Solidarietà oltre l’emergenza

Da Campi Bisenzio a Prato, ad Agliana. Il racconto dei giorni dell'alluvione che ha colpito la Toscana lo scorso novembre

La sera di giovedì 2 novembre 2023, in Toscana, si è scatenato l’inferno. O meglio “il diluvio universale”. Se pare esagerato, è accaduto qualcosa di mai visto prima per l’intensità della pioggia caduta tutta insieme nel triangolo Firenze-Prato-Pistoia. 

A Campi Bisenzio (FI), molto vicini al baricentro di questo triangolo, ci si è subito resi conto che la situazione era grave, con abitazioni e fabbriche – numerose nella zona – invase da acqua e fango. Anche il negozio Unicoop Firenze era completamente devastato. 

La voce di Franca Frati, presidente della locale sezione soci, a mesi di distanza, risente ancora dell’angoscia e dello smarrimento di quelle ore: «Il nostro negozio era completamente inagibile, per noi che avevamo avuto anche danni privati il dolore era doppio. Ma ci siamo subito rimboccati le maniche. Abbiamo aperto la sede della nostra sezione e l’abbiamo messa a disposizione dei dipendenti e dei primi volontari che provavano a salvare il salvabile». 

Di concerto col Comune, con la Protezione civile e con la Misericordia, la sezione soci è diventata un punto di riferimento. Nei giorni successivi ha fornito le merende per i volontari accorsi a migliaia da tutta la provincia, poi da tutta la Toscana e perfino da altre regioni. In pochi giorni sono stati distribuiti oltre 3000 paia di guanti a chi voleva dare il proprio contributo, e fra questi tanti giovani e giovanissimi, inesperti ma generosi. Un lavoro di solidarietà attiva che hanno svolto anche altre sezioni soci, come Prato e Agliana (PT), anch’esse duramente colpite dall’alluvione.

La marcia per il ritorno alla normalità è stata faticosa, ma procede dritta verso la meta. 

Intanto, pochi giorni dopo, il 7 novembre, Unicoop Firenze ha lanciato la campagna di solidarietà con l’obiettivo di dare un aiuto concreto alle popolazioni vittime del nubifragio, raccogliendo donazioni direttamente alle casse di tutti i punti vendita. Donazioni piccole, di 1, 5 o 10 Euro o, attraverso la carta soci, di 100, 500 o mille punti, garantendo poi di raddoppiare la cifra complessivamente raggiunta. Inoltre, per sostenere la popolazione in questa fase di emergenza, la cooperativa ha deciso di garantire la consegna gratuita della spesa a domicilio nei territori più colpiti. 

«A Campi – è ancora la presidente Frati che racconta – per sopperire alla chiusura temporanea del nostro punto vendita, la cooperativa ha anche attivato un servizio di navetta gratuita, per accompagnare soci e clienti al punto vendita delle Piagge. Tutti i giorni, dal lunedì al sabato. Ma quando il 22 novembre, venti giorni dopo l’alluvione, abbiamo riaperto il negozio, regalando a tutti una Stella di Natale, s’aveva le lacrime agli occhi, e il sabato 25 abbiamo fatto una grande festa con moltissimi bambine e bambini…».

Una delle immagini più surreali raccontate dai campigiani, in quelle ore terribili, erano le strade come fiumi, sopra i quali galleggiavano gli oggetti più intimi e privati rubati dall’acqua nelle cantine e ai primi piani delle abitazioni, e fra questi anche palline di Natale, quasi pronte per essere appese sugli alberi della festa. Una scena che aggiungeva tristezza al dolore. E allora, il 25 novembre, in compagnia anche di Piero Pelù e Stefano Massini, sono state regalate migliaia di palline nuove, e nuovi puntali e addobbi luminosi. Perché il Natale non l’annacqua nemmeno il diluvio. 

La raccolta fondi nei punti vendita ha raggiunto una cifra importante, 115mila euro, che grazie al raddoppio della cooperativa sono diventati 230mila, a cui si sono aggiunti quasi 60mila euro provenienti da altre realtà del mondo Coop . La Regione li donerà alle famiglie colpite. 

«Un aiuto che, in attesa dell’intervento statale, si aggiungerà agli importanti stanziamenti regionali e andrà direttamente alle famiglie – ha dichiarato il presidente della Toscana Eugenio Giani – per quei danni che non sono coperti dai fondi dell’emergenza nazionale, come macchine o beni mobili». Per ripartire, grazie alla solidarietà di tanti. 

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