Ingredienti ( dosi per 6 persone)
- 2 manciate di mentuccia fresca;
- 6 uova;
- 40 g di pancetta tesa;
- 2 cucchiai di pecorino dolce grattugiato (o parmigiano);
- 1 aglietto fresco;
- 2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva;
- sale e pepe.
Preparazione
Tagliate la pancetta a fiammiferi. Scaldate un cucchiaio d’olio in una padella da 20 cm e fate soffriggere la pancetta a fuoco dolcissimo. Pulite e lavate la mentuccia e tritatela finissima. Tritate finissimo anche l’aglietto fresco. In una ciotola battete le uova con formaggio, sale e pepe, unite la mentuccia, la pancetta rimettete la padella sul fuoco con il resto dell’olio. Quando è calda, versatevi il composto di uova e abbassate la fiamma.
Fate cuocere per circa 5 minuti sollevando i lati con una spatola in modo che la frittata possa cuocere all’interno senza bruciarsi. Giratela e terminate la cottura per altri 3 minuti. Otterrete una frittata alta, di circa 2 cm, da servire tiepida o fredda, come secondo estivo o antipasto dal gusto fresco e di natura.
Questa frittata è un piatto rituale che si prepara tuttora nel maceratese il giorno di Pasqua per servirla a colazione insieme alle uova benedette, al salame, al formaggio e alla pizza di Pasqua.
La variante
Nepitella in rosso
Potete cucinarla sempre con le uova ma in una versione più colorata: mettete in una padella due cucchiai d’olio, la nepitella, l’aglio tritato a pezzettini, dei pomodori pelati e tagliati a tocchetti e aggiustate il tutto con un pizzico di sale. Strapazzate le uova in un tegame e versate su ogni porzione la salsa precedentemente preparata. Servite il piatto ben caldo: a rinfrescarlo poi ci pensa la “nepitella”.
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