Alla Galleria d’arte contemporanea, in piazza san Francesco, e nella Sala Sant’Ignazio, Via Giosué Carducci 7, ad Arezzo, un percorso originale sul Vasari pittore, architetto e storiografo, che dal 1554 al 1574 fu l’artista di corte prediletto del duca Cosimo de’ Medici nella Toscana della seconda metà del Cinquecento. Otto sezioni con opere che offrono al visitatore molteplici aspetti dell’opera di Vasari, con tanti inediti e sorprese.
Per i soci Unicoop Firenze, dal 10 novembre, riduzioni sul biglietto di ingresso e visite guidate gratuite prenotando sul sito coopfi.info/eventi
Queste le date in calendario:
- 10 Novembre 2024, ore 16
- 17 Novembre 2024, ore 11
- 24 Novembre 2024, ore 11
- 1 Dicembre 2024, ore 11
- 8 Dicembre 2024, ore 11
- 15 Dicembre 2024, ore 11
- 22 Dicembre 2024, ore 11
- 29 Dicembre 2024, ore 11
- 5 Gennaio 2025, ore 11
- 12 Gennaio 2025, ore 16
- 19 Gennaio 2025, ore 16
- 26 Gennaio 2025, ore 16
Giorgio Vasari, un gigante dell’arte – presenta l’artista, l’architetto degli Uffizi e delle Logge, la famiglia, la fama come scrittore, l’incontro e il favore dei Medici, l’amicizia con Michelangelo, la fedeltà alla sua città, nella quale volle essere sepolto.
Il giovane Vasari: una formazione d’eccellenza – grazie ad una profonda educazione umanistica, Giorgio seppe costruire già dalla prima gioventù i contatti importanti che portarono presto a girare l’Italia.
L’apoteosi delle Virtù – la nascita con lui di un linguaggio allegorico per immagini e invenzioni visive fantastiche presenti nei dipinti che furono apprezzati non solo dal Medici ma anche da alcuni pontefici – in particolare da Pio IV e Pio V – e dal cardinale Alessandro Farnese che lo incoraggiò a scrivere le Vite. In questa sezione saranno presenti anche il Sonno e l’Allegoria dell’Oblio provenienti dal Metropolitan Museum di NYC.
L’Accademia del Disegno – Vasari e Cosimo fondarono insieme a Firenze, nel 1563, l’Accademia delle Arti del Disegno, evoluzione in senso moderno dell’antica corporazione degli artisti. Nel mito di Michelangelo ne fecero parte molti altri colleghi – Salviati, Cellini, Bronzino, Allori, Stradano, gli Zuccari – con i quali Vasari condivise i cantieri artistici, anche effimeri, eseguiti negli anni d’oro al servizio di Cosimo de’ Medici, da Palazzo Vecchio agli apparati per le nozze del principe Francesco.
Vasari e l’Arte Sacra – il linguaggio allegorico universale applicato alle pale d’altare, alcune delle quali qui esposte per la prima volta, come la Sacra Famiglia e la Crocifissione di due collezioni private, e i tondi provenienti dagli altari non più esistenti di Santa Maria Novella.
Il Disegno, padre delle Arti – Vasari celebra nelle Vite l’importanza del disegno come pratica conoscitiva ma anche come ideazione e progettazione alla base di ogni opera, sia essa in pittura, scultura, architettura o arti applicate: moltissimi quelli qui esposti, provenienti da Torino, da Vienna, da Roma, dagli Uffizi e dal Louvre, tra i quali gli schizzi e i cartonetti preparatori per il Giudizio Universale della Cupola di Santa Maria del Fiore, completata poi da Federico Zuccari.
La Chimera, Vasari e il Duca – ovvero come al tempo di Vasari, il bronzo etrusco fu scoperto ad Arezzo e portato trionfalmente a Firenze dove rimase in Palazzo Vecchio per più di tre secoli quale emblema del potere mediceo di Cosimo.
Pitture monumentali in chiese e basiliche – nella splendida cornice di Sant’Ignazio, a cinque minuti a piedi dalla Galleria, quattro tra le più grandiose pale dipinte da Giorgio Vasari tra il 1545 e il 1569, ricche di figure dettagli e colori brillantissimi, come l’Immacolata Concezione e l’Adorazione dei Magi (opera proveniente da Bosco Marengo, AL).