Un gel igienizzante di filiera corta ha consentito a un’azienda fiorentina di resistere alla crisi

L'esperienza dell'azienda Tricoflorence di Tavarnelle Val di Pesa, nel Chianti Fiorentino, che fra le linee ha anche il marchio Antica Saponeria Toscana

Chi semina bene raccoglie buoni frutti, anche in momenti di emergenza. Così è stato per un’azienda di Tavarnelle Val di Pesa, nel Chianti fiorentino, specializzata da quasi quattro decenni in cosmetica e prodotti professionali per capelli. L’onda lunga del Coronavirus rischiava di fermare tutto per mesi, produzione e lavoratori, ma la “ricetta” di un gel igienizzante per le mani, elaborata anni fa, ha aiutato a navigare in acque tempestose.

«Più che una scelta è stata una necessità: la richiesta di cosmetici è crollata e questo prodotto ci ha consentito in un periodo difficile di restare aperti, senza ricorrere alla cassa integrazione o perdere occupati» racconta Filippo Pecchi, alla guida di Tricoflorence, impresa che fra le tante linee ha creato anche il marchio Antica Saponeria Toscana. Accanto a shampoo, maschere per capelli e saponi, durante gli ultimi mesi nei Coop.fi è arrivato un gel di filiera corta, per mani pulite e senza batteri.

La nascita del progetto

Il prototipo era nato nei laboratori di Tricoflorence per un’altra epidemia, quella della Sars, scoppiata all’inizio del millennio: finito nel cassetto una volta passata l’allerta sanitaria di allora, è risultato essenziale in tempi di Covid 19. «I macchinari c’erano, l’idea anche. Abbiamo attualizzato la formulazione, con alcol al 70%, e dato il via alla produzione – spiega Pecchi –. Nel momento della massima richiesta, fra aprile e giugno, dalle nostre linee sono usciti 10.000 litri di gel idroalcolico al giorno». La mole degli ordini, nonostante la crisi, ha consentito di continuare gli investimenti, come la ristrutturazione dello stabilimento da 3000 metri quadri, e di far aumentare i lavoratori fino a quattordici dipendenti, con un’assunzione in più e una stabilizzazione.

Scegliere l’alcol giusto

Per produrre il gel igienizzante non è stato necessario riconvertire le attrezzature: l’azienda era già pronta, impiega da sempre alcol etilico per uso cosmetico. Non tutto l’alcol però è uguale, ne esistono diverse qualità e da questo dipende anche l’efficacia del prodotto, mette in guardia chi se ne intende, perché un prezzo troppo basso può essere indice di materie prime scadenti o formulazioni molto aggressive.

A fare la differenza è anche il giusto dosaggio degli ingredienti, per rendere la soluzione resistente agli sbalzi di temperatura e rispettosa della pelle. Estratti di calendula e limone, nel caso del gel dell’Antica Saponeria Toscana, sono stati scelti per le proprietà calmanti e astringenti.

Filiera toscana

Il futuro resta incerto, ammette Filippo Pecchi, ma una flebile luce c’è: «Il mercato dei prodotti professionali per parrucchieri risulta da tempo in affanno, è il rapporto con la grande distribuzione a darci un po’ di respiro.

Il valore aggiunto è proprio la filiera locale». Dalla fabbrica al supermercato, l’idea per uscire dalla crisi può essere a portata di mano.

Qualche utile consiglio

Come scegliere un buon gel igienizzante ?

Acqua e sapone sono da preferire, ma quando non c’è un rubinetto nelle vicinanze, una valida alternativa è il gel igienizzante per le mani. Quattro gli indizi per una buona scelta.

  • Prima di tutto la percentuale di alcol etilico, almeno al 60-70%, per garantire l’azione battericida.
  • Allo stesso tempo l’odore deve essere gradevole, non eccessivamente alcolico.
  • No, poi, a gel che asciugano troppo le mani, rischiando di seccarle.
  • Infine, una volta evaporato, non deve lasciare una sensazione di appiccicaticcio.

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