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La ricreazione è finita

La ricreazione è finita

Autore Dario Ferrari

Casa editrice Sellerio, 2023

Pagine 466

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Borgo San Lorenzo

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

Marcello Gori è un trentenne spiantato, laureato in lettere con un gruppo di amici che, come lui, vivono alla giornata, senza alcuna fretta di crescere. Ha una fidanzata che è il suo antipodo e che cerca di incanalarlo in una vita da adulto. Ma Marcello tenta di svicolare, impaurito, ad ogni idea che possa inglobarlo in una convivenza, una famiglia o un lavoro serio. Anche tutta la storia dell’opera prenderà vita da una scelta fatta a caso.

Marcello, infatti, deciderà di provare a vincere un concorso per un dottorato della sua università. A dispetto di ogni aspettativa, e sempre grazie a molteplici casi fortuiti, lo vincerà Il suo mentore, il professor Sacrosanti, gli affiderà un tema alquanto misterioso. Marcello, infatti, dovrà occuparsi di Tito Sella, terrorista e membro di una banda armata nella Viareggio degli anni Settanta che proprio per questo, passerà l’intera vita in carcere dove morirà.

Durante il periodo di detenzione L’archivio dei suoi scritti e delle sue ricerche si trova a Parigi e finalmente verrà aperto al pubblico studioso. Da questo momento in poi la storia prenderà, non una, ma molteplici pieghe interessanti. Si toccheranno temi diversissimi tra loro ma che lo scrittore, con grandissima sapienza, riuscirà a incastrare bene utilizzando i personaggi e le vicende come collante. Fino ad arrivare a un finale spiazzante.

La citazione degna di nota

Nel dopoguerra i democristiani avevano interrotto (e tradito) il processo rivoluzionario iniziato con la Resistenza semplicemente assorbendo (e di fatto legittimando) i fascisti e il loro apparato; adesso , negli anni della contestazione, la DC faceva altrettanto con i comunisti, inglobandoli nel suo sistema di potere, neutralizzandoli e isolando al contempo la sinistra extraparlamentare.

Le nostre riflessioni

Il libro di Dario Ferrari è un romanzo di formazione, Marcello, seppur trentenne scoprirà tanto di se stesso. È un romanzo storico, sebbene le vicende riprese siano invenzione dell’autore (ma non troppo). È un’opera di denuncia sociale delle situazioni di soprusi e di discriminazione che serpeggiano nel mondo accademico: un castello di carte fragile e debole che si tiene in piedi con favoritismi e passaggi di potere. Il racconto principale ruota attorno al 30enne protagonista, millennial intorpidito, inerziale, irresponsabile “le decisioni della mia vita le ho sempre prese a caso” e si intreccia con la ricostruzione storica deli eventi collegati al gruppo terroristico capeggiato da Tito Sella, la sedicente Brigata Ravachol (dal nome dell’anarchico francese).

Una prova letteraria brillante, godibile, scorrevole, una riflessione accurata che prova ad indagare due generazioni di trentenni di provincia in due scenari completamente diversi e che, in maniera onesta, non romanticizza ma contestualizza l’analisi sugli anni ’70. Una prova letteraria brillante, godibile, scorrevole, una riflessione accurata che prova ad indagare due generazioni di trentenni di provincia in due scenari completamente diversi e che, in maniera onesta, non romanticizza ma contestualizza l’analisi sugli anni ’70.

Le parole chiave del libro

Terrorismo

Sovvertire lo stato

baronato

Università

crescita