Per dare un taglio allo spreco esistono strategie di buon senso, tra le quali fare meglio la lista della spesa, da seguire senza cedere a tentazioni e offerte del momento, programmare gli acquisti (frequentemente e in piccole quantità i freschi, periodicamente quelli a lunga scadenza), organizzare il frigorifero e la dispensa, tenendo d’occhio le scadenze e la tenuta dei prodotti. Ma c’è chi, a tutto questo, aggiunge quel tocco di creatività fuori schema che dà nuova vita agli scarti, risparmiando e facendo del bene al pianeta.
Alessio Cicchini, ai giovanissimi noto sui social come @rucoolaaa, nel suo libro Non buttarlo (Giunti) suggerisce ricette per riciclare gambi, foglie, bucce, fondi di caffè e molto di più: «Nel libro ho rimesso insieme tante ricette, organizzate per tipo di scarto: gambi degli asparagi, del broccolo, dei cavoli, foglie, bucce degli agrumi, delle patate e persino della zucca, torsoli della mela o della zucchina. Tutto trova dignità e gusto, perché il cibo è una cosa seria, va trattato non come una semplice merce, ma come il frutto di un complesso sistema di relazioni: ambientali, economiche, sociali e culturali. Sprecarlo è un danno a tutto il sistema, un peccato universale!».
In cucina con @rucoolaaa i gambi di broccolo diventano muffin al cioccolato, quelli di cavolo nero croccanti grissini, le bucce di zucca sono base per gnocchi o per golosi biscotti e i cornicioni della pizza si trasformano in polpette o biscotti al cocco: «Sì, perché oltre al riutilizzo degli scarti vegetali propongo ricette con gli avanzi: la classica pasta, da re-infornare come spiedino, i dolci delle feste, le rimanenze del fondo dei barattoli… gustiamoli fino all’ultimo grammo!».
Rinascere buoni
Figlio di un cuoco, Cicchini ha ereditato dal padre la passione e il grande rispetto per il cibo: «Quando andavo a trovarlo al ristorante, confezionava per me dei personaggi con gli scarti dei vegetali avanzati, scorze di melone, gusci di noce, culetti di limone. Da lì, proprio da quelli che chiamo “cooletti” – e altro non sono che le basi delle piante, che in genere vengono buttati via – nasce la mia passione per il regrowing, cioè per quel particolare metodo di coltivazione che permette di far ricrescere gli ortaggi partendo dai loro scarti».
Nel libro e sui social Cicchini spiega e mostra come fare: «Ci sono vari metodi in base al tipo di scarto: in acqua, per talea, in vaso, il tutto pensato per chi non ha un orto né un giardino. Il mio monolocalino è di 27 metri quadrati e ho vegetali che crescono in ogni angolo; quindi prima di buttare ricordate che una seconda vita è possibile!».