193 tonnellate di prodotti donati. Questo il risultato della raccolta alimentare che ha coinvolto lo scorso 12 ottobre oltre 120 punti vendita Unicoop Firenze e tantissime persone, soci e clienti, che hanno donato i prodotti (tra cui tonno in scatola, carne in scatola, legumi, olio, fraina pasta…) e li hanno consegnati all’uscita del punti vendita ai volontari e alle volontarie, oltre 2000, che che hanno dedicato il loro tempo a questa importante giornata di solidarietà.
Tutti i prodotti raccolti sono stati destinati alle associazioni del territorio e sono già in consegna a partire da queste ore alle mense solidali e alle famiglie in difficoltà.
Un dato che uguaglia quello della raccolta alimentare dello scorso 18 maggio. Nel 2024, grazie alla generosità di tanti toscani, e all’impegno di tanti volontari, con le raccolte alimentari del 18 maggio e di sabato 12 ottobre, sono stati donate 386 tonnellate di prodotti che sono andate in aiuto alle famiglie bisognose del territorio, tramite i centri di ascolto delle parrocchie, le mense dei poveri, le case accoglienza, gli empori della solidarietà.
A queste si aggiungono anche le 162mila confezioni di prodotti scolastici raccolte sabato 14 settembre negli oltre 100 punti vendita di Unicoop Firenze che avevano aderito alla raccolta straordinaria di prodotti per la scuola.
«In un momento così difficile per tante famiglie e per tutti noi, questo secondo appuntamento dell’anno con la raccolta alimentare ha dimostrato, ancora una volta, la grande generosità del nostro territorio: ringraziamo le centinaia di volontari e il sostegno di migliaia di soci e clienti che, con il loro aiuto, ci hanno permesso di raccogliere 193 tonnellate di beni di prima necessità che abbiamo potuto mettere immediatamente a disposizione delle associazioni. Grazie a una solidarietà a km zero, i prodotti sono già in distribuzione e presto arriveranno sulle tavole delle mense solidali, negli empori della solidarietà e nelle case di chi ha bisogno: un segnale importante e un gesto di vicinanza a quanti si trovano in difficoltà», fanno sapere da Unicoop Firenze e Fondazione Il Cuore si scioglie.
Rapporto Povertà 2024 della Caritas Toscana
Un’emergenza silenziosa e ormai cronica, quella della povertà che, dalla pandemia in poi, sta colpendo nuove fasce di popolazione: stando all’ultimo Rapporto Povertà 2024 della Caritas della Toscana, nel 2023 le Caritas toscane hanno incontrato oltre 28.000 persone fragili. Di queste il 29% sono le cosiddette “nuove povertà” mentre le “situazioni croniche” sono pari al 39%. Le necessità raccolte dalle Caritas nel 2023 e nel corso degli ultimi anni si concentrano prevalentemente su problemi di tipo economico che rappresentano oltre la metà dei bisogni incontrati dai centri di Ascolto di Caritas Toscana, seguite da problematiche di tipo lavorativo, abitativo e educativo.
Il Rapporto presenta anche i risultati dell’indagine condotta da Save the Children tra gennaio e marzo 2024 su 115 Diocesi italiane sulle famiglie con minori da 0 a 3 anni. L’indagine ha riguardato 12.591 nuclei familiari assistiti, di cui 146 famiglie toscane: la maggiore difficoltà che emerge è quella di acquisto di prodotti di uso quotidiano, come pannolini (63,7%), seguita da arredo per minori, babysitter, retta per l’asilo nido.
Tra le persone del gruppo osservato sussiste una situazione di bisogno connessa con bassa istruzione, disoccupazione e occupazione povera, quest’ultima particolarmente pesante per gli stranieri.
Davanti a questo quadro preoccupante, le Caritas Toscane, in modo capillare, sostengono, grazie anche al contributo fondamentale della Fondazione il Cuore si scioglie e Unicoop Firenze, un sistema standardizzato, centrato sull’aiuto alimentare – molto importante nei periodi di emergenza acuta – oltre che sull’ascolto. Oltre al sostegno con beni di prima necessità, i centri di Ascolto dispongono una gamma di interventi diversificati funzionali alla costituzione di percorsi di accompagnamento multidimensionale personalizzati, per contrastare lo stato di povertà e fuoriuscire dalla deprivazione in modo duraturo.
(Valentina Vannini e Sara Barbanera)