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Il più buono del paese

Il più buono del paese

Autore Saverio Bargagna

Casa editrice Astarte, 2023

Pagine 180

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Pistoia

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

Un ereditiero milionario mette in palio l’enorme cifra di 20 milioni di euro per eleggere “Il più buono del paese” ed è allora che nell’immaginario paese di Pontarno cominciano i problemi. Che cosa accade quando una comunità è chiamata a decidere su una cosa del genere? Quali parametri è lecito usare?

Le nostre riflessioni

Il più buono del paese è un libro ironico e divertente, talvolta spassoso, che sa far riflettere. Del romanzo è stata apprezzata la facilità di lettura, e anche la brevità. Tuttavia le sue 180 pagine non devono ingannare, pur essendo un volumetto piccolo riesce a dimostrarsi grande contenitore di temi niente affatto banali. Anzi, in poco spazio questa tragicommedia svela retroscena che meritano una riflessione attenta, e riesce a offrire tanti spunti profondi sull’ipocrisia, l’avarizia, il bene, il male, l’amicizia – insomma su tutta una carrellata di sentimenti umani.

È una fotografia precisa di cosa accadrebbe nella realtà se ci fosse un Candido a mettere in palio decine di milioni di euro per eleggere “Il più buono” di un paesino colpito dallo spopolamento. Invece di fare del bene, l’iniziativa del protagonista-ereditiero porta (e porterebbe nella realtà) il paese verso il peggio, ovvero un caos di burocrazia, sessismo, prevaricazione e, ovviamente, un omicidio.

All’apparenza Candido è un personaggio positivo, “il buono” della storia, però il lettore scoprirà che non è proprio così. Si contorna di persone che mettono in luce il peggio della società. L’autore ha scelto con cura i nomi dei personaggi (Candido, Lagna, Sudasodo, Leccaculo…), spesso volutamente sbeffeggiatori, ma che hanno il preciso intento di rivelarne le caratteristiche fondamentali, divertenti e grottesche insieme. Anche le vicende sono surreali solo all’apparenza, portate all’eccesso per farne emergere una concreta verosimiglianza.

È una caricatura della società attuale, perversa e controversa, per qualcuno anche troppo calcata. La critica che è stata mossa al libro, infatti, è la fugacità dei contenuti: pur riconoscendone il carattere ironico e simpatico, secondo alcune lettrici del Circolo non raggiunge la dimensione di romanzo perché non scende in profondità e quindi resta po’ irrisolto, ma non è nemmeno un saggio perché la denuncia sociale è debole.

In generale però Il più buono del paese è stato molto apprezzato e ritenuto un giallo social crime perfetto per l’estate. Il voto è positivo, pure se è vero che rimane un po’ in superficie su alcuni temi, somiglia a una chiacchierata giocosa. Potrebbe a tutti gli effetti essere un gioco sociale: cosa accadrebbe se ci fossero davvero in palio 20 milioni per un qualsiasi concorso? Non è facile far ridere e riflettere allo stesso tempo e Bargana comunque ci è riuscito.

Lo consigliamo a...

A chi ha bisogno di una lettura leggera ma che rivela retroscena inaspettati.

Le parole chiave del libro

Critica sociale

social crime

humor

giallo