

Trama
La protagonista di questa storia è Viola, una quarantenne che vive portandosi dietro la costante sensazione di non aver mai vissuto realmente, come se un evento del suo passato avesse cristallizzato il tempo imprigionandola in una bolla che respinge gioia, emozioni e persone. Viola cerca nelle sensazioni un brandello di vita, utilizza l’olfatto come un canale attraverso cui accedere a quei ricordi che nascondono il segreto del suo malessere. Un giorno, inizia il riordino della sua casa: tra quelle stanze si aprono le porte sul suo passato, svelando la causa di ciò che le impedisce di vivere.


La citazione degna di nota
La memoria è un imbuto. Mi porta sempre negli stessi luoghi, con le stesse luci, come se non avessi vissuto davvero. Come se avessi attraversato l’esistenza di un’altra.


Le nostre riflessioni
Il potenziale per un capolavoro c’era: lo spunto è interessante, la storia potrebbe reggere, tra echi del romanzo psicologico alla Pirandello e Svevo e la memoria involontaria di proustiana memoria. Il romanzo di Carofiglio purtroppo stenta a decollare, complice una scrittura forse troppo asciutta che non permette di emozionarsi ed empatizzare coi personaggi. La penna dell’autore sembra perdersi, sbandare, incapace di tenere insieme i fili della trama, fino a un melodrammatico finale che non soddisfa.


Lo consigliamo a...
A chi ama le storie introspettive e le esplorazioni del passato, alla ricerca del tempo perduto.