Albero di Natale: naturale o sintetico?

Spunti per scegliere, con alcuni consigli ecologi per l'addobbo e il corretto smaltimento

Insieme al presepe, al panettone e al pandoro, l’albero è uno dei simboli del Natale. Se quest’anno vi trovate a doverne acquistare uno nuovo probabilmente vi starete chiedendo quale sia la scelta migliore: quello vero o quello sintetico? E gli addobbi?

Ecco qui qualche suggerimento che speriamo possa aiutarvi nella scelta. E qualunque sia la vostra decisione finale, l’importante è fare di questo appuntamento della tradizione di Natale un momento di divertimento e serenità, che siate soli o in famiglia.

Sintetico

Materiale: Plastica e ferro, o altri materiali non biodegradabili.

Punto di forza: resistente e riutilizzabile per molti anni, a patto che si scelga un prodotto di alta qualità e che venga trattato con cura durante e dopo l’utilizzo.

Punto debole: l’impatto ambientale è maggiore perché,  per produrre un albero finto, è stato calcolato che vengono emessi dai 23 ai 40 chili di CO2. 

Tipologia: in commercio ne esistono di molte tipologie e dimensioni: verdi o bianchi, con punte innevate, con piedi in metallo o base in juta, già montati o assemblabili, preilluminati o semidecorati, anche in versione slim cioè sottile, per chi ha problemi di spazio.

Manutenzione: non richiede cure particolari, se non una spolveratina prima di riporlo.

Smaltimento: se volete mantenere il suo impatto ambientale inferiore a quello di un abete vero, dovreste riutilizzarlo per almeno dieci Natali. E comunque quando lo buttate, consultate il centro di raccolta rifiuti della vostra zona per capire come smaltirlo correttamente.

Naturale

Materiale: legno e foglie

Punto di forza: è naturale e non inquina.

Punto debole: soffre il caldo, perde gli aghi, il più delle volte si secca e muore.

Tipologia: il più diffuso è il peccio o abete rosso, ma molto bello è quello bianco con sfumature color argento. Più resistente è l’abete del Caucaso utilizzato per fare le ghirlande natalizie.

Manutenzione: posizionatelo in un luogo fresco della casa, vicino alla luce e lontano da caloriferi. Ogni tanto annaffiatelo per evitare che si secchi.

Smaltimento: se si secca, potete smaltirlo nel cassonetto. Altrimenti, il 10,16,17 gennaio, potrà essere portato al Parco di Poggio Valicaia (info@poggiovaalicaia.it), a Scandicci, dove sarà accudito accudito nell’area bosco, per essere poi riportato in famiglia il Natale successivo. Non dimenticate di dargli un nome.

Alberi in affido

Il #treesitting è un servizio nato 3 anni fa, ideato e curato dal Parco Museo di Arte Ambientale di Poggio Valicaia che permette di non dover tenere il proprio abete con radici in appartamento durante la primavera ed estate ma di farlo stare al fresco del bosco. Per undici mesi, da gennaio a novembre, l’albero viene custodito, innaffiato, rinvasato dai forestali del Parco affinché, in prossimità del Natale, il proprietario possa tornare a riprenderlo. Durante l’anno i proprietari possono seguire la crescita e l’evoluzione dell’albero mediante una App ( www.treesitting.it ) e, attraverso credenziali personali, leggere i resoconti trimestrali dei giardinieri-treesitter. Per gli undici mesi di tree-sitteraggio è richiesta una donazione (al momento del ritiro dell’abete) di un contributo simbolico a partire da 10 euro.

Info: info@parcopoggiovalicaia.it

Il consiglio ecologico

Preferite le decorazioni in legno o stoffa, o di carta riciclata, oppure decorate l’albero con le vostre foto, per ricordare i momenti più belli. Potete realizzare gli addobbi anche in pasta di sale o con fette di agrumi essiccati oppure fare lunghe collane di popcorn o di pasta. Ricordate di spegnere le luci la notte o quando non siete in casa. E se avete bambini piccoli o animali domestici mettete le decorazioni, soprattutto se di vetro, nelle parti più alte.

Lo sapevate che…

La Toscana è la principale produttrice di abeti in Italia. La coltivazione è concentrata in Casentino, Valtiberina e a Pistoia. Quelli in vendita nei Coop.fi, nella versione rosso o bianco, provengono da Montemignaio (Ar), definito il paese degli alberi di Natale.

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