Streghe sadiche e divinità egizie, visitatori extra-terrestri e persino un maialino professore di fisica nucleare: sono alcuni dei personaggi che popolano il mondo dell’artista fiorentino Giovanni Galli, al quale l’Associazione La Nuova Tinaia dedica la mostra monografica “Aspettando la bomba. L’Art Brut di Giovanni Galli”, all’Accademia delle Arti del Disegno dall’8 febbraio al 28 marzo, a ingresso gratuito.
Nell’ambito dell’Art Brut – termine coniato dall’artista francese Jean Dubuffet per descrivere una produzione artistica “spontanea”, al di fuori del sistema artistico ufficiale e senza alcuna educazione o esperienza di arte – Giovanni Galli è riconosciuto oggi come uno degli artisti italiani più emblematici.
Disegnatore autodidatta, dal 1994 ha trovato nell’Atelier “La Tinaia” di Firenze – il Centro di Attività Espressive La Tinaia è nato all’interno dell’ospedale psichiatrico Vincenzo Chiarugi a metà degli anni ‘70 su iniziativa di un gruppo di operatori come spazio di libera espressione creativa per i ricoverati dei reparti – un rifugio sicuro dove maturare e fare emergere il suo immaginario, che si è nutrito sin dall’infanzia della lettura di fumetti, romanzi di fantascienza e letteratura esoterica.
Un’opera radicale e controcorrente, la sua, che ha attraversato la sperimentazione di tecniche diverse e che, oggi, è approdata a una sintesi di disegno, collage e scrittura.