Il 2 aprile è la Giornata mondiale della consapevolezza sull’autismo, istituita nel 2007 dall’Assemblea Generale dell’Onu per richiamare l’attenzione sui diritti delle persone con disturbi dello spettro autistico. Per Unicoop Firenze, dopo l’iniziativa di sensibilizzazione dello scorso anno, quando nel Coop.fi di Ponte a Greve a Firenze si erano ridotti gli elementi di disturbo per le persone con autismo, è l’occasione per tirare le fila dei diversi progetti. L’impegno della Cooperativa, infatti, va nella direzione dell’inclusione delle persone con sindrome dello spettro autistico, sia a livello di sostegno a progetti dedicati, sia come co-progettazione dei punti vendita – il primo sarà quello di prossima apertura di via Caracciolo a Firenze – in cui si realizzano interventi ad hoc per valorizzare l’autonomia delle persone con questi disturbi.
Obiettivo: mettere più attenzione al “profilo sensoriale”, lavorando sulla riduzione dei rumori e del volume della radio all’interno del punto vendita piuttosto che abbassando le luci, lavorando sull’indicazione visiva dei contenuti nella segnaletica delle corsie del supermercato e sull’elaborazione di una “mappa”, piuttosto che individuando alcune casse prioritarie.
Inoltre, proprio in questi giorni viene ultimato e diffuso ai dipendenti della Cooperativa un vademecum su come riconoscere le persone con autismo, come facilitare per loro il momento della spesa e cosa può creare disturbo in un punto vendita.
Sul primo punto, si mettono in luce alcuni atteggiamenti che ci fanno ipotizzare di essere di fronte ad una persona con autismo. Ad esempio: andatura anomala o stereotipie motorie, evitamento dello sguardo o carenza di gesti comunicativi.
Usare un linguaggio semplice e concreto, evitare domande aperte, usare un tono della voce basso e calmo e rispettare l’eventuale bisogno di mantenere la distanza, sono tutti elementi di facilitazione della relazione nel momento della spesa. Al contrario, un linguaggio con frasi lunghe, con modi di dire, umoristico, non accompagnato da gesti chiari, può non essere compreso e, insieme ad imprevisti di vario genere, può turbare la persona con autismo.
Infine, altri elementi di disturbo, di natura più strutturale, legati ad ambienti troppo rumorosi e caotici, verranno attenuati in fase di progettazione del punto vendita.
Il vademecum è stato redatto dall’ufficio comunicazione interna di Unicoop Firenze in collaborazione con ASA Associazione Sindromi Autistiche di Sesto Fiorentino. Sulla coprogettazione del punto vendita di via Caracciolo, Unicoop Firenze ha lavorato con Autismo Firenze.
“Siamo convinti che il supermercato sia un luogo chiave della quotidianità. Dove fare la spesa, dove incontrarsi e dove tutti possano essere inclusi. Per questo abbiamo lavorato negli scorsi mesi e continueremo a farlo nei prossimi su una idea di supermercato accessibile anche a persone con disabilità, fra cui quelle con disturbi dello spettro autistico – fanno sapere da Unicoop Firenze – il nostro impegno comprende due azioni fondamentali: da una parte la formazione dei dipendenti, per dare loro strumenti per accogliere e gestire soci e clienti con autismo, dall’altra sui punti vendita, perché già nella fase della progettazione possano essere valutate ed implementate quelle piccole attenzioni che fanno la differenza fra un negozio autism friendly e uno che non lo è. Questo perché come cooperativa il nostro compito è proprio quello di non lasciare nessuno indietro”.
L’impegno di Unicoop Firenze e Fondazione Il Cuore si scioglie
Sono oltre venti le realtà che operano con ragazzi e adulti con disturbi dello spettro autistico, che hanno collaborato e collaborano con Unicoop Firenze, le sue sezioni soci e la Fondazione Il Cuore si scioglie. Fra queste, a puro titolo di esempio, ASA – Associazione Sindrome Autistiche (che ha contribuito alla realizzazione di questo vademecum), Valtiberina Autismo, Pisa Autismo, Agrabah, Sinergica, Fondazione Mai Soli, Associazione Alpaha, Spazio Le Tre e un Quarto, oltre a molte altre realtà che si occupano di più tipologie di disabilità e quindi seguono anche ragazzi e giovani con disturbi dello spettro autistico.
Con ASA – Associazione Sindrome Autistiche, la Fondazione Il Cuore Si Scioglie insieme alla sezione soci Sesto Fiorentino – Calenzano ha sostenuto un progetto di comunicazione adattativa aumentata. Nel dettaglio l’associazione, nell’ambito della campagna Pensati con il cuore, ha promosso la raccolta fondi “Basta un click”, per finanziare lo sviluppo di un percorso per incrementare le capacità di comunicazione e interazione sociale dei soggetti con autismo, grazie all’uso di moderne tecnologie.
Con Sinergica, il crowdfunding della Fondazione Il cuore si scioglie, insieme alle sezioni soci sul territorio, aveva lo scopo di sostenere le attività di formazione e lavoro del gruppo Ortolani coraggiosi, composto da ragazzi con autismo e altri disturbi psichici. I ragazzi partecipano ad un progetto di agricoltura sociale che li impegna ogni giorno nei lavori agricoli, con livelli di complessità crescente, per produrre ortaggi secondo metodi genuini e naturali, senza utilizzo di prodotti chimici e nel rispetto dei principi della filiera corta, nella zona fra Fucecchio e San Miniato.
In Valdinievole, la Fondazione Il Cuore si scioglie ha supportato la Fondazione Mai Soli per la raccolta fondi destinata all’acquisto di un mezzo attrezzato per lo street food, dove possono lavorare giovani ragazzi con disturbi dello spettro autistico. Obiettivo: offrire un inserimento socio-lavorativo ai ragazzi con disabilità una volta terminato il percorso scolastico, per dare loro modo di acquisire una identità, un ruolo e sentirsi parte attiva nella società.
Ruota intorno al mondo del cibo e in particolare del pane anche il progetto che la Fondazione Il Cuore si scioglie ha sostenuto insieme a Valtiberinautismo. Il crowdfunding è stato infatti volto a realizzare il laboratorio didattico Pane, Amore e Fantasia per la produzione di pane, pasta e dolci che ha coinvolto sedici bambini e ragazzi con autismo e altri disturbi generalizzati dello sviluppo.
A Firenze, per la precisione nel Quartiere 4, la Fondazione Il Cuore si scioglie ha sostenuto il progetto dell’Associazione AlpaHa Onlus per la creazione di occasioni di lavoro per giovani con disabilità intellettiva e relazionale, chiamati a gestire un allevamento di alpaca e realizzare manufatti con la loro lana. I ragazzi si sono così potuti cimentare nell’allevamento, nella tosatura, nella trasformazione della lana, nella tessitura del filato naturale.
A Pisa nell’ambito del bando Nessuno Indietro di Unicoop Firenze per la riduzione delle disuguaglianze, la Cooperativa ha sostenuto APS Autismo Pisa, una associazione fondata nel 2011 che raccoglie genitori di bambini, ragazzi ed adulti con sindrome dello spettro autistico. In particolare, il contributo è stato utilizzato negli scorsi mesi, quindi già in periodo di pandemia, per strutturare e proporre attività di sport e danza-movimento terapia, ceramica e agricoltura sociale, indispensabili per superare i disagi legati all’isolamento.
A Poggibonsi, sempre con Nessuno Indietro, Unicoop Firenze ha sostenuto il progetto dello Spazio Le Tre e un Quarto #Insieme per Vincere, rivolto a giovani con disabilità lieve, sensoriali e autismo ad alto funzionamento e ai loro genitori. L’obiettivo era migliorare la qualità della vita dei giovani e delle loro famiglie, in particolare quelle in condizioni di svantaggio socio-economico-culturale, attraverso attività di sostegno e formative gratuite come laboratori di falegnameria, creta, sartoria, foto & videomaker, orticultura e bio-cucina.
Altro territorio, altro progetto, finanziato dal bando Nessuno Indietro, è quello dell’associazione Agrabah, con cui la sezione soci collabora costantemente. Per i ragazzi di Agrabah la cooperativa ha finanziato alcuni laboratori creativi, indispensabili per recuperare un minimo di ruotine e socialità nonostante le restrizioni della pandemia. Prossimi obiettivi: la creazione di un appartamento attrezzato per persone affette da disturbi dello spettro autistico e lo sviluppo dell’attività della fattoria.
Con la riprese dei progetti Pensati con il cuore a marzo 2022 sono altre due le realtà supportate: la prima è l’associazione ToscanAbile che ha lanciato il progetto VisitABILE per formare persone con disabilità ed affiancarle alle guide turistiche di Arezzo e della provincia, con l’obiettivo di promuovere processi di integrazione nell’ambito turistico e perché Arezzo diventi sempre più città inclusiva, nei confronti delle persone con disabilità, ma anche nel rapporto con i turisti che arrivano da fuori. L’altra è Agrabah con il progetto Il fine giustifica il mezzo a Pistoia. Il mezzo è l’auto per sostenere la partecipazione degli utenti a progetti utili alla promozione dell’autonomia personale, promossi anche nell’ottica del «dopo di noi». Un mezzo insomma per permettere ai ragazzi di svolgere attività sportive, accedere a teatri e iniziative culturali e ludiche e partecipare a momenti di socializzazione.
Comprende anche il sostegno a persone con difficoltà legate allo spettro autistico il progetto portato avanti ad Empoli dall’associazione Spazio Ipotetico. La sfida in questo caso è la realizzazione di un tendone da circo che diventi il luogo “in cui ogni persona – al di là della classificazione o diagnosi assegnatagli – possa incontrare il piacere e bellezza dell’arte ed esprimersi attraverso un processo creativo libero e orientato ai suoi bisogni e desideri”.
Il progetto prevede anche corsi e workshop di diverse discipline artistiche con altissimo grado di inclusività e la creazione di una rete territoriale di partecipazione e confronto.
Per questi ultimi tre progetti c’è tempo fino al 3 maggio per contribuire.