La Malnata

La Malnata

Autore Beatrice Salvioni

Casa editrice Einaudi,2023

Pagine 241

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Coop Pisa

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

Siamo a Monza, 1936: Francesca, dodicenne di famiglia borghese, osserva Maddalena giocare sulla riva del fiume Lambro insieme ad alcuni ragazzi. Maddalena è conosciuta da tutti come la Malnata, un soprannome che le è stato dato a causa delle credenze popolari che la considerano portatrice di sfortuna e capace di scagliare maledizioni. Nonostante le loro differenze sociali e personalità apparentemente opposte, Francesca e la Malnata scoprono la bellezza dell’amicizia, superando ogni barriera e sfidando le convenzioni dell’epoca. Affrontano pericolose avventure, ridono e piangono, sottostando alle rigide regole del fascismo e affrontando le pressioni degli uomini, alle quali trovano il coraggio di ribellarsi insieme… Sullo sfondo della guerra di Abissinia, dal dolore per la perdita e dagli scompigli dell’adolescenza, Francesca impara con Maddalena a denunciare la sopraffazione e l’abuso di potere, soprattutto quello maschile, nonostante la riprovazione della comunità. Una storia di amicizia che fiorisce e si sviluppa parallelamente alla crescita personale delle due protagoniste.

La citazione degna di nota

– Ma tu davvero ci credi? – chiese, seria – A che cosa? – A quello che hai detto sul palco. Alle cose sulla patria e sulle femmine. Mi succhiai un labbro, esitai: – Non lo so. Non ci avevo pensato. – È una cosa pericolosa. – Che cosa? – Le parole, – rispose. – Le parole sono pericolose se le dici senza pensarci.

Le nostre riflessioni

“Ricorda L’amica geniale” è una delle tante definizioni che sono state date a questa storia: anche qui, come nel libro di Elena Ferrante, troviamo due protagoniste adolescenti che provengono da ambienti diversi sullo sfondo di una città – Monza nel nostro caso – descritta in un periodo cruciale per la storia italiana. La città, con il suo fiume Lambro e il ponte dei Leoni, fa da cornice alle vicende di Francesca, adolescente proveniente da una famiglia piccolo borghese, soggiogata ai dettami della religione e del credo politico degli anni Trenta e di Maddalena, accusata di portare sfortuna e quindi chiamata da tutti la Malnata. Maddalena viene da una famiglia umile, i vestiti senza forma, le gambe graffiate e i capelli scuri tagliati storti, una macchia rossa che le attraversa il volto, lì dove si dice l’abbia baciata il diavolo.

Personaggio carismatico e suggestivo, ammalia il lettore grazie alla sua forza di volontà, lo sguardo duro nonostante la giovane età, il senso di giustizia e la sua umanità, il suo non giocare mai “a far finta di”. È attraverso lo sguardo di Francesca, la voce narrante, che iniziamo ad apprezzare la Malnata e l’amicizia che nasce tra le due: insieme cercheranno di contrastare il conformismo, la tirannia e la falsità, mettendo in discussione – e talvolta in difficoltà – quegli adulti avidi e infidi che popolano la loro adolescenza. È un’amicizia imperfetta e dolorosa, che inciampa e si rialza, diventando ogni volta più forte e resistente. Sono unite dai drammi familiari e dal senso di essere fuori posto ovunque, tra le strade di una Monza fascista dove essere donna è considerata una colpa.

L’ambientazione negli anni ‘30 è un espediente per affrontare tanti temi come il sessismo, la violenza, il mito dell’uomo virile e impermeabile alle emozioni attraverso l’uso di termini come colonialismo, conformismo, patria che ritroviamo spesso ancora oggi. La storia inizia introducendo un lungo flashback che racconta quanto è accaduto nell’anno precedente: è un avvio spiazzante, visto che si apre con una cruda scena di aggressione sessuale.

Già dalle prime righe assistiamo a uno stile potente, evocativo, che svela tutta la brutalità, l’umiliazione, lo stordimento emotivo che provoca una violenza sessuale a chi la subisce. Questo vigore narrativo però non è stato apprezzato da tutte, per alcune di noi l’approccio crudo, non necessario, ha evocato le cronache del nostro presente lasciando un amaro in bocca che invita a più di una riflessione.

Lo consigliamo a...

Ne consigliamo la lettura a tutti, visto che in questo nostro mondo convulso la riflessione su questi temi è oggi più che mai necessaria. Soprattutto ai giovani.

Le parole chiave del libro

Adolescenza

Amicizia

Forma della voce

violenza sessuale

paura

coraggio

riscatto

Fascismo

solidarietà femminile

ribellione