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La scuola degli affetti

Tornano i percorsi educativi di cittadinanza consapevole: al centro la gentilezza verso gli altri e il pianeta

Come aiutare i ragazzi a vivere relazioni serene e rispettose, quando le cronache sono piene di episodi di violenza anche fra giovanissimi? Secondo Elisabetta Camussi, professore di Psicologia sociale all’Università di Milano Bicocca, la risposta è l’educazione affettiva a scuola, obbligatoria e «affrontata da esperti, con modalità e contenuti adatti all’età, a partire dall’infanzia fino all’università, perché serve a riconoscere le emozioni, proprie e altrui, e insegna a chiedere aiuto». Per la studiosa «l’educazione affettiva è fondamentale anche per prevenire o interrompere la violenza di genere, identificare la mancanza di pari opportunità fra i generi e le forme di discriminazione ancora presenti nella società».

Come fare? «Con percorsi di tipo laboratoriale, senza valutazioni finali, che dall’esperienza dei singoli e dalla loro visione delle relazioni promuovano la libera espressione di sé nel riconoscimento della libertà e del valore altrui».

E i genitori che ruolo possono svolgere? «Devono essere un riferimento ulteriore, in alleanza con gli esperti. Diversamente, il rischio è il ricorso a fonti di conoscenza non necessariamente qualificate e facilmente fruibili, quali la moltitudine presente sul web», conclude Camussi, sottolineando come l’opzionalità della frequenza di questi percorsi rischia di favorire l’autoesclusione di chi sta vivendo delle criticità.

Comunità gentili

Unicoop Firenze fa la propria parte con le proposte educative per il nuovo anno scolastico, che mettono al centro il tema dell’educazione affettiva, del rispetto e dell’ascolto. È così per la proposta “Comunità gentili” realizzata con Daniel Lumera, formatore e scrittore, riferimento internazionale nelle scienze del benessere e della qualità della vita, che quest’anno coinvolgerà 3250 studenti e ha anche ricevuto il patrocinio della Regione Toscana. “Comunità gentili” propone pure un nuovo percorso, “Il valore delle relazioni”, pensato per i ragazzi della scuola secondaria di secondo grado, che affiancherà quello per la primaria e secondaria di primo grado.

Per le scuole superiori anche un kit educativo realizzato da Giunti Editore con il professor Beniamino Sidoti, basato sui metodi dell’ International Kindness Movement di Daniel Lumera e Felicia Cigorescu. Il kit comprende una guida per i docenti con attività didattiche ed esercizi da fare in classe, un poster con la “Piramide delle relazioni” e un patto da condividere con la famiglia o gli adulti di riferimento per facilitare la comunicazione. Saranno dati a educatori e insegnanti anche strumenti per valutare il cambiamento e l’impatto del percorso sugli studenti.

Dal benessere digitale a quello del pianeta

Sempre per gli studenti della scuola superiore, anche il nuovo percorso “Benessere digitale” a cura di Lorella Zanardo e Cesare Cantù, il progetto nazionale “Close the gap” sul tema della parità di genere e dell’inclusione, “Scuola aperta” che porterà invece gli studenti a incontrare le associazioni di volontariato del territorio, ed “Esercizi di democrazia”, alla sua seconda edizione, con progetti promossi dai ragazzi stessi che poi attivano una raccolta fondi per migliorare la vita nella comunità scolastica o nel luogo in cui vivono. Attualità e sguardo aperto al mondo accompagnano i nuovi percorsi “Natura e crisi climatica”, con la consulenza di Stefano Mancuso, “Atlante delle guerre” con i giornalisti autori dell’Atlante delle guerre e dei conflitti nel mondo e “Una storia dietro ogni numero” con Unhcr, con testimonianze di giornalisti e persone che hanno vissuto la guerra e la migrazione. A questi si affiancano i percorsi storici come “Liberi dai rifiuti” con Legambiente, che vede impegnati i ragazzi in azioni di pulizia di parchi e spazi urbani, o “Bosco didattico”, l’area verde realizzata nei giardini delle scuole primarie.

cittadinanzaconsapevole.it

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