Con i prodotti Libera Terra si può fare «un pasto completo, all’insegna della normalità, con prodotti che cercano di raccontare le tradizioni e la bellezza dei territori dove operiamo. Un pranzo normale, perché la legalità, il rispetto delle regole e quindi delle persone, dovrebbe essere la norma e non qualcosa di straordinario» spiega Valentina Fiore, presidente di Libera Terra e direttrice del Consorzio Libera Terra Mediterraneo.
A marzo, mese della Legalità, nei Coop.fi si troverà in promozione una selezione di prodotti Libera Terra, fra cui pasta, cous cous, zuppa di lenticchie e ceci lessi, succo di arancia e taralli, oltre a una selezione di vini da pasto e da dessert, che danno punti jolly.
Ma cosa c’è dietro il marchio della legalità?
«Libera Terra è nata nel 2001 grazie all’iniziativa dell’associazione Libera, per dimostrare quale poteva essere l’importanza del riuso sociale dei beni confiscati, non solo per l’aspetto simbolico della restituzione alla collettività, ma anche per la possibilità che questi beni diventassero strumento per lo sviluppo socio-economico dei territori. Oggi le cooperative Libera Terra sono nove, tutte sociali di tipo B, cioè che prevedono l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati. Operano in Sicilia, Calabria, Campania e Puglia e gestiscono circa 1300 ettari di terreni liberati dalle mafie, tutti coltivati in regime di agricoltura biologica. Nel 2002 veniva commercializzato il primo prodotto Libera Terra, la pasta. Oggi sono oltre novanta» racconta Fiore.
Libera Terra negli ultimi anni ha visto crescere la gamma di prodotti, insieme all’apprezzamento da parte dei consumatori, come rivela una recente indagine di Nomisma. Secondo la ricerca, il 43% dei tremila intervistati acquista i prodotti alimentari Libera Terra perché ne condivide le finalità e gli impegni e il 51% perché sono prodotti buoni. Inoltre, l’81% di chi ha comprato prodotti Libera Terra li raccomanderebbe ad amici e conoscenti.
Fra i prodotti della promozione nei Coop.fi fino al 24 marzo, in occasione della “Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie” che si celebra il 21 marzo, troviamo legumi e pasta: «La pasta è stata il nostro primo prodotto – racconta Fiore – e anche quello che ha fatto conoscere Libera Terra ai soci e ai clienti Coop. Ci siamo molto affezionati, ha rappresentato il segno tangibile dell’avvio del percorso cooperativo e imprenditoriale. Importante, sin dall’inizio, per noi è stata anche l’apertura del movimento cooperativo nel mettere a disposizione competenze, persone e strutture che ci hanno dato un contributo importante».
Spazio quindi ai valori della legalità e della cooperazione, ma anche all’identità gastronomica italiana?
«Ogni prodotto Libera Terra cerca di raccontare i sapori e i saperi delle nostre terre. Per cui è fondamentale che sia piena espressione della tradizione eno-gastronomica dei luoghi dove operano le nostre cooperative. Luoghi preziosi, paesaggi bellissimi, storie di uomini, di donne e di tante generazioni devono poter rivivere nuova vita, devono essere diffusi solo per le loro immense qualità, senza scorciatoie, senza illegalità, senza mai abbandonare il rispetto, il piacere e il dono dell’accoglienza. Tutti i prodotti sono realizzati in Italia e gli ingredienti principali sono quelli coltivati dalle cooperative Libera Terra nel Sud Italia».