Chirù

Chirù

Autore Michela Murgia

Casa editrice Einaudi, 2015

Pagine 200

La valutazione del Circolo

Che emozione ci ha lasciato il libro?

In collaborazione con Circolo di lettura sezione soci Coop Cascina

I Circoli di lettura sono una comunità di lettori che si ritrovano, una volta al mese, per scambiarsi opinioni e sensazioni su un libro la cui lettura, individuale, è stata decisa di comune accordo.

Trama

Quando Eleonora e Chirù s’incontrano, lui ha diciotto anni e lei venti di più. Le loro vite sembrano non avere niente in comune, eppure è con naturalezza che lei diventa la sua guida, e ogni esperienza che condividono – dall’arte alla cucina, dai riti affettivi al gusto estetico – li rende più complici. Eleonora non è nuova a quell’insolito tipo di istruzione. Nel suo passato ci sono tre allievi, due dei quali hanno ora vite brillanti e grandi successi. Che ne sia stato del terzo, lei non lo racconta volentieri.

Eleonora offre a Chirù tutto ciò che ha imparato e che sa, cercando in cambio la meraviglia del suo sguardo nuovo, l’energia di tutte le prime volte. È così che salgono a galla anche i ricordi e le scorie della sua vita, dall’infanzia all’ombra di un padre violento fino a un presente che sembra riconciliato, e invece è dominato dall’ansia del controllo, proprio e altrui. Chirù, detentore di una giovinezza senza più innocenza, farà suo ogni insegnamento in modo spietato, regalando a Eleonora una lezione difficile da dimenticare.

Michela Murgia torna al romanzo, e lo fa con coraggio, raccontando la tensione alla manipolazione che si nasconde anche nel più puro dei sentimenti. Negli occhi di Eleonora e Chirù è scritta la distanza fra quello che sentiamo di essere e ciò che pensiamo di dovere al mondo: l’amore è la più deformante delle energie, può chiederci addirittura di sacrificare noi stessi.

I personaggi

Eleonora ha quasi quarant’anni ed è un’attrice teatrale affermata che è rimasta sempre fedele ai propri ideali e alle proprie convinzioni in fatto di famiglia e figli. Ha trovato un equilibrio dopo tanto vagare e la sua eleganza spicca in qualsiasi situazione. Ha molte zone oscure che ancora la pungono facendole sentire dolore e questo le dona un’aura di mistero.

Chirù è un diciottenne ferito e affamato di vita che studia violino al conservatorio di Cagliari. È talmente curioso di conoscere l’arte, il teatro e tutti gli insegnamenti del caso che, colpito dalla bellezza e dal talento di Eleonora, le chiede di diventare la sua guida, la sua maestra, la sua mentore.

La citazione degna di nota

Sapevo bene di essermi dovuta difendere per tutta la sera dal desiderio insolito di fidarmi di lui

Aveva nello sguardo qualcosa di slabbrato, come se osservasse il mondo da una prospettiva già offesa.

Le nostre riflessioni

C’è poca trama, costruita male seppur scritta molto bene. La storia è surreale e non rispecchia molto le aspettative che avevamo conoscendo la scrittrice. La narrazione non si evolve, resta ferma perché ferma resta l’evoluzione del personaggio principale, in un percorso triste e fine a se stesso.

La protagonista vuole superare il trauma della perdita dell’innocenza infantile ecco perché si rifugia in questi uomini molto più giovani di lei con cui non riesce mai ad avere una vera e propria relazione. Nella sua infanzia infatti sono presenti un padre violento, una madre troppo autoritaria, e un fratello indifferente. La protagonista ha bisogno di affermazione e la esercita aiutando questi uomini.

Non c’è amore ma solo un’attrazione malsana, un usarsi l’uno con l’altra. Il finale è assurdo, anche se all’interno della trama del libro ha una sua logica. La protagonista, infatti, essendo una donna fragile, sceglie il finale più semplice.

Le parole chiave del libro

Mancanza

perdita

paura

amore