante la guerra. Tutti i loro averi sono nel carrello, il cibo è poco e devono periodicamente avventurarsi tra le macerie a cercare qualcosa da mangiare. Visitano la casa d’infanzia del padre ed esplorano un supermarket abbandonato in cui il figlio beve per la prima volta una lattina di cola.

Quando incrociano una carovana di predoni l’uomo è costretto a ucciderne uno che aveva attentato alla vita del bambino. Dopo molte tribolazioni arrivano al mare, ma è ormai una distesa d’acqua grigia, senza neppure l’odore salmastro, e la temperatura non è affatto più mite. Raccolgono qualche oggetto da una nave abbandonata e continuano il viaggio verso sud, verso una salvezza possibile…

La citazione degna di nota

“Perché noi siamo i buoni, sì, e portiamo il fuoco”.

“Che differenza c’è fra ciò che non sarà mai e ciò che non è mai stato?”.

 

 

Le nostre riflessioni

Il libro è piaciuto. L’autore, attraverso una scrittura dal ritmo rapido e una grande capacità evocativa fa emergere, pagina dopo pagina, un’immagine concreta di un futuro apocalittico che, se rapportato alla realtà odierna e quotidiana, non è poi così inimmaginabile. Di contro il messaggio di speranza è veicolato dalle figure principali, padre e figlio, che a una realtà dove freddo, cenere e grigio sono tratti distintivi oppongono la forza dell’essere umano, della speranza, dell’essere portatori di fuoco resistendo alla deriva figurata della società.

Il carrello che si portano sempre dietro contiene tutto ciò che li protegge e li identifica e la destinazione finale a cui tendono, il mare, è l’elemento di speranza. Non ci sono nomi, non c’è un riferimento temporale, il bambino non ha ricordo delle cose passate, non ha memoria di come era la vita “prima”, è un simbolo, la speranza legata al futuro, un inno al non arrendersi e alla bontà. Il padre, invece, è una fucina di apprendimento ha il compito di lasciare il testamento di un mondo che non esiste più.

La fine del libro è l’inizio di una nuova Storia, una pagina bianca da scrivere.

Lo consigliamo a...

A chi cerca una speranza, a chi vuole conoscere intraprendere la conoscenza di questo autore, a chi cerca della fantascienza apocalittica di grande qualità.

Le parole chiave del libro

Speranza

apocalisse

padre

mare

figlio

grigio

futuro

freddo