Le rose possiedono, oltre alla loro innegabile bellezza, altre qualità da cui trarre benefici per il corpo e per la mente, attraverso i preparati che da esse si ricavano. In antichità, questo fiore era apprezzato più che altro per la sua delicata essenza e si usava per profumi, unguenti e rimedi terapeutici. Già in Marocco e Arabia si distillava l’acqua dai petali, mentre le foglie si usavano come antisettico e tonico.
Acqua di rose: usi e proprietà
L’acqua di rose, che tutti conosciamo, si ottiene distillando in corrente di vapore (un particolare processo di distillazione) i petali di Rosa centifolia, unaspecie molto odorosa e dal profumo intenso. In questo modo, si separa la parte acquosa da quella oleosa e il liquido ottenuto conserva tutta la fragranza dei petali.
Gli usi dell’acqua di rose sono talmente tanti che quasi non ci si può credere: ha proprietà idratanti, rigeneranti, tonificanti, illuminanti, antiossidanti; aiuta in caso di arrossamenti della pelle e il suo profumo rilassa le tensioni e dona un senso di armonia e serenità. Oltre che come tonico per il viso si può usare sui capelli, cui dona splendore e volume, rendendoli anche profumati in modo naturale. Si può vaporizzare sul corpo dopo la doccia o una prolungata esposizione al sole, per trarne un immediato sollievo. Ottima per profumare la biancheria, possiamo anche aggiungerla direttamente nel ferro da stiro.
Olio essenziale: trenta rose per una goccia
Un altro derivato che si ricava dalle rose, forse tra tutti il più pregiato, è l’olio essenziale. Ce lo dona la Rosa damascena, una specie di rosa antica, arbustiva, che cresce fino a due metri di altezza e produce fiori di dimensioni medio-grandi, color rosa scuro e così profumati da risultare quasi inebrianti. Per questa ragione i petali della damascena sono molto ricercati in profumeria, sia per la produzione di creme e profumi sia in fitoterapia per ricavarne, come dicevamo, l’olio essenziale, profumatissimo e ricco di proprietà benefiche.
La rose damascena destinate alla produzione di olio provengono da Bulgaria e Turchia, che sono i più grandi produttori mondiali. Il costo elevato deriva dall’enorme quantità di petali necessari alla sua produzione: basti pensare che per ricavarne un chilo occorrono dalle quattro alle cinque tonnellate di petali, questo significa che una goccia di olio essenziale corrisponde a circa trenta rose! Ma una minima quantità di questo olio sprigiona un profumo assai intenso, potentemente curativo.
Gli utilizzi non si limitano alla cosmesi – vedi prodotti anti-age o per contrastare le smagliature -, ma s’impiega anche nell’aromaterapia, per combattere stati di solitudine e tristezza. È utile, inoltre, per massaggi e per bagni antistress, così come per alleviare disturbi quali il mal di testa, strofinandone una goccia sulle tempie. Per tutti questi usi, bisogna diluire sempre l’olio essenziale in un olio vettore.
Curiosità
1 – Per decongestionare gli occhi gonfi e attenuare le occhiaie, lasciare per 15 minuti sulle palpebre un batuffolo di ovatta, inzuppato nell’acqua di rose. Rimuovere senza risciacquare.
2 – Nella valle delle Rose, in Bulgaria, i fiori di rosa damascena si raccolgono fra le 4 e le 9 del mattino, quando il profumo è più intenso, perché il calore ne ridurrebbe la fragranza.
3 – L’essenza di rosa è legata all’energia del quarto chakra, il punto energetico situato all’altezza del plesso solare. Aiuta quindi ad aprirsi all’amore puro, verso se stessi e gli altri.