La carta dei vini: le nuove bottiglie Fior fiore

Tracciabilità della filiera certificata. Come abbinarle? Parlano le etichette

Quando si parla di vini, è sempre questione di etichetta. Ciò che c’è scritto è importante, fissa i parametri per le regole d’ingaggio. Se appare centrale il nome del vino accompagnato dalla denominazione di origine (Doc o Docg) e dalle eventuali caratteristiche aggiuntive (riserva o biologico, ad esempio), di lato troviamo una raffinata illustrazione, disegnata a mano, del territorio da cui proviene e di cui esprime l’identità, e in fondo, come sigillo, la cantina del produttore che firma il vino e ne assicura la qualità. La collezione Fior fiore propone prestigiose etichette del Belpaese ed estere, scelte in collaborazione con l’Associazione italiana sommelier.

La tracciabilità della filiera è certificata: nel retro della bottiglia un Qr code rimanda al sito coop.it dove sono tutte le informazioni per conoscere meglio il vino che verseremo nel bicchiere: origine, uvaggi, tecniche di vinificazione e affinamento, abbinamenti consigliati e degustazione guidata.

Vino “nuovo”

Nuovi, ma non novelli – occorre specificare visto il periodo -, ecco gli ultimi arrivati della linea Fior fiore disponibili soprattutto nelle grandi strutture, cioè i supermercati più grandi.Fra i bianchi l’Alto Adige Doc Pinot bianco,fruttato fresco, è adatto come aperitivo, con antipasti leggeri, pesce lesso e carne bianca, mentre il Collio Doc Friulano, buona sapidità e freschezza bilanciata, si accosta bene a prosciutto San Daniele, uova e asparagi, e persino ai piatti della cucina orientale, così come il Lugana doc, dalla Lombardia, rotondo e persistente.

Il Friuli Colli Orientali Doc Ribolla Gialla, è perfetto per accompagnare piatti a base di pesce bianco, crostacei e frittura, mentre il campano Greco di Tufo Docg, di spiccata mineralità al gusto,si bevecon crudi di mare, mozzarella di bufala e primi di carni bianche.

Fra i rossi

Il Valpolicella Ripasso Doc Classico Superiore, dal Veneto, ha sapore secco ma vellutato, con sentore di ciliegia, e si sposa bene con cacciagione, carni arrostite, formaggi saporiti, risotto ai funghi porcini. Dall’Emilia-Romagna arriva il Romagna Doc Sangiovese Superiore Biologico, sapido, sul finale fresco e morbido, da abbinare a primi di pasta fresca, salumi tradizionali emiliano-romagnoli, arrosti e nobili tagli alla brace, mentre il nostro Vino Nobile di Montepulciano Docg, con il suo sapore deciso e tannino delicato, è ottimo per antipasti, primi piatti con sughi di carne, secondi di carni rosse alla griglia e formaggi semistagionati.

Fra i rossi importanti, il Barbaresco Docg, dal Piemonte, con carne rossa, stufati, formaggi a pasta cotta e stagionati è pura poesia, come lo Sforzato di Valtellina Docg, dalla Lombardia, che dà il meglio di sé con gli stessi abbinamenti.

Per il dessert la novità riguarda il Marsala Superiore Riserva Doc Dolce, siciliano, con sentori di crema pasticcera, albicocca disidratata eun leggero fondo amaricante, compagnia ideale per cioccolato fondente, macedonie di frutta, dolci con crema e ricotta.

Consumo consapevole

Non superare 2 bicchieri da 125 ml di vino al giorno per l’uomo, non più di 1 al giorno per la donna: sono le raccomandazioni dei medici, anche se secondo l’Oms non c’è una quantità minima di alcol per un’assunzione senza rischi.

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