Fino al 4 gennaio sarà possibile visitare la mostra collettiva“The Rose That Grew From Concrete“, al Museo Sant’Orsola di Firenze, una riflessione sulla resilienza e sulla capacità di rinascere anche tra le rovine: attraverso opere site-specific, realizzate con tecniche e materiali diversi, quattordici artisti e artigiani internazionali raccontano le trasformazioni del complesso, ne curano simbolicamente le ferite e rendono omaggio alla forza della natura. Il titolo si ispira a un celebre poema di Tupac Amaru Shakur (1971–1996), che evoca la rosa che cresce dal cemento, metafora della capacità di rinascere nonostante le avversità e le condizioni più ostili.
Il Museo Sant’Orsola di Firenze
Il museo aprirà ufficialmente nel 2026, al termine dei lavori di ristrutturazione che coinvolgeranno l’intero complesso di Sant’Orsola, dando inizio a una nuova fase di vita dell’edificio.
Le mostre proposte durante la fase di cantiere hanno una funzione prefigurativa, poiché anticipano le linee guida di questo nuovo spazio culturale fiorentino, concepito come un
crocevia tra un museo storico, archeologico, di belle arti e un centro d’arte contemporanea con una propria collezione di opere del XXI secolo.
Dal 2023, il museo invita artisti contemporanei a portare il proprio sguardo sul monumento e sulla sua storia, realizzando opere site-specific. The Rose that Grew From Concrete rappresenta l’ultima tappa di un percorso di riattivazione culturale dell’edificio e si propone
come un ponte ideale tra il passato dell’ex convento e il suo futuro come museo e centro d’arte contemporanea.
Per i soci Unicoop Firenze, presentando la carta socio, ingresso ridotto, euro 8.
Per maggiori informazioni: museosantorsola.it/
