Fratelli diversi
Sono fratelli, ma hanno due caratteri diversi: uno è forte e deciso, l’altro dolce e delicato. Se il kiwi “classico” è un frutto dalla polpa verde acceso e dal sapore intenso e acidulo, il suo gemello, il kiwi giallo, ha un cuore dorato e zuccherino, con meno calorie e più vitamina C. Buccia liscia e senza pelucchi, la varietà gialla, detta SunGold, si sta affermando sempre più sulle nostre tavole.
«Nel 2013 abbiamo messo sul mercato questa varietà – spiega Marino Silva, responsabile commerciale Italia di Zespri, azienda che raccoglie oltre 3500 produttori di kiwi in tutto il mondo – sviluppata in modo naturale, grazie a una serie di incroci: così è stato ottenuto un frutto dalle eccellenti caratteristiche in termini di gusto, succosità e conservazione».
Esotico italiano
C’è però da sfatare il “mito del kiwi” come frutto esclusivamente esotico, perché, al contrario, per buona parte dell’anno quelli sui banchi Coop.fi sono italiani: provengono dai tremila ettari di piantagioni distribuite fra Emilia Romagna e Lazio, soprattutto nella provincia di Latina. Certo, le origini del kiwi ci portano fino in Cina, mentre i coltivatori neozelandesi in tempi moderni lo hanno fatto conoscere a livello internazionale.
Negli ultimi cinquant’anni l’Italia è diventata il primo produttore mondiale con oltre quattrocentomila tonnellate ogni anno. In questo mese di febbraio il SunGold nostrano è ancora di stagione: sbucciato o tagliato a metà e mangiato con il cucchiaino, è ottimo come dessert o dolce merenda e, grazie alla sua nota delicata al palato, è ideale per arricchire un’insalata o per preparare una salsa da accompagnare all’hamburger.
Conservazione in frigo
In frigo si mantiene per una settimana e, a differenza di quello verde, è ancora più gustoso se mangiato freddo.
La carta d’identità
Nome: Kiwi giallo SunGold
Provenienza: è coltivato anche in Emilia Romagna e Lazio
Buccia: giallo liscia senza pelucchi
Polpa: color giallo oro
Gusto: dolce e succoso
Il parere dell’esperta
I tanti buoni motivi per consumare il kiwi. La nutrizionista Emma Balsimelli ce li spiega, con qualche spunto per gustarlo in modo originale.
Quali le principali proprietà?
Il kiwi è un integratore naturale: uno medio-grande copre il 100% del fabbisogno giornaliero di vitamina C che aiuta a fissare il ferro contenuto negli alimenti. È perfetto a fine pasto dopo una bistecca di vitello, un filetto di maiale, salmone o pollo. In pochissime calorie (solo 44 per 100 g) apporta anche buone quantità di vitamine B9 ed E. Inoltre, è l’unico frutto che contiene actinidina, un enzima naturale che facilita la digestione delle proteine.
Quali differenze fra le varietà gialla e verde?
La differenza è nella quantità di acido ascorbico (161 il giallo e 93 il verde). Il verde ha una concentrazione di vitamina C del 50% più alta rispetto alla media delle arance, mentre si arriva al 160% in più per il giallo. Quello verde contiene clorofilla, acido folico e magnesio. La varietà gialla contiene fibre solubili e insolubili che diminuiscono l’assorbimento del colesterolo “cattivo” (Ldl).
Come consumarlo e abbinarlo in cucina?
Per una bevanda vitaminica, frullate due kiwi gialli e una mela con qualche goccia di sciroppo alla menta. In versione salata, si può gustare a cubetti, condito con olio extravergine d’oliva e avvolto in una fettina di prosciutto crudo. Quello giallo è ottimo in insalata con gamberoni, lattuga e spicchi di arancia.
Perché si chiama così?
Nel 1959 furono i neozelandesi a battezzarlo kiwi, come l’uccello simbolo della loro nazione, con il quale ha una vaga somiglianza.