«Questo luogo significa molto per me, è un posto dove mi sento a mio agio, senza avere ansie. Non si tratta soltanto di fare esperienza con un mestiere, c’è pure il lato emotivo, perché qui ho imparato di nuovo a interagire con le persone e ho stretto rapporti».
Davide, 38 anni, pontremolese, è un fiume in piena quando parla della sua vicenda. Dopo un periodo difficile ha ritrovato se stesso: dal 2019 lavora al Pungiglione, la cooperativa sociale che tra i colli di Mulazzo (Massa Carrara) produce miele della Lunigiana Dop, il primo in Italia a poter vantare la denominazione di origine protetta e l’unico al momento in Toscana.
Insomma dentro ai vasetti di miele biologico c’è un ingrediente speciale: la solidarietà. «Prima ero impiegato nella falegnameria, dove si realizzano i telai delle arnie, ora sono in mieleria – racconta Davide con entusiasmo -. Il mio sogno? Unire due passioni: al mattino il miele e al pomeriggio dedicarmi a opere creative con legno, carta e cera d’api, ad esempio per ideare confezioni regalo personalizzate». Di storie come la sua, qua, ce ne sono tante. Naomi, africana di origine e vittima della tratta, ha riscritto il suo futuro imparando una professione; Luca, grazie a un inserimento socio terapeutico, ha incontrato non solo colleghe e colleghi, ma anche amiche e amici.
Casa, dolce casa
Da oltre 20 anni Il Pungiglione – realtà legata alla Comunità Papa Giovanni XXIII e che ha recuperato un’ex fabbrica ottocentesca di esplosivi – dà un’opportunità a persone in situazioni di svantaggio e a detenuti a fine pena o a cui è stata concessa una misura alternativa al carcere. Un vero e proprio villaggio dell’accoglienza e allo stesso tempo un polo di apicoltura specializzato dove vengono realizzate le strutture delle arnie e i fogli in cera d’api, ossia i mattoncini che i solerti insetti usano per costruire le loro dimore.
Adesso la cooperativa sociale può contare su circa 500 alveari e 25 addetti, che operano tra l’impresa e la casa di accoglienza per migranti collegata a questa realtà. Da qui, negli anni, sono passate più di 400 persone.
Una tradizione secolare
Il punto di forza sta nei prodotti di eccellenza, grazie al doppio marchio Dop e bio. Nei principali punti vendita Coop.fi è disponibile il miele della Lunigiana Dop (castagno e acacia), oltre a mieli di eucalipto, sulla e millefiori lavorati dal Pungiglione grazie alla materia prima che arriva da apicoltori italiani selezionati. Da qualche mese si trova anche il polline di fiori in grani.
«Tutti i prodotti sono certificati biologici – spiega Giuseppe Lucano, direttore commerciale dell’impresa – e il nostro miele non è pastorizzato, quindi conserva tutte le sue proprietà nutrizionali». Il fiore all’occhiello è appunto il miele della Lunigiana Dop, un marchio che nel 2004 ha riconosciuto il valore di un’attività tradizionale presente in queste zone almeno dal Rinascimento: oggi questa delizia proviene esclusivamente da 14 Comuni del territorio, su cui si estendono 20mila ettari di boschi, e i procedimenti di estrazione e confezionamento seguono le rigide disposizioni del disciplinare.
Consigli in cucina
Come portare dunque in tavola questa dolcezza? Il miele di castagno, color ambrato scuro e sapore incisivo, è ottimo spalmato su una fetta di pane casereccio e ben si abbina a caciotte e pecorino (toscani, naturalmente).
Quello di acacia invece ha toni più chiari, tendenti al giallo paglierino, e al palato risulta delicato. Può essere usato al posto dello zucchero o per accompagnare formaggi come il gorgonzola o un giovane Parmigiano Reggiano.