Curiosità e virtù dei carciofi

Quelli toscani sono buoni da gustare fino a aprile

«Contro il logorio della vita moderna» recitava uno spot di molti anni fa, dedicato ad un noto liquore a base di carciofo. Questo ortaggio, fra i più singolari, sani e saporiti, compare anche nel film Il favoloso mondo di Amélie, in cui la protagonista afferma che «anche i carciofi hanno un cuore». Oltre al cuore hanno un lungo passato alle spalle ed effetti benefici per la salute. Ci sono anche alcune curiosità che li riguardano.

La loro storia inizia in tempi antichissimi: già gli Egizi usavano i carciofi nella preparazione di piatti, sfruttandone le qualità terapeutiche. Coltivati dai Romani, che amavano cucinarli in acqua e vino, e anche dagli Arabi, che li chiamavano karshuf (o kharshaf) – da cui deriva il nome attuale – i carciofi diventano nei secoli fra i protagonisti della cucina italiana e argomento di aneddoti. Si racconta ad esempio che Caravaggio abbia lanciato un piatto di carciofi in faccia a un malcapitato garzone, che non aveva saputo dirgli se erano stati cotti nell’olio o nel burro.

Un prodotto toscano

Sono soprattutto ricette laziali e liguri ad esaltare quest’ortaggio, ma anche la Toscana può vantare piatti e coltivazioni: «In particolare, due varietà di carciofi: Terom e Tema, ciascuna apprezzata per le caratteristiche e la versatilità culinaria – afferma Massimiliano Ercolani, titolare dell’azienda di famiglia a Venturina (LI) -.

La Terom, forma cilindrica e colorazione violacea, ha uno spiccato sapore dolce-amarognolo, foglie interne molto tenere, ed è ottimo per essere mangiato in pinzimonio, ma anche per le preparazioni sott’olio». È una varietà tardiva, la cui raccolta inizia a febbraio e termina alla fine di aprile, «a patto che le temperature dei mesi di marzo e aprile non siano troppo fredde» precisa Ercolano.

I carciofi della varietà Tema sono ottimi cotti in pentola a pressione, a vapore, fritti, ma anche crudi tagliati a listarelle sottili: «Generalmente è in grado di dare due produzione annue: la prima precoce, da ottobre a dicembre, la seconda tardiva, dopo le gelate invernali, da febbraio ad aprile» conclude Ercolano.

Benefici per la salute

Oltre a essere ricchi di fibre, utili per regolare i livelli di zucchero nel sangue e favorire il senso di sazietà, i carciofi brillano anche per il contenuto di vitamine essenziali (fra cui C, K, B6, B3, B9) e minerali come potassio, magnesio, fosforo e calcio.

«Questi ortaggi contengono inoltre una buona fonte di antiossidanti, come polifenoli e flavonoidi, che aiutano a combattere lo stress ossidativo e a proteggere le cellule dai danni dei radicali liberi (causati, ad esempio, da smog, fumo e dieta errata)» afferma Giuseppe Cavallo, dottore di ricerca in Scienze biomediche dell’Università di Firenze.

Freschi, grigliati o marinati, i carciofi non sono solo una delizia culinaria, ma anche un’aggiunta nutriente a qualsiasi dieta. «Sono infatti amici del peso corporeo in quanto hanno bassi livelli di grassi e pochissime calorie – continua Cavallo -. Una delle proprietà dei carciofi è senza dubbio quella diuretica, che aiuta l’organismo ad eliminare le tossine, promuovendo la salute renale».

Curiosità

  • Il cuore è la parte più pregiata e tenera del carciofo, ed è ricca di cinarina (a qualcuno ricorderà il nome di un famoso liquore).
  • Per conservarli basta tagliare il gambo in obliquo e metterli in acqua, al fresco o in frigo.
  • Ode al carciofo è il titolo di una poesia di Pablo Neruda dedicata proprio a questa pianta
  • Cynara era una bellissima ninfa di cui Zeus si innamorò. Deluso dal comportamento di lei, in uno scatto d’ira il re dell’Olimpo la trasformò nel carciofo.

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