Dovrò farvi una confessione: le frittelle di riso sono uno dei dolcetti che più mi piacciono al mondo, quindi non sarò oggettiva…Sono i dolci della festa di San Giuseppe, la festa del babbo per antonomasia e tutti gli anni, le volte che mi metto a cucinarle, mi chiedo perché le facciamo solo in questo periodo! Sono buonissime, morbide e cremose, con un saporino che mi riporta all’infanzia, alla felicità.
San Giuseppe frittellaio! Guai perdersi l’appuntamento più goloso dell’anno: è un dolcino semplice, facilissimo da preparare (basta qualche accortezza, come quella di cuocere il riso il giorno prima) parecchio economico e che non prevede impiattamenti o altro.
Ha solo un problema, dà assuefazione e finché non vedo il vassoio vuoto non sono contenta…
P.S. Ma se non avete tempo e voglia di mettervi ai fornelli nessun problema perché, beati voi, al Reparto Forneria dei punti vendita Coop.fi trovate le frittelline di riso fatte proprio come le mie, fresche freschissime, buone buonissime!
E allora buona frittelle a tutti,
Luisanna
Ingredienti (per 6/8 persone)
Tempo di preparazione: 40 minuti+riposo
- 300 g di riso carnaroli Coop
- 1 litro di latte fresco intero Origine Coop
- 200 g di zucchero semolato
- 4 uova Origine Coop
- 2 arance non trattate Origine Coop
- un bicchierino di vinsanto
- un pizzico di sale
- olio per friggere Coop
- zucchero q.b.
Preparazione
1. Il giorno prima cuocete, a fiamma bassa per una quarantina di minuti, fino a che non lo ha del tutto assorbito, il riso nel latte con la scorza dell’arancia e il pizzico di sale.
2. Mescolate di tanto in tanto e un quarto d’ora prima di togliere dal fuoco, aggiungete lo zucchero.
3. Fate raffreddare per 12 ore.
4. Al momento di friggere unite al riso 2 uova intere sbattute e 2 tuorli, il vinsanto e la buccia grattugiata della seconda arancia.
5. Mettete al fuoco una padella con abbondante olio e portatelo a temperatura. Aiutandovi con due cucchiai versate il composto a cucchiaiate e friggete le frittelline rigirandole un paio di volte fino a che non saranno belle dorate.
6. Con una ramina tiratele su dall’olio e scolate l’olio in eccesso nella carta gialla. Poi, ancora calde, rotolatele nello zucchero semolato.
7. Si mangiano calde, tiepide e fredde: l’importante è mangiarle con le mani e alla fine leccarsi le dita…