La colonnina di mercurio sale e la bolletta della luce va alle stelle. Solo nel 2024, tra luglio e agosto, in Italia i consumi di elettricità sono aumentati del 6,3% rispetto all’anno precedente, spinti dal massiccio uso di condizionatori. Il record è stato toccato il 18 luglio, quando 14 città, tra cui Firenze, erano da bollino rosso, l’allerta massima per il caldo.
La lotta all’afa rischia, però, di innescare un cortocircuito climatico: più impianti accesi comportano maggiori emissioni, che a loro volta alzano la febbre del pianeta. Un dato dice tutto. Secondo il Lamma, in Toscana le ondate di calore sono quasi quintuplicate negli ultimi 30 anni.
Come consumare meno
Qualche trucco per risparmiare c’è. Nella guida sui climatizzatori dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea) la parola d’ordine è manutenzione, poiché un sistema in cattivo stato consuma fino al 30% in più, spiega Nicolandrea Calabrese, responsabile del Laboratorio efficienza energetica negli edifici e sviluppo urbano dell’Agenzia.
«I filtri dell’aria e le ventole, dove più di frequente si annidano muffe e batteri pericolosi per la salute, come la legionella, devono essere puliti alla prima accensione stagionale – dice -. Un’operazione da ripetere almeno ogni due settimane, se sono installati in ambienti particolari, come in cucina, o se restano accesi per molte ore al giorno». Altri aspetti da controllare sono la tenuta e l’isolamento delle tubazioni del circuito refrigerante.
Occhio agli sbalzi
Poi ci sono le norme di buon senso: quando l’aria condizionata è accesa, e nelle ore più calde, occorre tenere porte, finestre, tapparelle e tende ben chiuse, oltre a limitare l’uso di computer, elettrodomestici e tv che aumentano la temperatura interna.
Occhio anche al termostato. La regola generale è non scendere sotto i 26°C, sebbene il più delle volte bastino 2-3 gradi in meno rispetto all’esterno. Il consiglio è rinfrescare gradualmente le stanze, senza getti d’aria troppo intensi, e non programmare l’accensione prima del rientro in casa, per evitare eccessivi sbalzi. Un’alternativa, se la percezione della calura viene acuita dall’alta umidità, è il deumidificatore, meno energivoro.
Consigli per gli acquisti
Prima di comprare un condizionatore, per il quale sono previste detrazioni fiscali dal 36 al 50%, bisogna fare i conti. È bene valutare la potenza in base alla zona climatica, ampiezza dei locali, grado di isolamento della casa, esposizione e superficie finestrata. Avverte Calabrese: «Una macchina sottodimensionata può rivelarsi poco conveniente, perché per raggiungere la temperatura desiderata starà continuamente in funzione.
Al contrario, un impianto troppo potente arriverà al valore impostato velocemente, ma con accensioni e spegnimenti frequenti che ne ridurranno la vita utile e il rendimento, senza riuscire comunque a eliminare tutta l’umidità».
Una classe energetica alta consente inoltre di risparmiare elettricità, basti pensare che un modello in classe A+++ consuma fino al 40% in meno della classe B, mentre la tecnologia inverter, che regola costantemente la velocità di rotazione del compressore, permette prestazioni ottimali. Insomma, spendere di più oggi può rendere meno salata la bolletta domani.
Sconto in bolletta
Da giugno è arrivato il Bonus bollette per le famiglie con un Isee tra 9530 e 25.000 euro. È uno sconto di 200 euro sulla fornitura elettrica, diviso in 3 mesi, riconosciuto automaticamente nella fattura. Basta aver presentato (o presentare entro fine anno) la Dichiarazione Sostitutiva Unica Dsu per il calcolo dell’Isee. Per le famiglie più fragili, con un Isee fino a 9530 euro o con almeno 4 figli a carico e un Isee fino a 20.000 euro, il contributo è stato previsto dallo scorso aprile.