Conservare gli alimenti d’estate

Come evitare contaminazioni e sprechi

Caldo e luce dell’estate aumentano la vitalità di tutte le forme di vita, compresi i microbi responsabili dell’alterazione dei cibi; per questo è essenziale fare attenzione a conservarli in modo corretto, per evitare tossinfezioni. Nessun trucco speciale da mettere in atto, solo la consapevolezza che una gestione attenta e adeguata porta a godere di alimenti ricchi di vitamine, minerali e sostanze protettive e, non di meno, a limitare gli sprechi del cibo avariato.

Per limitare gli errori, può essere utile focalizzare alcune regole di base.

  1. Programmare: la pulizia accurata della cucina.

In previsione del caldo, è fondamentale svuotare scaffali e dispensa per scovare confezioni scadute, togliere briciole e arieggiare, scongiurando l’arrivo di tignole e insetti indesiderati.

Fare un’attenta pulizia di frigorifero e congelatore, per assicurare il loro perfetto funzionamento e eliminare eventuali microbi pericolosi.

Per pulire ripiani e cassetti usare acqua e aceto o prodotti sanificanti specifici, l’importante è asciugarli bene dopo la pulizia, per eliminare l’eccesso di umidità. Pulire, sgrassare e controllare bene anche le guarnizioni di chiusura in gomma di frigo e freezer; se non sono intatte, lo sportello non si chiuderà ermeticamente, mettendo a rischio il mantenimento della temperatura giusta.

2. Organizzare: non lasciare niente alla casualità del momento.

Acquistare salvaspazio o sacchetti trasparenti e prevedere una spesa adeguata alla capienza effettiva di frigo e freezer, perché giusta separazione e buona circolazione d’aria sono determinanti per la conservazione sicura. Procuriamoci buste per i surgelati per portare i freschi dal negozio a casa e acquistiamo prodotti con la scadenza più lontana, dato che le alte temperature estive accelerano moltissimo la vita di batteri e muffe.

3. Velocizzare: quando si legge “temperatura ambiente” in etichetta, ci si riferisce a una temperatura di circa 22°C, ben più bassa delle temperature estive delle cucine. Quindi, i freschi e i surgelati sono da mettere in conservazione più rapidamente rispetto all’inverno, evitando poi di aprire lo sportello per almeno un’ora, per permettere il ripristino della giusta temperatura; successivamente è fondamentale aprire per il tempo strettamente necessario frigo e congelatore, tenendo gli sportelli aperti per non più di 5 minuti.

4. Separare i cibi diversi, sempre, ma con il caldo è ancora più importante.

Il reparto più freddo del frigo è per carne e pesce freschi, mentre negli altri vanno formaggi, salumi, verdure e frutta, sempre con l’attenzione che tutti siano separati da contenitori, per evitare pericolosi incroci di microbi più vitali di sempre, che non muoiono affatto né in frigo, né nel congelatore.

5. Gestire gli avanzi e le preparazioni anticipate.

Pietanze cotte avanzate, come pizza, pasta e riso, che in inverno sono conservati in forno spento, al fresco, sono comunque da mettere in frigorifero e coperti. Lo stesso vale per i cibi preparati alcune ore prima dell’uso, che con l’estate diventano pericolosi.

Le temperature di cottura da sole non bastano, è obbligatoria una successiva conservazione fredda, a causa delle temperature molto alte e dell’umidità. Attenzione anche allo scongelamento, che deve assolutamente essere svolto in frigo, e alle acque in bottiglia: in estate meglio spostarle in aree buie e fresche e tenerle chiuse.

Le acque di sorgenti e fontanelli, che non sono sterili, sono da conservare in frigo e in contenitori accuratamente puliti e asciugati.

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