Contante addio: aumentano i pagamenti elettronici

Cambiano le abitudini di pagamento degli italiani, complici anche le iniziative del Governo per incentivare i pagamenti digitali: dal cashback alla lotteria degli scontrini

Carta o non carta? Dagli acquisti di Natale in poi gli italiani affezionati al contante sono sempre meno. Le rilevazioni di Unicoop Firenze, ad esempio, danno conto di un aumento del 7% in un anno delle persone che non pagano più in contanti (a gennaio 2020 il 38% di soci e clienti usava ancora banconote e monete, a gennaio 2021 solo il 31%).

Complice sicuramente la scelta del Governo di incentivare con il Cashback l’uso dei pagamenti digitali, che fra l’altro sono anche più “igienici” in tempo di Covid.

Cashback: come funziona?

Ma torniamo al Cashback: possono partecipare i cittadini che hanno compiuto i 18 anni e risiedono in Italia, dopo essersi registrati sull’App Io (è necessario lo Spid) e aver indicato l’Iban per il rimborso, che sarà automatico sul proprio conto corrente.

Di che cifre si parla?
«Si può ottenere un rimborso nella misura del 10% per acquisti effettuati a titolo privato, cioè non per uso professionale, sul territorio nazionale con carte elettroniche o app di pagamento in negozi, bar, ristoranti, supermercati o per artigiani e professionisti – spiega Giulio Bani, consigliere delegato per l’area amministrazione di Unicoop Firenze -, mentre non concorrono gli acquisti online. Il rimborso massimo è di 150 euro a semestre (da gennaio a giugno 2021, luglio-dicembre 2021 e gennaio-giugno 2022). Per avere diritto al rimborso devono essere effettuati almeno 50 pagamenti a semestre e il rimborso del 10% ha un limite massimo di 15 euro per ogni pagamento».

Quali carte di pagamento elettronico danno accesso ai rimborsi?

«Fin dall’inizio erano registrabili le carte di credito, debito o prepagate, carte Bancoposta o Postepay, carte Pagobancomat e carte di debito internazionali, oltre al sistema di pagamento Satispay. Per qualche mese non sono state ammesse al Cashback le carte private della grande distribuzione, come la nostra Spesa In di Integra, ma in seguito a un tavolo di lavoro con l’ente governativo PagoPA, da noi fortemente voluto, è stato siglato un  accordo per inserire anche queste fra i metodi di pagamento che concorrono al Cashback» aggiunge Bani.

La lotteria degli scontrini

Altra iniziativa per spostare il popolo della moneta sonante verso la carta di credito è la lotteria degli scontrini (info servizi.lotteriadegliscontrini.gov.it) che genera un codice da mostrare a ogni pagamento elettronico per poter partecipare al sorteggio di premi settimanali da 25.000 euro, mensili da 100.000 fino al superpremio annuale di 5 milioni di euro.

Unicoop Firenze aderisce e quindi l’invito è a tutti i soci e clienti a mostrare il proprio codice al momento del pagamento. È una lotteria gratuita e consiste nell’estrazione di premi a fronte di acquisti e beni fatti soltanto in negozi fisici e completamente con mezzi elettronici (ad esempio nei supermercati Coop.fi con bancomat, carte di credito, Spesa in).

Le Carte regalo Coop

A proposito di pagamenti, da alcuni mesi nei punti vendita Unicoop Firenze si trovano le carte regalo Coop. Si tratta di carte plastificate con banda magnetica, utilizzabili a scalare su una o più spese fino a esaurimento del valore, disponibili da 25, 50 e 100 euro oppure in tagli variabili fino a 1000 euro. Valide 24 mesi dalla data di emissione, sono spendibili nella maggior parte delle cooperative di consumo del Paese.

Approfondimento: il cashless

Cashless, letteralmente senza contanti. In Europa è già la normalità da anni, l’Italia sta arrivando. Da un lato la pandemia, che ha accelerato i processi di digitalizzazione, dall’altra le iniziative del Governo, come il Cashback, spingono gli italiani a usare sempre più spesso carte di credito e bancomat. Ma la distanza resta.

Secondo i dati della Banca Centrale Europea, nel 2019 l’Italia ha registrato circa 77 transazioni pro-capite con carte di pagamento, classificandosi solamente al 24° posto in Europa. Nelle prime tre posizioni troviamo Danimarca, Svezia e Finlandia, che nel 2019 hanno contato, in media, 370 transazioni pro capite annue, quasi cinque volte quelle italiane.

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