Come è cambiato il carrello della spesa degli italiani nella fase 2

Più mascherine, meno farina e conserva di pomodoro, in calo anche la vendita di tinte per capelli, si va dal parrucchiere. Questo quanto emerge dall'analisi di italiani.coop

Primi lenti segnali di un ritrono alla normalità. È quanto emerge anche dall’analisi degli acquisti realizzata da italiani.coop sulla base dei dati forniti da Coop Italia nel mese di maggio.

Hanno riaperto gradualmente le varie attività e anche gli italiani hanno ripreso ad uscire e sono tornati a “farsi belli” dal parrucchiere di fiducia, abbandonando il fai da te delle tinte, al cui vendita è crollata dal +165% al +30%. Boom di richiesta di mascherine ora che si può uscire più liberamente (+21 mila %), mentre è calata vendita di termometri (dal +130% al +43%) e dei disnfettanti (al +280% al +59%).

A maggio, con la fase 2, i consumatori hanno cambiato le proprie abitudini di spesa alimentare. In calo la vendita di farina (dal +180% di aprile al +68% di maggio), pasta e riso (dal +10% al +8%), conserve di pomodoro (dal +36% al +21%), di carne in scatola (dal +30% al +10%) e del lievito (dal +170% al +70%). Si registra anche un incremento nell’acquisto di bevande per sportivi. Lenta anche se bassa ripresa anche per i prodotti da make up (dal -30% al -25%).

Sempre secondo quanto emerge dall’analisi si italiani.coop, è diminuita anche la frequenza in cui si va al supermercato pe visite al supermercato anche se la spesa media è aumentata. Gli scontrini sono diminuiti del 40% a marzo ed aprile, ma l’importo medio è salito a 46 euro dai 26 dei mesi precedenti.

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